La bambina era stesa sul divano.
Il suo petto si alzava ed abbassava lentamente, calmo e assopito.
Charlie allungò le sue gambe ai piedi del basso tavolino di fronte, e sospirò. Buttò il capo all'indietro, stanca. Chiuse per un attimo gli occhi e lasciò che la spossatezza la trafiggesse.
In quella giornata senza pace, Charlie era stata più volte interrotta dal pensiero di una persona. Una persona troppo lontana, con interessi quasi differenti, con persone sempre più fortunate che lo circondavano ogni giorno.
C'era una canzone di sottofondo, quella che aveva fatto addormentare la piccola Melinda in quella serata di pioggia. I violini entrarono nel petto di Charlie, e la ragazza schiuse le labbra per cercare un nuovo respiro spezzato.Come and kiss me baby
We don't need no mistletoe
La voce femminile e intonata diede una perfetta melodia alla canzone, e lo squarcio nello stomaco della ragazza si allargò maggiormente. Charlie sentiva caldo, Charlie sentiva di andare a fuoco, o di potersi frantumare come un vaso di porcellana in quel momento stesso. Le dolevano le mani, la gola sentiva di dover esprimere parole appesantite nel petto.
Luke, in quella sera uggiosa e fredda, le mancava più della vita stessa, e nell'istante in cui nella sua testa si formulò quel breve nome, nelle vene cominciò a raffreddarsi il sangue. Perché Luke era occhi azzurri e sorriso caldo, perché Luke era capelli biondi e labbra attraenti, era un nasino all'insù e semplice. Era lineamenti spigolosi e quasi infantili; pur sempre adulti rispetto alla sua giovane età.
Perché Luke non lo avrebbe mai saputo, ma non le concedeva un attimo di respiro, e Charlie continuava a camminare su quella strada tortuosa, che non era più vita da quando lo aveva conosciuto.Perché Luke era versi di canzoni vecchie e melodie tristi, nel cuore della ragazza.
Perché Luke era il ricordo che le sorgeva quando voltava il suo sguardo sulle lucette rosse, dorate, verdi e argentee che giacevano sul grande albero al lato della stanza.
Perché Luke era tutto quello per cui Charlie, in segreto, smaniava e moriva di sentimenti. Ogni giorno con ferite al petto di diverse taglio, si portava avanti in quella vita senza lui.
