5. Un amaro addio.

125 5 0
                                    


In tutta la mia vita,da che io ricordi,non ho mai pensato per un secondo che mi sarei mai potuta separare da Angel. Povera me! Arrivò quel momento! Eccome se arrivò!

Ormai io avevo 20 anni ed Angel 18. Erano tre anni che facevamo le puttane e due che eravamo sotto il nostro secondo protettore,Andrew. Devo dire che ci siamo trovate piuttosto bene con lui. Almeno ci trattava da persone con dei sentimenti,tutto sommato. Speravo che non mi sarebbe mai capitato più nessun altro. Se mai l'avessi lasciato,significava solo che avevo accumulato abbastanza soldi e abbastanza credito presso i miei clienti per potermi fare strada da sola. Ma mai le cose vanno secondo i tuoi piani. Qualche forza superiore a noi aveva deciso che io avrei lasciato il mio protettore,ma solo per cadere nelle braccia di un altro.

Una sera d'inverno,io ed Angel andammo con un uomo basso,tarchiato,dalla pelle olivastra e brutto...brutto come la fame! Per fortuna mi ero messa una dose doppia di lubrificante quella sera e dovetti impegnarmi parecchio per simulare l'orgasmo che non ebbi,mentre lui lo ebbe eccome. Ci aveva scopate tutte e due,nello stesso momento ed in egual misura,ma una volta finito si voltò verso di me e disse:«Tu hai una fica molto speciale,amore!». Non era la prima volta che qualcuno mi diceva una cosa del genere,così io,come da copione,feci un finto sorriso lusingato e risposi civettuola:«Grazie,amore!». Quest'uomo,come fece Andrew prima di lui,venne a cercare il mio protettore e gli propose di vendermi a lui ad un prezzo esorbitante.

Andrew sapeva che io sarei stata poco incline o totalmente riluttante a muovermi senza Angel,perciò gli propose di prenderci tutte e due ad un prezzo ragionevole per entrambi. Ma lui fu categorico. Voleva me e basta! Il mio protettore aveva aumentato le tariffe mie e di Angel. Ora io e lei per un rapporto chiedevamo 150 dollari a testa,dunque questo significava che una serata,se andava bene poteva fruttare anche 7500 dollari. In un mese una di noi ne valeva 225000 ed in un anno 2700000. Due milioni e settecentomila dollari all'anno. A testa. Il che significa che tutte e due insieme fruttavamo circa 5400000,scritto a lettere:cinque milioni e quattrocentomila dollari. Quest'uomo che voleva farmi da protettore era disposto a pagare quella cifra più un piccolo extra solo per avere me. Arrotondiamo pure la cifra totale a sei milioni di dollari. Non avevo idea di dove avesse potuto prendere tutti quei soldi. Io non li avevo mai visti 6 milioni di dollari. Il mio compenso annuo per quello che facevo arrivava circa a 54000 dollari. Non mi sognavo nemmeno i due milioni e settecentomila dollari che fruttavo singolarmente,e sicuramente,nemmeno il mio protettore li aveva mai visti 6 milioni di dollari per una sola puttana.

È ovvio che a quelle condizioni lui accettò l'offerta. Si sarebbe sistemato a vita con quell'affare,perciò fu più che felice di concluderlo. Nonostante tutto,egli doveva proprio essere un brav'uomo,poiché ebbe la grazia di informarmi di quella tragedia. Si è sempre rivolto gentilmente a me ed Angel,e se ci toccava,era per farci delle tenere carezze. Io non avevo mai ricevuto affetto o amore da un uomo,ma quello che mi dava Andrew, aveva tutta l'aria di essere per lo meno affetto. Quando mi disse che mi sarei dovuta separare da Angel fu così tenero che riuscì a farmi accettare la cosa senza fare troppe storie. Mi disse:«Ti prego Ella,cerca di capire! Quel tizio è disposto a pagare 6 milioni di dollari per avere te. Ma su questo è stato chiaro. Vuole solo te! E credimi,io non vorrei mai separarmi da te,anche perché tu frutti parecchi soldi,dolcezza! Devo dire che lui fa bene a pagare quella cifra per avere te! Tu li vali tutti quei soldi,fino all'ultimo centesimo! Sei la migliore protetta che io abbia mai avuto,e non solo perché mi hai arricchito parecchio in due anni,ma perché io mi sono anche molto affezionato a te e quella piccola innocente della tua amica. Chiunque le ha dato il nome che porta aveva ragione! Lei è proprio un angelo! Però lo sei anche tu! E sai perché io ti sto dando via? Perché se ti tengo con me,rischio di cadere in un errore che un protettore non dovrebbe mai fare. Innamorarsi della sua protetta!».

A quel punto lui mi accarezzò così teneramente la guancia che io mi sentii strana. A quel tocco sospirai beata,spinsi ancora di più la guancia sul suo palmo e lasciai che con il polpastrello del pollice lui mi accarezzasse le labbra semi aperte. Credo che in quel momento ho desiderato che lui facesse qualcosa con le mie labbra,ma cosa? Non lo so! Stavo desiderando qualcosa di cui non avevo mai conosciuto l'esistenza! Credo che lui capì i miei pensieri,così mi chiese dolcemente:«Hai mai baciato un uomo,Ella?». Io,ancora con gli occhi chiusi e sospirante,risposi:«No,signore!»,e lui continuando a disegnare il contorno delle mie labbra con il pollice mi disse:«Vorresti sapere com'è? Che cosa si prova a baciare qualcuno?». Allora io capii che era proprio un bacio ciò che desideravo e che lui me l'avrebbe dato se glielo avessi chiesto,così gli risposi:«Si,per favore!». E allora successe qualcosa che non mi era mai successa prima. Lui posò le sue labbra sulle mie e dato che avevo la bocca semi aperta,non tardò molto ad infilarci dentro la lingua. Nel momento stesso in cui mi resi conto che era quello che le mie membra stavano bramando,accolsi tutto ciò che volle offrirmi in quel momento,imitando alla perfezione i suoi gesti. Se lui mi accarezzava l'interno della bocca con la lingua,io facevo lo stesso con lui,se lui mordicchiava dolcemente le mie labbra,io facevo la stessa cosa a lui. In tutto quell'arco di tempo ci tenemmo stretti l'uno all'altra ed io mi sentii estasiata,quasi felice. Quando ci staccammo lui mi posò un bacio sulla fronte,com'è consuetudine fare con quelle come me per ricompensarle,e si congedò dicendo:«Penso che questo tizio ti farà arrivare molto lontano! Quando verrà quel momento,prendi tutti i soldi che hai accumulato e fatti una vita diversa da questa! Trovati un uomo che ti ami,perché io ho sentito con questo bacio che tu hai tanto amore da dare! E se lo merita qualcuno che te lo possa ricambiare! Vedo che anche nel fare qualcosa che non hai mai fatto prima la fai da Dio! Darei qualsiasi cosa per essere nei panni del tuo iniziatore! Quello si che avrà avuto il meglio di te! Se potessi tornare indietro sapendo quello che so ora,penso che pagherei al tuo primo protettore il tuo peso in oro!». Dopodiché se ne andò e non lo rividi mai più.

Fu difficile spiegare ad Angel i motivi per i quali ero costretta a separarmi da lei. A causa dei suoi continui intontimenti dovuti alla droga,era rimasta sempre un po' ingenua per quanto riguardava le cose del mondo,così cercai di buttarla sul semplice:«Ascoltami Angel,ora io purtroppo devo andare,e tu non puoi venire con me!»
«Perché no?». Mi chiese lei iniziando a piangere,ed io cercando di consolarla ed asciugarle le lacrime dissi:«Perché io sono stata comprata da un nuovo protettore,ma lui ha pagato solo per avere me. Di sicuro è lui l'idiota! Tu vali almeno quanto me!»
«Ma come farò senza di te? Chi mi proteggerà? Chi veglierà su di me? Chi mi riaccompagnerà a casa? Chi tenterà di salvarmi dallo stordimento totale di queste strane caramelle che ci fanno mangiare?». Già,per invogliarla a prendersi l'ecstasy,Andrew le faceva credere che fossero caramelle,così come quelli che glielo avevano fatto prendere prima di lui. Io ormai ne assumevo mezza dose minima solo d'inverno,altrimenti il freddo sarebbe stato davvero troppo insopportabile. Ad ogni modo io avevo fatto giurare ad Adrew,mio ancora per poco,che avrebbe trattato Angel bene. Se solo avessi saputo che si comportava diversamente,lo avrei rintracciato fino in capo al mondo e glie l'avrei fatta pagare molto cara,e lui lo sapeva;così gli dissi:«Non ti devi preoccupare! Andrew mi ha giurato sulla sua anima che ti avrebbe trattata bene! Ci penserà lui a te d'ora in poi,e forse potrebbe diventare quel padre che non abbiamo mai avuto!». Una sorta di madre io ed Angel l'avevamo avuta,ma un padre mai. Andrew poteva anche diventarlo,con l'aiuto di una qualche forza superiore. A quella prospettiva lei si lasciò convincere ad una sola condizione:«Ti prego Ella,promettimi che ci rincontreremo un giorno!»
«Una cosa te la prometto Angel! Quando avrò guadagnato abbastanza soldi e abbastanza rispetto nell'ambiente,ti verrò a prendere ed insieme ce andremo lontano! Via da tutto questo! Ci ripuliremo e ricominceremo una vita onesta!»,dopodiché ci abbracciammo teneramente prima che il mio terzo protettore mi venisse a prendere e mi portasse via. Povera me! Ancora non sapevo che non avrei mai più rivisto la mia piccola Angel!



Cinquanta sfumature di EllaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora