In due

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X's Pow
Sono seduta su un albero.
La notte scorsa dopo l'omicidio mi sono fatta un giro nel bosco e ho trovato una casa.
Guardo il mio coltello che risplende alla luce della luna.
Quella casa era ed è tuttora abitata da delle persone.
Ne ho conosciuta una che si comportava in modo un po strano con me.
Lì ci abitano delle creepypasta.
C'è l'uomo sensa faccia, mi guardava, mi scrutava fino in fondo, ma quel ragazzo mi ha portata nella sua camera.
Mi diceva cose strane tipo: "davvero non ti ricordi di me?" e "sei sicura di quello che stai facendo?!"
Questo ragazzo mi ha detto di chiamarsi Jeff... Jeff the killer... ho sentito parlare di lui, anche degli altri assassini che abitano con lui, ma lui mi ha colpito più di tutti.
Sospiro.
È ora di uccidere.
Indosso la maschera.
Salto da un ramo all'altro.
Cosa avrò a che fare con quel ragazzo.
Non lo so.
Ora non devo pensarci.
Anche se, non so perchè, ma, credo di essere svenuta nella sua camera, mi sentivo strana.
Scaccio via i pensieri quando vedo le prime case in lontananza. Sono delle case fuori dal centro.
Salto giù dall'albero e cammino nella strada deserta, tra le candide case bianche.
Tra queste, una, mi colpisce più di tutte e decido di entrare.
Trovo una finestra aperta.
Stupidi umani (babbani :3) sanno che circolano dei serial killer e lasciano le finestre aperte.
Entro.
La casa é silenziosa.
Sono in un grande salotto.
Decido di dirigermi alle scale dopo essermi accertata che le stanze di quel piano non sono camere da letto e che siano vuote.
Appena salita ci sono tre porte. Vado ad aprire quella alla mia destra e scopro un bagno, vuoto. Vado alla prossima porta. C'è una coppietta che dorme felice. Vedo una luce giallastra risplendere sul dito di una delle mie vittime, è un anello illuminato dalla luna, sono sposati, bene.
L'uomo sembra avere un sonno molto profondo. Inizio da lui così mi posso divertire di più con la donna.
Mi metto a cavalcioni su di lui e gli taglio la gola.
La donna inizia a muoversi un pò, apre lentamente gli occhi e si gira verso il marito, quando si rende conto di ciò che è appena successo spalanca gli occhi, allora io mi avvicino tappandogli la bocca, inizio a farglk dei tagli sul viso, lei si agita sempre di più, passo alle mani ed inizio a fare a pezzi le sue dita, poi, dato che devo passare all'altra stanza, gli pugnalo il cuore estraendolo e dai suoi occhi vedo la sua vita scivolare via, avvicino il coltello agli occhi e glie li cavo, apro un buco più grande da dove ho estratto il cuore e deposito lì i due organi, poi con il loro sangue scrivo sul muro.
Scendo dal letto ed esco dalla camera, mi guardo intorno, vedo una luce provenire dall'ultima stanza.
Mi avvicino, piano, abbasso la maniglia.
C'è una ragazza, è seduta davanti al suo letto, ha la testa sulle ginocchia che sta abbracciano.
Credo stia piangendo.
Ha un vestito a tubino, nero e corto e delle calze di pizzo nere, con uno stivaletto con un pò di tacco, inoltre porta anche un piccolo mantello nero che gli arriva a metà schiena con un cappuccio, infine, visto che il vestito è senza spalline, porta anche un paio di guanti (sempre di pizzo) neri.
Chissà dove e stata.
Mi avvicino.
La guardo per un pò, poi le metto una mano sulla spalla.
Lei alza la testa.
Il lunghi capelli castani le ricadono sulle spalle. Il viso, pallido, é stato macchiato dal trucco nero che portava sugli occhi prima di piangere.
X-"C-chi sei?" dice singhiozzando.
Si mette seduta sul letto e noto che e sporca di sangue.
Ha un viso familiare.
Rimango immobile senza dire niente.
Poi parlo.
Io-"Non importa chi sono io, ma ora importa perchè sei sporca di sangue, chi sei tu?" dico fredda.
X-"I-io mi c-chiamo Ang-elica" continua a singhiozzare "io..."
Angelica... anche il nome mi sembra di conoscerlo.
A-"Perchè non mi dici chi sei, puoi toglierti la maschera?"
Faccio un minuto di silenzio.
Io-"Se mi dici cosa e successo mi tolgo la maschera"
A-"Io ero ad una festa con un ragazzo, io e lui stavamo insieme... prima... prima di oggi, io ero andata in bagno, ero molto nervosa, non siamo usciti molte volte, si chiama... Riccardo (tranquilli non é il fratello di Sophia) quando sono tornata da lui, si stava baciando con una ragazza, una smorfiosetta che viene in classe con me, io non mi sono trattenuta, sono uscita da lì piangendo, ma non me ne sono andata, mi sono nascosta in un vicoletto, quando più tardi lui è passato davanti a me, l'ho iniziato a seguire di nascosto, lui era nervoso, forse sentiva i miei passi, io ho svoltato in un vicolo e ho fatto in modo di riapparire in un vicolo proprio di fronte a lui, avevo il cappuccio di questo mantello... io lo presi e lo buttai a terra, lui iniziò ad avere paura, si vedeva nei suoi occhi, io mi sentivo strana, sentivo uno strano piacere, iniziai, piangendo, ad urlargli, prendendomela con lui per ciò che aveva fatto, quando ha capito che ero io, cercò di chiedermi scusa, ma io presi un sasso ed iniziai a picchiarlo in testa, il sangue schizzava ovunque ed io iniziai a dargli dei calci, quando alla fine la vida scivolo via dai suoi occhi, mi ripresi e piangendo corsi a casa."
Io-"Mh, so cosa ti è successo, tu sei come me, ti stai trasformando in un'assassina, non dubitare, vieni con me ti addestrerò e mi potrai aiutare, la mattina una normale liceale, la sera una killer affamata di sangua..."
A-"Aspetta, tu uccidi?! Perchè sei qui, hai ucciso i miei genitori?!"
Io-"... no tranquilla, da loro non ci sono passata, se verrai con me... potrai tornare a scuola, ma non in questa casa, ti troverò un posto in cui restare nascosta. Sarai la mia aiutante oltre che un'assasina autonoma."
Lei mi guardò.
A-"Io.... io a-accetto..."
Io-"Bene vieni con me"
A-"Aspetta... non mi hai ancora fatto vedere chi sei?"
Io-"Io..." io la conosco, non posso dirgli chi sono, ora che ho capito, chi sono veramente, è stata lei in questo momento a ricordarmi chi sono, io... okay mi tolgo la maschera "Angelica... io... sono Sophia" dico togliendomi la maschera.
A-"Sophia?!"
Io-"Si, ecco in realtà l'ho capito adesso, ora mi ricordo perchè, svengo sempre prima di diventare ciò che sono ora, e non mi rendo conto di ciò che faccio, ma ora ne sono consapevole, soprattutto perchè ora tu mi hai vista in faccia e sai come sono"
A-"L'assassina come si chiama, cioè tu?"
Io-"Io sono Esse"
A-"Esse di cosa? Sophia?"
Io-"Diciamo che io all'inizio non sapevo perchè l'unica cosa che ricordavo di me era la s, perciò mi sono chiamata Esse, la s di sangue, ed ora anche la s di Sophia, ma principalmente è la s di sangue"
A-"Ah ok, non me lo sarei mai aspettata"
Poi sottovoce disse.
A-"Ho bisogno di Beyond"
Io-"Giusto!! O mio dio lo devi dire a Jeff! Vieni con me, tira su il cappuccio"
La faccio scendere dalla finestra ed iniziamo a correre.

#ImJeffa
Ciao bella gente, scusate se ci ho messo tanto.
Comunque grazie per le 195 viws e le 40 stelline.
Se ci sono errori non ci fate caso.
Alla prossima.
Ringrazio MeyRinUchiha vectorvittorio e RiccardoTrumino

||Jeff The Killer||Creepypasta|| La Mia SalvezzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora