Capitolo IV

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Non voglio più berne. Era disgustoso!

Che barba! Mi annoio a morte. Guardo l'ora...

23.04

Solo le undici? Mio padre dovrebbe passare a mezzanotte. È ultra protettivo da quando.. a mamma.. è successo quello che è successo, insomma. Comunque per stavolta mi va strabene questa sua fissazione! Cavolo se non vedo l'ora di andarmene!
Angelina è sparita, e non vedo Colin da nessuna parte! Sono venuta per questo, non per altro!

Cerco una caramellina alla menta per poter avere qualcosa in cui affogare lo stress.. e trovo..

SENTIMENTI A CUI ASSOCIO LE COSE:

-Colin = amore

-Angelina = amicizia

-Justin = ?

-Waffle = serenità

-Papà = dolcezza

Sarà il caso di modificarla...

[...]

SENTIMENTI A CUI ASSOCIO LE COSE:

-Colin =

-Angelina = amicizia

-Justin = qualcosa di indescrivibile!

-Waffle = serenità

-Papà = dolcezza

-? = MA CHI DIAMINE SEI??

Mhhhh... direi.. FATTO. PER OGGI.

23.32

Faccio per prendere la pochette e alzarmi dal divanetto rosa shocking su cui sono seduta sola...

Io: aaaaaaa..

Sono caduta, e ti pareva: due volte in un giorno!

?: ti aiuto, di nuovo.

Disse trattenendo una risatina di conforto. E' una voce da uomo; è una voce calda; è una voce che sento riempire la mia mente; è una voce che mi ha messo i brividi e non so il perché.

Sento solo il suono del silenzio dopo che Lui mi ha aiutata ad alzarmi.

Io: ma perché ti nascondi da me?

Dico guardando la folla a voce non troppo alta.
Decido di fingere di cadere, e non sono troppo convincente..

Nessuno si avvicina, ricevo solo qualche occhiataccia da parte di alcune delle ragazze che stanno ballando in pista.

Mi sento stupida, a starmene lí seduta sulle piastrelle fredde in attesa di un bel principe mascherato che mi salvi e che poi se ne scappi sul suo cavallo bianco senza rivelarmi il suo nome!

Esco, e sull'entrata chiamo mio padre al cellulare:

*tuuu, tuuuu (suono cellulare)*

Papà: pronto, tesoro, dimmi!

Io: papà, potresti venire a prendermi adesso?

Papà: non ti diverti?

Io: non un granché! Ti prego..

Papà: dammi dieci minuti e arrivo, patatina!

Io: grazie papà!

Chiudo la chiamata.

Mio padre arriva esattamente dopo dieci minuti dalla fine della chiamata.

Una volta arrivati a casa, mi da un bacio in fronte e mi augura dei sogni d'oro. Non ha tentato di farmi domande: probabilmente riprenderà domani il discorso, quando non sarò stanca o meglio, quando LUI non sarà stanco!

Sistemo i vestiti indossati nel cesto dei panni sporchi.. sfilo l'orecchino di mamma dal lobo destro. Lo appoggio delicatamente sul piccolo comodino che c'è accanto al mio letto a baldacchino, talmente rigonfio di coperte!
Mi infilo sotto le lenzuola fredde, e mi addormento come una bimba dimenticando perfino la luce della lampada sul comò accesa.

Mi sveglio, e il sole è già alto. Si infiltra dai vetri delle finestre, fino ad accarezzarmi il viso. La lampada sul comò è probabilmente stata spenta da mio padre stamattina. Infilo l'orecchino e scendo in cucina. Preparo la colazione, e mi metto a riflettere. Penso a chi può essere quel ragazzo misterioso, che mi aiuta nei momenti in cui sono troppo maldestra..

Prendo il pennarello che trovo accanto a un post-it lasciato da mio padre, e inizio a disegnarmi sulle mani un fiore, e altri minuti scarabocchi che fioccano nella mia immaginazione.

Improvvisamente sento il suono del campanello, e vado ad aprire.

Io: non ci posso credere, ma tu sei Colin Armstrong, frequenti la quinta, sei il capitano della squadra di basket della scuola..

Non mi fece finire..

Colin: nonché il tuo ragazzo, Ali!

Mi saluta con un bacio sulla guancia, ed entra.

Io: come è possibile? Non ci siamo mai rivolti la parola, se non ieri sera quando mi hai offerto quel punch..

Feci un faccia disgustata senza volerlo, e lui mi guardò deluso.

Io: ...che era buonissimo, eh!

Esclamai con il sorriso più convincente che potevo fare in quel momento.

Colin: posso accomodarmi, Ali?

Io: certo! Siediti pure sul divano.

Gli dissi indicandogli il sofà del salotto.

Mi spiegò in breve che stavamo insieme ormai da qualche giorno, e che ci eravamo incontrati proprio grazie al mio orecchino acchiappasogni, che dopo essermi caduto dalle mani, lui ha raccolto per me, alcuni giorni prima della festa di Julian.

Era incredibile, quello che ormai speravo da un paio d'anni, si era finalmente avverato, ed io non me n'ero nemmeno accorta. Il ragazzo più bello che conosco è fidanzato con me, mi tremano persino le gambe dall'emozione e io, io,...

Colin: Ali, Ali, Alison!

Gli occhi si appannarono, e dopo il suo volto di cera impaurito, non vidi altro che il colore del nulla.

Spazio autrice

Hey gentaccia, ho pubblicato anche se non se non abbiamo raggiunto gli obbiettivi che mi ero prefissata, quindi fatemi un statua e elogiatemi a vita.

Ok. La smetto. E mi dileguo.

*sparisce*

Beh, ditemi che ne pensate nei commenti di sta relazione tra Mrs Muscolo e la bella Alison.

Sussu, commentate e lasciate una stellina.

Ho riletto, ma potrebbe essermi sfuggito qualche erroruccio, quindi scusatemi se leggerete qualche orrore grammaticale o ortografico.

Baci,

Gioia

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 21, 2016 ⏰

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La ragazza con l'orecchino acchiappasogniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora