Capitolo 16

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Se ne era andata. E questa volta,per sempre.

Si ricordava quando era entrato nella stanza piccola dell'ospedale,troppi dottori,troppe macchine,troppe grida di comandi che non riuscivano ad eseguire.
Era notte quando era morta,aveva chiamato Greta,ma lei non aveva risposto. Probabilmente stava dormendo.
La mattina dopo lo aveva chiamato per sentire come stava,e Benjamin non si era nemmeno sentito in imbarazzo per aver pianto così forte al telefono con la sua amica.

E ora,si trovava davanti a uno specchio,con la camicia ancora sbottonata,e nessuna voglia di mettersi la giacca nera con la cravatta per andare al funerale di sua madre.

Qualcuno bussò,e non aspettò nemmeno la risposta del ragazzo che entrò senza permesso.

"Benjamin?" Greta entrò e chiuse la porta alle sue spalle. "Va tutto bene? Come mai non sei ancora pronto?" la ragazza lp raggiunse e gli mise una mano sulla spalla.

"Benji?" gli strofinò una mano sulla sua schiena tesa e mise la mano su un suo fianco,portandolo più vicino.

Benjamin stava fissando il suo riflesso nello specchio e aveva gli occhi spenti,quasi che parevano un color grigio scuro. "Dobbiamo andare," fece per sussurrare nel suo orecchio,quando il ragazzo si voltò verso di lei.

Fu solo per i loro respiro che Greta notò quanto i loro visi erano vicini. Benjamin le guardò le labbra e,come se stesse per fare un movimento esitante,Greta si girò e lasciò la stanza.

*****

Tenne la mani incrociate davanti ai suoi fianchi,ascoltando silenziosamente il prete e i pianti dei suoi parenti. Greta era al suo fianco,e il ragazzo pensò a quanto fu stupido essersi avvicinato così tanto al viso della ragazza. Notò che qualche volta Greta si girava verso di lui,per vedere una sua reazione,se qualche lacrima scendeva furtivamente dai suoi occhi ormai spenti e privi di luce. Ma Benjamin era immobile,silenzioso,e aveva lo sguardo fisso verso la tomba di sua madre.

"Va tutto bene?" gli sussurrò. Benjamin si ritrovò a pensare alla situazione di prima,a come Greta aveva sussurrato al suo orecchio e alla prossimità dei loro visi.

Non fidandosi della sua voce,fece un cenno col capo annuendo. Per Greta era difficile tirar fuori delle parole di bocca a Benjamin oggi,nonostante tutto.

In men che non si dica,la messa era già finita,e Greta prese per mano Benjamin e lo allontanò da tutti. Pensava che questa azione avrebbe spinto il ragazzo a farle delle domande,ma lui tacque.

Si fermarono proprio davanti alla tomba della madre e Greta lasciò la mano di Benjamin. "So che devi dirle qualcosa," disse a bassa voce. Benjamin scosse la testa e fece per andarsene,ma Greta gli afferrò la mano.

"Benji," gli strinse la mano.

"No," replicò,e Greta notò quanto stava provando a non piangere. Greta gli lasciò la mano e gli prese il viso fra le mani. Lo guardò negli occhi,e lui guardò lei. "Devi dirle addio," aggiunse. Benjamin si morse il labbro inferiore,per farlo smettere di tremare. Aveva gli occhi in fiamme,voleva gridare dalla rabbia,tirare qualsiasi cosa e spaccare quello che si incontrava. "No," ripetè,e questa volta si lasciò andare e si accasciò nelle braccia di Greta,la quale lo strinsero forte.

"Mi dispiace molto,Benjamin,"

Fear Of The Unknown || GrenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora