Si, Louis aveva una maledetta voglia di scopare. Probabilmente Harry non era da meno, visto che dopo le parole precedenti del suo ragazzo, un'imbarazzante e scomoda erezione si era formata fra le sue gambe.
In pochi secondi il ragazzo dagli occhi blu era a cavalcioni sul riccio, mentre gli mordeva il collo.
Harry provò a sfilargli la maglia, ma Louis gli afferrò velocemente i polsi, portandoli sopra la sua testa. Iniziò a percorrergli il petto con una mano, prima al di sopra della maglia, poi al di sotto, a stretto contatto con la pelle del riccio adesso bollente.
Con un colpo di bacino fece scontrare le loro erezioni, Harry rilasciò un gemito quasi sussurato, mentre adesso il suo corpo chiedeva pietà ed attenzioni, Lou ci stava mettendo troppo tempo.
Si sfilò la maglia, scombinandosi automaticamente i capelli, gli occhi blu e famelici fissavano le labbra a forma di cuore dell'altro, se ne appropriò poco dopo mordendogli furiosamente il labbro inferiore, creando poi un erotico gioco di lingue.
Louis sfilò la maglia al suo ragazzo ormai a corto di pazienza e lucidità. Con le labbra dischiuse e semi-umide iniziava a lasciare una scia di baci sul collo, procurando sonori schiocci. Prese a leccare un capezzolo, ormai la testa di Harry era abbandonata sul cuscino, l'ammasso di ricci a solleticargli il collo mentre le sue mani ora libere da quelle di Tomlinson, stringevano i capelli morbidi e setosi di quest'ultimo.
"Louis, ti muovi?" Si leccó le labbra secche, la voce roca e graffiata fece perdere la testa al maggiore, che gli sfilò i pantaloni ed iniziò a massaggiargli in modo delicato il membro, stretto nei boxer attillati.
"Cosa vuoi, Harry?" Leccò il lobo dell'orecchio, succhiandolo leggermente, facendolo arrossare, mentre i suoi movimenti si facevano più decisi, ma non veloci.
"Fammi qualcosa Lou, qualsiasi ti prego, sto impazzendo" il petto andava su e giù velocemente, gli occhi leggermente chiusi e scuri, malizia, piacere, desiderio erano incastonati in quelle iridi verdi.
Louis alzó le sopracciglia, fintamente sorpreso, sapeva perfettamente l'effetto che procurava su di lui, non era una novità, ma una cosa era certa, quelle parole e quella fintà ingenuità lo eccitavano da matti.
"È questo quello che voglio, farti impazzire" ed afferrò le mani del riccio portandole verso i suoi pantaloni del pigiama, le lunghe dita afferrarono i bordi e trascinarono quell'odioso pantalone in pile verso il basso. Adesso aveva decisamente una visione migliore del suo Lou.
Il maggiore calò il capo verso l'addome del riccio, ridacchiò procurandogli dei brividi, con un percorso fatto di morsi e baci, arrivò finalmente fra le sue gambe, sfilò velocemente i boxer ed i pantaloni.
"Non credo di volerlo fare" disse mordendosi un labbro, oh certo che voleva farlo, lo avrebbe fatto, ma giocare gli piaceva.
"Non scherzare cazzo, sto per svenire, muoviti!" Alzó la voce e spinse il bacino verso l'alto, una cristallina risata di Louis lo fece sorridere debolmente. Provò immediatamente sollievo quando l'erezione fu accolta nella bocca dell'altro, il quale prese a succhiare incavando le guance. Louis si sollevò per un momento, portò un dito nella bocca di Harry che succhiò e leccò ormai preso totalmente dal momento, zero lucidità.
Mentre il dito continuava ad essere torturato, con la sua lingua Louis prese a dare stoccate alla lunghezza dell'altro, lasciando qualche bacio sulla cappella e leccandola di tanto in tanto, per poi riaffondare il membro fra le sue labbra.
"Dio del sesso" Harry urlò con voce strozzata, quando la lingua di Louis passò a leccare la sua entrata, le gambe del più piccolo intrecciate dietro la sua nuca, mentre la lingua penetrava, leccava il suo orfizio.
Decise di cambiare posizione, fece stendere il ragazzo dagli occhi verdi di pancia, le ginocchia tirate in avanti ed il sedere totalmente esposto, Louis perse la testa, decisamente.
Gli morse un gluteo, mentre massaggiava possessivamente l'altro, ogni tanto risaliva con baci verso la spina dorsale, avvicinandosi al suo orecchio.
"Ti piace come ti faccio urlare ogni volta, vero?" Disse al suo orecchio, mentre continuava a massaggiargli il sedere con entrambe le mani.
Ricevette un gemito più lungo degli altri, ne voleva di più, più forti.
Prese a masturbarlo, poi lo penetrò. Si portò il corpo di Harry addosso, il ragazzo lo cavalcava dandogli le spalle, spalle che Louis graffiava, accarezzava, mordeva e baciava.
"Urla, non trattenerti, siamo soli" sussurrò, ed inizió a penetrare più a fondo, il rumore delle loro pelli che si scontravano, eccheggiava nella stanza, rendendo lo scenario ancor più sporco ed eccitante.
Harry prese a gemere oscenamente a bocca spalancata, gli occhi di Louis rotolarono all'indietro al suono di quei gemiti perfetti che il ragazzo emetteva, un canto divino.
Lo afferrò per i fianchi, uscì per un momento dal suo corpo e lo fece voltare, la schiena di Louis era poggiata allo schienale del letto, Harry adesso era vicino al suo viso, mentre gli respirava praticamente in faccia.
"Harry, il tuo fottuto culo è fatto per il mio cazzo" e cosí dicendo, Harry si caló ancora una volta sul membro del suo uomo, urlando, degno di una porno star.
Era più forte di lui, Tomlinson doveva sussurrare parole sporche all'orecchio del suo ragazzo, rimuoveva il filtro bocca-cervello, ogni qual volta lo facessero.
"Guarda come apri la bocca, così bello" e ci mise dentro due dita, incitandolo a succhiare come se gli stesse facendo un fottuto pompino.
Per Louis il vero dio del sesso era Harry, fottutamente si.
Continuarono così per poco, dato che Louis iniziò a sbattere continuamente contro la prostata ed Harry si ritrovò ad aumentare il ritmo, le mani a premergli contro il petto, i ricci a nascondergli il volto arrossato e stravolto.
"Vai Harry! Continua, continua" Urlava, urlava frasi sconnesse, frasi sporche, incitava Harry a muoversi più velocemente, il riccio adorava tutto questo.
Poco dopo, vennero, Harry schizzando sul petto ed il collo di Louis, e Louis nel corpo di Harry.
"Porca troia, ma cazzo Louis, non smetterà mai di piacermi, farei anche il secondo round, proprio ora"
Si ripulì con un fazzolettino, che prontamente lanciò sul pavimento. Il riccio respirava affannosamente al suo fianco, non aveva per nulla le forze di fare un secondo round, ma di voglia ne aveva, ne aveva sempre.
"Andiamo a farci una doccia?" Chiese alzandosi e sculettando di proposito, nulla da fare, non resisteva per nulla al suo fidanzato.
Quest'ultimo ghignò e si alzò dal letto, corse verso Louis e lo abbracciò da dietro. Gli afferrò i capelli sudaticci portandolo a buttare la testa all'indietro, si riappropriò di quelle labbra sottili e ci affondò la lingua dentro.
Si staccarono poco dopo, Harry gli stringeva il culo, Louis i capelli.
In questa posizione continuarono a baciarsi, fino alla doccia, pronti per un secondo round.
CHI TOPPERÀ QUESTA VOLTA? SI ACCETTANO SCOMMESSE! VABBE, BASTA SCHERZARE, A DOMANI O STANOTTE, COL PROSSIMO CAPITOLO (STAVOLTA HUMOR, NON CI SARÀ UNA SECONDA PARTE, PUÓ BASTARE AHAH)