•Capitolo 1•

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Mary Brown, appena diciottenne, si trovò a lavorare in un piccolo bar non molto conusciuto nella periferia di Los Angeles. Mery era una ragazza timida, non molto ricca, infatti, viveva in una piccola casetta non lontano dal bar e cercava lavoro da un anno,ma lo ha trovato solo al "Coffee Paradise" perché la loro cameriera si era trasferita. Mery aveva un grandissimo sogno,quello di diventare una scrittrice famosa, ma lo nascondeva e non faceva leggere assolutamente a nessuno i suoi racconti, anche avendo finito già 2 bellissimi libri. Non poteva continuare a studiare per realizzare il suo sogno senza soldi, doveva lavorare! Il bar sembrava il posto perfetto, un piccolo posto, caldo e accogliente, una noia mortale, perfetto! Però i colleghi sembravano molto simpatici,Jhon, carino, alto, molto gentile, Kate,un'ansiana signora,Martin,fiscale, non sorride mai, lui non sembra molto simpatico e poi in fine la sua migliore amica, Jasy,bassina, bionda,occhi verdi, un po' grassottella ma molto carina. Lo staff era perfetto(tranne Martin). Anche il posto non era male.Ma di tutti i bar che esistevano in città solo lì facevano il caffè piú buono che Henry,il fattorino delle pizze che tra un po' sarà un grande architetto, penultimo anno di università,aveva mai assaggiato.
Lui era un cliente abituale che veniva molto prima che Mery ottenesse il posto. Capelli neri, corvino, occhi marroni, alto, molto,molto,molto carino, bellissimo. Nel "Coffee paradise"non succedeva mai niente di particolare, ma ogni mattina che Mery andava a lavorare nel Bar, c'era un'aria tesa come se stesse morendo qualcuno... Henry era sempre lì, alle nove in punto, prima di andare al lavoro,in piedi vicino al bancone a prendere il suo caffè. Non gli mancavano mai le energie, aveva tanta voglia di parlare, esprimere le proprie idee ,ma solo una persona aveva voglia di ascoltarlo e quella era Mery. Quando arrivava Henry arrivava anche il sorriso di Mery  che aveva cercato di apparire  per le tre ore di astinenza da Henry, ma era fisicamente impossibile.
Un martedì mattina alle nove in punto davanti al bancone che Mery stava pulendo non c'era nessuno, o meglio, non c'era Henry e neanche il sorriso di Mery.
Un'ora dopo si senti il rumore della porta a vetri spalancarsi con forza e Mery senza neanche alzare  la testa disse a bassa voce " Attenzione, la porta a vetri è molto vecchia, potrebbe rompersi!" Non immaginava che potesse essere Henry ,si sentì un grido fortissimo " Non mi interessa!" Ma quella era la voce di Henry! Allora la ragazza sbirciò con la coda dell'occhio e vide scendere una lacrima da un cappuccio blu alzato. Allora Mery alzò la testa e con area preoccupata esclamò "Desidera?" Cercando di scrutare quale anima in pena di trovasse sotto quel cappuccio, si accorse che era veramente Henry. "Henry! Cos'hai?" Disse Mery con area quasi depressa.Il ragazzo non rispose "Solito caffè?" Chiese Mery e Henry rispose con un mugugno... Forse era un sì, allora Mery preparò il caffè e cercando di consolarlo disse "Oggi offre la casa" con un piccolissimo accenno di sorriso. Ma Henry non poteva accettare allora ricambiò il sorrisino e rispose "No, grazie lo pago". La ragazza non insistette ma chiese "Vuoi parlare?" Henry abbassò la testa e rispose con un'altro mugugno "Allora sì o no!?" Esclamò Mery. Henry annuì.
"Ho avuto un lutto in famiglia" bisbigliò il triste ragazzo "oh, mi dispiace tanto, se posso sapere..." E senza fargli finire la frase gridò "Mia madre!" . "Non abbatterti"Bisbigliò Mery"Come posso?" Rispose "Solo i ricordi permettono di liberarti dalla malinconia." Disse Mery "Se ricordo piango" Rispose Henry..."No! Se ricordi lei vive ancora dentro di te. Non muore. Sai oggi è l'anniversario della morte dei miei genitori. In un nnincidente stradale, io non li dimentico e loro sono vivi dentro di me". Poi Henry se ne andò piangendo e salutò solo con un cenno della mano Mery lo stesso e continuò la sua giornata senza sorriso sulle labbra poi tornò a piedi, di sera, sotto la pioggia nella piccola casetta in cui viveva con la zia Jenny e lo zio Luke, una casa piccola con le pareti di un verde insopportabile e Mery non vedeva l'ora di scappare di lì, ma corse in camera sua, uno stanzino buio e basso con le pareti di quel verde che lei odiava tanto, si buttò sul letto piangendo e si addormentò...

A coffee for twoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora