*In sogno*
-Papà!?-
-Alexia andrà tutto bene il tuo papà è qui per te.-
Non andava tutto bene e lui lo sapeva meglio di me. Non so perché si ostinasse a mentirmi così.
-Alexia devi correre. Corri lontano. Va più lontano che puoi e non tornare indietro.-
Mi porge il suo cellulare.
-Se hai bisogno di chiamare la mamma usalo.-
Non capivo nulla. Era buio. Per strada non c'era nessuno. Inizio a correre più veloce che posso. Mi giro a guardare se mio papà mi sta seguendo o se rimane lí, in piedi. Imbocco un vicolo. Sono stanca e mi fanno male le gambe. E poi un rumore. Un rimbobo fortissimo. Mi scorgo un po' per controllare. Mio papà non è più in piedi. È caduto a terra e non si muove.
-Alexia!-
È mia madre. Ma non la vedo. La sento e basta. Mi giro a cercarla ma nulla, buio totale. E poi la sento di nuovo chiamare il mio nome.
*Fine del sogno*
-Alexia! Alexia tesoro svegliati o farai tardi per la scuola!-
Mi alzo di scatto. Sono seduta sul letto e guardo mia madre. Lei mi rivolge un espressione preoccupata, ma poi capisce.
-Papà?- chiede con un filo di voce.
Annuisco. È successo 5 anni fa, ma mi sembra ancora tutto così surreale. Ero così piccola e indifesa. Forse troppo piccola perché mi venisse strappato dalla vita il mio papà. Troppo piccola e troppo ingenua per credere che fosse successo davvero.
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PERFETTAMENTE IMPERFETTI
RomanceLe superiori possono essere un vero incubo. Soprattutto per Alexia che nel suo primo giorno perde l'autobus e arriva in ritardo. Ma quella è solo la prima della sue serie di sventure. Per fortuna ci sono anche lati positivi. Ad esempio i ragazzi. Ta...