Capitolo uno

7 0 0
                                    

Una frase.Una frase può cambiarti tutti i piani,può far si che ti renda felice o il contrario,che ti renda triste.
Mai nella mia vita credevo che sarebbe arrivato questo momento.Tutto nella sua imperfezione era perfetto,non ho mai sentito il bisogno di cambiare qualcosa della mia vita

Ora mi trovo in quest'aereo per andare dall'altra parte del mondo,a Londra.
"Andrà tutto bene.Ce la caveremo,stai tranquilla"mi ripete in continuazione mia mamma,sperando in qualche di tranquillizzarmi ma fallendo miseramente.
"È una montagna russa la nostra vita.Sembra andare tutto bene però arriva quella maledetta discesa,ti si stringe lo stomaco,l'ansia sale e non te la godi per paura di vomitare"dico guardando fuori il finestrino.
"Prima o poi la discesa finirà,ci rideremo sopra e vorremo salirci di nuovo sopra e quando arriveremo di nuovo in quel punto lo goderemo"mi dice offrendomi uno di quei sorrisi che ti fa sentire a casa,nel punto giusto.
Ma quel sorriso è arrivato nel momento sbagliato,non risalirò nella montagna russa per rivivere la morte di mio padre.
Quelle persone me la pagheranno,non avrò nessuna pietà come loro non l'hanno avuta per mio padre.
Chiudo il discorso,mi metto le cuffie e mi rilasso quel poco che mi basta.

  •            •            •

"Sasha svegliati,siamo arrivati"borbotto qualcosa di incomprensibile,prendo il mio bagaglio a mano e mi aggancio alla fila.
Sono passati dieci minuti e noi stiamo ancora in fila per le nostre valigie.Dico a mia madre che chiamo un taxi,in modo da liberarmi da un continuo schiacciamento di persone.
Assorta nei miei pensieri,non mi sono resa conto che sono andata contro ad un ragazzo.
"Scusami,non ti ho visto,mi dispiace.Stai bene?"mi domanda il ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli biondi.
"Si,scusami tu.Ero distratta anche io"abbasso il viso imbarazzata e mi aggiusto lo zaino sulle spalle.
"Piacere,Haron"mi dice sporgendomi la mano,che non ritardo ad accettare.
"Sasha"dico continuando a stringergli la mano.Penso che sia uno stregone o qualcosa del genere,i suoi occhi sono come una calamita,ti attirano e poi non ti lasciano più.
"La mano mi fa male"
"Oh"riesco a dire e abbasso di nuovo il viso imbarazzata.
"Honey,hai chiamato il taxi?"mi chiama mia mamma.Il taxi,ecco cosa mi ero dimenticata.
La fortuna vuole che proprio uno passi in quel preciso momento,lo fermo e senza salutare il ragazzo,mi avvicino ad esso per poi salire.

  •            •            •

"Casa,dolce,casa"esclama mia mamma andando verso la sua presunta camera.
La casa è di dimensioni medie.Appena entri si può vedere il salone,composto da due poltroncine,un divano e il camino.Andando avanti,alla mia destra c'è il corridoio per andare in cucina,mentre a sinistra c'è il corridoio per andare nelle due stanze insieme ad un bagno.Un inutile bagno visto che c'è anche dentro le camere.
Apro la mia camera e la prima cosa che faccio e buttarmi sopra il letto e buttarmi tra le braccia di Morfeo,ma destino vuole che mia madre mi chiami per andare ad aiutarla.
"Honey mi aiuti ad accendere il camino?Devi prendere altri due pezzi di legno,si trovano nella stanza della cucina"
Dopo mezz'ora,io e la mammifera abbiamo acceso il camino,di solito mio padre si occupava di queste cose.Mi si forma un nodo in gola,sento le lacrime raggiungere gli occhi e senza che mia madre mi vedi in questi stato,corro in camera mia.

Apro gli occhi lentamente,mi guardo in torno e capisco che sono a Londra.Non mi trovo più nella mia camera accogliente e piena di foto.Guardo l'orologio,sono le undici di sera,di sicuro farò la notte in bianco.

Per un secondo ho aspettato che mio padre apriva quella porta,e mi dava un bacio ma la dura realtà mi si è parata contro.

Con poca voglia mi alzo dal letto,mi avvicino allo specchio e ciò che vedo è un mostro con le occhiaie e gli occhi rossi e gonfi per il pianto.
Mi affretto ad andare a lavarmi il viso e poi mi incammino verso la cucina.
"Perché te ne sei andato Josh.Mi manchi tanto,è così difficile senza di te,rivoglio indietro l'amore della mia vita"sussurra mia mamma tenendo una foto,credo una loro.
Non mi trarrengo e accolgo le lacrime sul mio volto.
"Starà sempre nel nostro cuore,pensiamo che da lassù ci stia notando e ci stia rimproverando perché odiava quando le sue principesse piangevano"sussurro a mia volta avvicinandomi a essa.Sussulta quando sente la voce e cerca in tutti modi di asciugare le lacrime ma fallendo miseramente.
"Tra noi due dovrai essere tu la più  forte,io ho già fatto tutte le mie esperienze,tu sei quella giovane e devi accogliere tutto ciò che ti capiti avanti"
"Allora se qualcuno mi chiede di scopare,accetto?"cerco di strammatizare facendo un sorriso malizioso
"Quello mai,mi raccomando"avvicina la mano e mi accarezza
"Sei tutto tuo padre,mi ricordo ancora il giorno in cui ti ho partorita.Appena sei nata,lui ha chiesto all'infermiera di lasciarci due minuti da soli,quando se ne andata ha iniziato a piangere e sussurrava sempre che eri identica a lui,che nessuno ti doveva toccare e di sicuro diventavi una guerriera"si fa scappare un singhiozzo e l'unica cosa che si può fare in questi casi è stringerla in un abbraccio e piangere insieme a lei.

Dopo una bell'oretta di pianto,io e mamma Liz decidiamo di andare a dormire.
Mi stendo tra le coperte e i piumoni e la mia mente mi porta a lui.
Tu giuro papà che sarò una guerriera.Non verserò mai più una lacrima,perché ti rendono vulnerabili,ti indeboliscono ed è questo che vogliono le persone.
Ti prometto che ci vendicheremo per quelle persone,non la passeranno liscia.
Ti prometto che farò felice la mamma,non la vedrai piangere mai più  e le staró sempre vicino.
Ti voglio bene,la tua piccola Honey.

HELLO
Questa è la prima ff che pubblico,spero che vi piace.
Bacini🙈
-S

Two disasters||h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora