-
Mentre la ragazza era intenta ad assaporare le parole di quel libro insolito e profumato, si scontrò contro una parola, un nome: Tristano.
Chiuse un momento le pagine aperte di quel libro, concentrando per sbaglio il suo sguardo sul focolare acceso.
Tristano era un nome che le riportava alla mente un racconto, i suoi protagonisti, le loro agonie, tuttavia non riusciva ad afferrare proprio quale fosse il titolo di quel racconto, tanto meno i suoi personaggi.
Nonostante quel nome le avesse riportato a galla la traccia del ricordo di una storia letta, sentiva che qualcosa mancava per ricordarla davvero.
Mentre le pizzicavano le dita dalla curiosità, Emily aprì il libro, e continuò a leggere dal punto in cui si era fermata, lasciando a metà il percorso di parole che continuava su una linea retta.
Isotta.
Fu Isotta il pezzo che mancava per ricordare ad Emily che Tristano ed Isotta erano i protagonisti di un racconto celtico, studiato anni trascorsi da poco, con la sua classe.Si fermò, ancora.
Non capiva il perché lo avesse fatto, ma comprese che se non ci fosse stata Isotta, Tristano non sarebbe stato nulla.
Emily aveva memorizzato Tristano solo per la sua storia con Isotta, e ciò faceva dei due un ricordo solo, incompleto senza il nome dell'altro.
E questo era magnifico.-
