Capitolo 8 - #Mistakes

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Christine :

Dormono ancora tutti, così cerco di prepararmi il più silenziosamente possibile. Fortunatamente avevo un cambio di vestiti nella borsa di ieri sera. Mi siedo sul letto, appoggiando le mani sulla testa : mi fa ancora malissimo, ho bevuto decisamente troppo ieri. Ma l'alcool non mi impedisce di ricordare tutto ciò che è successo... Chissà se anche Jayden ricorda la nostra splendida notte..

Metto i jeans che avevo con me, e una canotta rossa. Mi sistemo capelli e trucco e poi do un'occhiata al cellulare per controllare l'orario : devo andare da Jayden.

Vado verso la porta d'ingresso e cerco di non far rumore mentre la apro. Prima di uscire do un ultimo sguardo dentro : Le porte sono tutte chiuse, e non ho idea di dove siano gli altri. Il parquet sotto di me è immacolato, fatta eccezione per dei cocci di ceramica sparsi ai piedi di un mobile, provenienti da un vaso che ieri sera Lexy ha mandato in frantumi barcollando.

Supero la soglia della porta ed esco di casa. L'aria fresca del mattino mi accarezza la pelle dandomi un leggero brivido.  è una bella sensazione. I pensieri annebbiano la mia mente, ormai lucida. Sono tanti, troppi. Sento che sta per scoppiarmi il cervello. Frugo per qualche secondo nella borsa e tiro fuori le cuffie e il cellulare. Le infilo nelle orecchie e schiaccio play, facendo partire una canzone a caso : Bad Romance di Lady Gaga inizia a risuonarmi in testa e in pochi secondi tutti i miei pensieri si dissolvono, silenziati dalla musica.

Kimberly:

Apro lentamente gli occhi, infastiditi dalla luce. Emetto un piccolo lamento mentre mi alzo. Appoggio la testa alla testiera del letto : non ho dormito molto stanotte, ma almeno sono sobria e non ho dovuto smaltire nessuna sbronza. 

Scendo le scale barcollando un po' per il sonno : credo che dormano ancora tutti.

Arrivata in cucina, prendo dalla dispensa una ciambella e mi preparo una tazza di caffè. 

Finisco la colazione, e mentre sparecchio la tavola sento il mio cellulare suonare. Il display dell'Iphone si illumina : mi è appena arrivato un messaggio.

Sblocco il cellulare e controllo l'SMS : è anonimo.

-Attenta Kim, qualcuno non ti ama davvero come vuole farti credere-

"che intende dire?" penso fra me e me. Solo pochi secondi dopo capisco tutto, vedendo una foto che mi spiazza totalmente.

Resto bloccata per qualche istante di fronte a quella foto. Giusto il tempo di far scendere le lacrime. D'istinto lancio il telefono sul divano. Sento che le forze mi stanno abbandonando, le mie gambe non reggono più il peso del mio corpo. Cado in ginocchio. Scoppio in un pianto disperato, e forse troppo rumoroso; perchè sento dei passi dietro di me, e pochi secondi dopo una mano sulla mia spalla e una voce profonda ed ancora assonnata chiedermi : "Tutto bene?"

Cerco di asciugare le lacrime, ma è inutile : è impossibile che smettano di scendere. Non riesco a parlare, non posso rispondergli, quindi scuoto leggermente la testa abbassando lo sguardo.

"Kim così mi spaventi, che succede?" insiste Ryan, sedendosi per terra accanto a me

Gattono fino al divano dove avevo lanciato il telefono in un primo momento di ira, e  con le mani tramanti sblocco l'iphone e gli mostro la foto, vederla è dolorosissimo.

Ryan indietreggia "No.." inizia con voce strozzata "Non è vero" dice infine scuotendo la testa

"Vorrei che non lo fosse" rispondo, riuscendo finalmente a mettere insieme delle parole, anche se in mezzo ai singhiozzi

"Chris e Jay non possono averci fatto questo" dice indicando la foto

Metto via il telefono e involontariamente ricomincio a piangere

"Due anni. Stavamo insieme da due anni cazzo!" urlo piangendo "Aveva giurato di amarmi davvero. Che non mi avrebbe usata e gettata via" continuo

Ryan mi stringe a sè, cercando di darmi conforto. Non funziona.

"Non credevo fosse capace di farlo.lo credevo migliore di così. Era tutto così perfetto quando stavamo insieme, troppo perfetto. Dopo due anni mi butta via così per una appena conosciuta!" urlo, ormai con poche lacrime, più in preda all'ira. 

Ryan resta lì, immobile. Non dice niente, mi guarda negli occhi : Ha gli occhi lucidi, è chiaro che sta soffrendo anche lui. Glielo leggo negli occhi : spenti, tristi. Occhi castani imperlati di lacrime.

Christine :

Arrivo finalmente a scuola e vado dritta al giardino dietro la scuola. Eccolo lì, seduto su una panchina poco lontana da me.

Mi vede e mi fa cenno di avvicinarmi, obbedisco e cammino verso di lui : il vento mi scompiglia i capelli e mi accarezza la pelle, stavolta però non è piacevole come prima. Adesso è pungente, quasi tagliente. Forse avrei dovuto mettere una giacca.

"Siediti" mi ordina lui, quasi in tono supplichevole, guardandomi negli occhi. Obbedisco.

"Cosa c'è?" chiedo ansiosa, sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio

"Da quando ti ho conosciuta Chris, sento che quello che provo per Kimberly non è neanche lontanamente paragonabile a quello che provo per te" fa una pausa, e a quelle parole il mio cuore perde un colpo "Per tutto questo tempo sono stato nell'indecisione più totale : non riuscivo a capire i miei sentimenti" continua

In effetti lo capisco : sta con Kim da due anni, non può certo dimenticarsela di colpo

"Ma adesso mi è tutto chiaro" si avvicina di più a me e mi accarezza il viso "è con te che voglio stare" dice lentamente

"è la tua scelta definitiva?" è l'unica cosa che sono riuscita a dire : ho bisogno di sapere che non mi abbandonerà di nuovo come ha fatto quest'estate per tornare da LEI. 

"Si" dice sorridendo, per poi avvicinarsi di più e sfiorare le mie labbra. Mi cinge i fianchi con le braccia senza staccarsi da me e io gli butto le braccia al collo. La mia lingua segue i movimenti della sua : siamo totalmente in sintonia. D'istinto, incrocio le mie gambe con le sue, e lui mi stringe forte. Vorrei tanto che questo momento durasse per sempre. Ogni secondo che passa il mio cuore sobbalza, credo che stia per scoppiare. Kimberly. Ryan. Improvvisamente i loro nomi affollano la mia mente, e cercano di riportarmi alla realtà:

"è.. è sbagliato.." balbetto, cercando di controllarmi. Ma credo sia impossibile resistergli in questo momento.

"Tu lo vuoi?" chiede sibilando, sfiorando le mie labbra.

"Si, cazzo. Sì che lo voglio" sussurro sulle sue labbra, chiudendo gli occhi.

"Allora non è sbagliato" dice in un sibilo per poi avventarsi di nuovo sulle mie labbra.

Amo il suo sapore : le sue labbra sanno ancora un po' di alcool, e contemporaneamente di menta. Amo questo mix. Amo lui. Amo tutto di lui. é perfetto. Noi siamo perfetti.. insieme.

SPAZIO AUTRICE :

Adesso vi pongo una domanda molto, MOLTO importante.. *colpo di tosse per aumentare la suspense*.. #Jaymberly o #Chrayden? 

xxJinx <3





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