Capitolo 2

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Tutto accadde quel maledetto giorno di un anno e tre mesi fa.

Lavoro per la polizia.
Quindi quell'anno lavoravo più volte del previsto,lasciandola quasi sempre da sola.

Aveva 17 anni,ed io sostenevo che a quell'età doveva abituarsi a rimanere in solitudine a casa.
Tante volte le avevo detto di uscire con qualche amica,magari per andare a fare shopping.

Di certo i soldi non mancavano mai per via di tutte le ore di straordinario che facevo.

Lei non voleva,diceva che preferiva restare a casa con me,che non aveva voglia di uscire o cose del genere,insomma si inventava di tutto pur di restare a casa.

Io ero molto triste,in 17 anni di vita,mia figlia non aveva mai portato un'amica, un amico o altre persone che le stessero simpatiche.

Ho provato ad affrontare il discorso con lei,parecchie volte. Ma sviava le mie domande come se avesse paura a rispondere.

Poi un giorno,se ne uscì con il discorso di suo padre,diceva che lo voleva cercare,che aveva voglia di incontrare il ragazzo che ha lasciato la mamma da sola per codardìa.

Io le dissi che non poteva,che era rischioso in un certo senso. Infatti lo era davvero.

Ci sono molte cose che Bianca non sa del padre,cose molto pericolose. Io la volevo solo tenere lontana dal padre,e invece l'ho fatta avvicinare sempre di più al pericolo.

Neanche il nome di suo padre sapeva.

Il dubbio che mi viene in mente adesso, è proprio come abbia fatto a saperlo.

Senza che io le dissi niente, senza che le dessi qualche indizio, sono stata attenta anche a nascondere le prove se così si possono definire, di qualche diario di quando ero ancora una ventenne.

Chiaramente avrà fatto molte ricerche suppongo.

La cosa che più mi rattrista è che io non mi sono neanche accorta che stava facendo delle ricerche, del resto, chi vorrebbe una madre assente quasi tutte le ore del giorno e della notte, che non è mai presente neanche alle riunioni di scuola, e che non ti prepara la colazione, il pranzo e la cena?

Nessuno vorrebbe una madre così.

Anche io se avessi una madre così le sputerei addosso.

Però quando lo si fa per i figli, non pensi che guadagnando per il loro futuro, loro si sentano trascurati.

Credo che il motivo che abbia spinto Banca a ricercare il padre, sia stato proprio una mancanza di affetto nei suoi confronti, e magari voleva colmarli con quello del padre.

Il bello è che mentre andava a scuola, e prendeva anche dei voti ottimi, contemporaneamente ricercava il padre, creando piste e supposizioni.

Neanche mi sono accorta che cercava più attenzioni da parte mia.

Che razza di madre sono?

Gli errori di una madreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora