Capitolo 3.

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"And we build up castles in the sky and in the sand , design our own world ain't nobody understands"

Sky and sand di Paul Kalkbrenner. Leonardo è innamorato di questo artista e me lo ha consigliato. Diventerà la colonna sonora della mia estate.

Sono le 22:30, arrivo in spiaggia e ci sono letteralmente 100 persone. Tutti bevono già come dei matti, c'è chi fuma erba ma non trovo nella folla nemmeno una persona in sé. Una tenda è spaccata, un'altra sporca di vomito e mi chiedo andando avanti nella notte cos'altro succederà.

Di stelle cadenti nemmeno l'ombra, ma si sa che quei desideri non si avverano mai. Perché i casi generalmente sono due: o si tratta di un desiderio irrealizzabile che di certo una stella non sarà capace di avverare; o dipende da noi e siamo troppo stupidi da impegnarci affinché si avveri. Questa sera c'è effettivamente qualcosa che voglio e che mi rimbalza da una parte all'altra della testa. Io con Leonardo ci sto bene così, con questo rapporto inclassificabile, ma è inutile negare che a volte io voglia di più e abbia bisogno del suo affetto e del suo tocco. Non riesco davvero a stargli lontana e questo mi spaventa a morte. Io non voglio ma soprattutto non POSSO dipendere da qualcuno. E, anche se lui dovesse ricambiare i confusi sentimenti che provo, tra due settimane sarà a Milano. Non riuscirei a sopportare l'idea di essere triste dopo la pura felicità che mi ha portato.

C'è molto vento e i miei capelli volano indietro lasciando scoperte le spalle. All'improvviso avverto un tocco freddo, mi giro lentamente e sorrido. Leonardo ha una bottiglia di Belvedere in mano ma sembra abbastanza lucido. <<Seguimi>> mi dice, senza neanche salutare. 

Ci sediamo su un gradino ed esordisce: <<Sai Ginevra, tu mi fai davvero bene. Sei genuina, fresca e non sei così cupa come pensi di essere. Dentro di te c'è una ragazza solare e vivace.>> fa una breve pausa e ne approfitto: <<Sei tu che tiri fuori questo lato di me. Io non pensavo neanche di averlo.>>. Ed è così, grazie a lui ho conosciuto la parte migliore di me stessa e allo stesso tempo condiviso i miei difetti. Una Ginevra senza filtri. Non è forse un privilegio conoscere la vera identità di una persona?

Leonardo mi prende il viso tra le mani, i nostri nasi si sfiorano, io non realizzo cosa sta accadendo, il mio respiro si blocca, i miei occhi si chiudono. Da questo momento in poi è difficile spiegare. Mentre ci baciamo siamo in un altro posto, le nostre labbra si cercano, si rincorrono e le mie mani afferrano i suoi capelli e ci giocano, mentre la sua stretta sui fianchi mi fa venire i brividi. Vorrei solo vivere così per il resto della mia vita. Mi coccolo tra le sue braccia e cerco di cacciare via i pensieri negativi su quando non potremo più stare così, insieme e in pace.





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