FESTA DELLA DONNA PT2.

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QUESTO CAPITOLO L'HO SCRITTO ASCOLTANDO IN MY VEINS DI ANDREW BELLE.

Era da un po' che Louis non faceva il dolce con il suo ragazzo, se ne sentiva tremendamente in colpa.

Tutta la storia del bambino e di Danielle lo avevano messo in difficoltà e allontanato dal suo uomo, cose da pazzi.

Entró nella loro camera trovando il minore disteso sul loro letto matrimoniale, osservando praticamente il vuoto.

"Harry.."

"Ti sei ricordato di avere un ragazzo? Complimenti" rispose brusco il riccio, girandosi dal lato opposto dandogli le spalle.

"Tanti auguri, ti amo" Louis si distese abbracciandolo da dietro, affondando il naso nell'incavo del suo collo.

"Si certo, come no" brontoló l'altro scostandolo dal suo corpo, incrociando le braccia al petto.

"Non lo vuoi il tuo regalo?" Sussurrò riavvicinandosi al suo corpo, sorridendo amaramente.

"Vai a fanculo, Lou" singhiozzó passandosi una mano sull'occhio, asciugandosi una lacrima.

"Harry.."

"No Louis, mi bastavi tu, non voglio nessun regalo, io voglio solo il mio Louis, il mio ragazzo, non voglio uno stupido regalo per la festa della donna, e per la cronaca SONO UN UOMO" urló alzandosi dal letto uscendo dalla stanza, seguito subito da Louis.

"Harry fermati! Harry!" Urló afferrandogli un polso, costringendolo a farlo voltare dalla sua parte, inchiodandolo al muro.

"Ti amo"

"Smettila idiota"

"Ti amo da morire, Harry Styles" gli bació una guancia stringendo la presa sui suoi polsi.

"Oh certo, si vede" disse Harry, muovendosi freneticamente tentando di liberarsi dalla sua presa.

"Un bambino finto, una fidanzata finta, un amore finto, non mi porteranno via da te"

"Onestamente mi sento finto anch'io" urló Harry spingendolo di lato, liberandosi dal suo corpo.

Nel lungo corridoio erano udibili solo i sonori singhiozzi del minore.

"Hai detto una stronzata" rispose Louis, facendo dei passi verso di lui.

"HAI DETTO UNA STRONZATA HARRY" Urlò puntandogli un dito contro, respirando faticosamente.

"2010, era il 2010 quando ci siamo incrontrati per la prima volta, quando mi sono innamorato di te e mi sentivo in paradiso, PARADISO" Prese un profondo respiro, facendo un altro passo verso di lui.

"Ci siamo fidanzati a quei tempi, ricordi? Eri così piccolo, così fragile, ma forte. M'innamorai dei tuoi occhi, della tua voce e del tuo sorriso. Dei tuoi capelli, delle tue mani e della tua timidezza. Poi arrivò il 2013, nessuno era d'accordo con noi, lo ricordi? Lo ricordi quanto ho lottato per noi? Per te?" Si asciugò le goti bagnate con entrambe le mani, riprendendo a parlare.

"Abbiamo lottato tanto, Eleonor, Kendall, adesso Briana, Danielle, un bambino finto ed indovina? Ci stanno riuscendo, ci stanno facendo litigare. Ma sappi Harry, che io non smetteró MAI di lottare, MAI Harry, perchè quando dico che ti amo, lo dico sul serio e niente e nessuno mi ha mai fatto cambiare idea. Se avessi smesso di amarti in questa situazione difficile, saresti stato una cosa usa e getta perché a tutti viene facile amare quando le cose sono semplici. Ma quando le cose si fanno difficili? Che succede?" Urlò portandosi le mani fra i capelli, tirandoseli leggermente.

"Chi ci pensava a te quando la notte piangevi? Chi ci pensa ancora adesso? Chi ucciderebbe per te? Chi ha messo la sua vita nella merda per salvare la tua di vita, Harry? Chi? Chi si è preso tutti gli insulti del mondo? Chi ti ha difeso dal mondo? Dimmelo? RISPONDI!"

"Solo e soltanto tu, Lou.." Harry scoppió a piangere, scivolando con la schiena lungo il muro, sedendosi sul pavimento.

"É che mi sento solo quando non ci sei, mi sento male quando lei ti tiene la mano ed io non posso" disse fra i singhiozzi, portando le gambe al petto, continuando a piangere.

Louis sorrise intenerito e si sedette al suo fianco, portando un braccio attorno le sue spalle. "Lo so angelo mio, hai ragione" sussurrò baciandogli una tempia, asciugandogli le lacrime.

"Sono uno stupido, mi dispiace tanto Louis, ti amo da vivere" posó la testa sul suo petto e chiuse gli occhi, lasciandosi stringere dalle sue braccia, lasciando che il dolore scivolasse via lungo il suo corpo.

"Ti amo anch'io, non fa niente, te lo giuro" lo strinse più forte tentando di calmare il suo pianto "Andiamo a farci un viaggio insieme, solo noi due, scappiamo come i clandestini " sorrise accarezzandogli i capelli, osservando il suo bellissimo viso rigato dalle lacrime.

Harry si limitó a sorridere mostrando le fossette, si sporse in avanti lasciando un bacio sulle labbra del suo ragazzo, sentendosi più forte e determinato a superare tutto quel casino che era la loro vita.

Insieme.

LARRY HUMOR||3.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora