Capitolo 2." Salvata da un terreno"

230 12 1
                                    

Era mattino ed io stavo finendo di prepararmi per il banchetto in superficie.
Ero entusiasta di andare in superficie non ci ero mai stata, ero curiosa non vedevo l'ora di vederla.
- Manita, dove sei??-
-Sono qui, dimmi hai bisogno??-
- Emm...mi potresti aiutare a mettere la tiara?-
-Si certo,ah Kalia la mamma ha detto, dopo che ti sei finita di preparare devi andare da lei nella sala del trono perchè ti deve parlare! -
- Ok appena ho finito ci vado, grazie dell' informazione. -
- Ecco qua Kalia ho finito di sistemartela.-
-Oh grazie Manita-
- Di niente, ci vediamo dopo.-
-Ok a dopo.-
Dopo aver finito di prepararmi mi sono diressi alla sala del trono.
Bussai senza esitazione,poi sentì la voce di mia madre dire:
- Avanti-
Nel vedere che ero io mia madre mi disse:
- Ah... sei tu Kalia,vieni pure dobbiamo parlare di una cosa importate sulla superficie!-
- Va bene,cosa mi devi spiegare ??-
Le ho chiesto dolcemente , d'altronde ero anche curiosa di sapere di cosa volesse parlarmi.Mi rispose poco dopo.
- Vedi tesoro sulla superficie ci sono creature molto diverse da noi; noi li chiamiamo terreni, loro però si definiscono umani.-
- Madre se posso chiedere perché mi parlate di queste creature ??-
- Ti parlo di questi terreni perché ci devi stare il più lontano possibile, essi, devi sapere che le sirene le catturano e poi le uccidono e usano i loro corpi per creare pozioni curative -
- Oh...grazie madre dell'avvertimento, quando andrò in superficie starò attenta.-
- Bene ora puoi andare in superficie.-
Dopo queste parole comincia a nuotare e appena uscì dal castello vidi mio cugino Ronald...lo fermai e con voce molto tranquilla gli chiesi:
- Scusa Ronald se ti ho fermsto è che io non sono mai salita in superficie e volevo chiederti se potevo andare in superficie con te ??-
Lui mi rispose:
- Certo, ti capisco hai paura di non riuscirci e vuoi qualcuno al tuo fianco giusto ??-
io risposi:
- Si -
Con voce molto fiebile che non si potesse quasi sentire.
Lui mi rispose:
- Kalia, adesso prendi la mia mano e chiudi gli occhi poi con tutta la forza che hai nella tua coda spingiti verso l'alto.-
Rimasi molto sbalordita da quelle parole e senza pensarci due volte gli tisposi:
- Va bene-
Mio cugino mi prese la mano ed io nel mentre chiusi gli occhi e poi cominciai a nuotare verso l'alto.
Dopo pochi minuti che stavo nuotando verso l'alto non senti più l'aqua e in quell'istante aprì gli occhi e scorsi una baia e della sabbia color oro che splendeva al sole cocente.
Seguì mio cigino verso la baia e appena ci entrai mi sono accorta che non era una vera e propria baia ma una grotta con un'inizio e una fine con un'altra apertura dall'altra parte.
Arrivata da quella parte notai subito la sabbia di un color giallo chiaro quasi bianco e guardavo verso la terra ferma all'interno,in lontananza c'era un castello.
Girando col mio sguardo notai un enorme banchetto con musica e tante prelibatezze e tutto questo era in mio onore.
Nel bel mezzo del banchetto una creatura molto strana emerse fuori dall'acqua.
La creatura che era emersa notai con mio grande stupore che era metà polpo e metà sirena,alla sua vista le pinne mi si sono rizzate era molto brutta.
La creatura era piuttosto brutta aveva i capelli corti bianchi con qualche mesches viola chiaro come se fossero sbiadite,labbra molto grosse e di color rosso scuro, gli occhi che mutano in continuazione colore prima viola poi un misto e poi di nuovo un colore a tinta unita.
A spezzare quel silenzio era stata mia madre che disse:
- Uragania che fai qui e non sei alle calotte polari come ti è stoto ordinato dieci anni fa,visto che sei in esilio.-
Disse mia madre con tono sprezzante alla creatura ed essa rispose:
-Sono venuta a riprendere quello che è mio di diritto-
Mia mamma fece una faccia scandalizzata, senza pensarci prese il tridente e poi scatenò una tempesta.
Non si era accorta che aveva anche convolto un vascello con sopra dei terreni.
La potenza dell'acqua era così forte che non riuscivo a nuotare nel mio stesso elemento,ero andata a scontrarmi con uno scoglio e picchiai la testa, tutto ad un'tratto si stava facendo nero,in lontananza vidi una figura che si buttava in acqua poi tutto diventò nero.
Quando mi svegliai ormai era il tramonto e mi ritrovai in riva al mare,ero sulla spiaggia,accanto a me c'era un terreno.
Costui aveva i capelli neri,la pelle era molto chiara,portava una camicia di un color bianco intenso,un paio di cosi come li chiamavano loro ah ecco pantaloni color nero e infondo dove ci dovevano essere le pinne bhe c'erano due cosi marroni che non so come li chiamavano.
Vedevo che egli respirava profondamente,era stremato,rimasi lì finché non si svegliò e appena aprì gli occhi rimasi li un po' a fissarlo,aveva degli occhi stupendi di un blu intenso, poi scappai via nelle profondità marine.

*******************************************
spazio autrice
ciao ragazzi questa è la fine del secondo capitolo vorrei sapere cosa ne pensate.
scusate se la storia è un po' lenta ma non sapevo come farla partire.
un bacio e un'abbraccio a tutti quelli che stanno legendo la mia storia.
kiss kiss Kat

La storia di kalia ( #Wattys 2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora