UN SOGNO

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Eravamo sdraiati, su un prato o forse su una coperta, lui mi guardava, era appoggiato su un gomito e mi sovrastava con il suo sguardo; un misto di dolcezza e paura...
Paura di cosa?
Il mio cuore batteva sempre più forte e le domande aumentavano, conoscevo già quella sensazione.
Lui mi mise una mano sul collo, un gesto che mi fece tranquillizzare.
Piano piano si chinò su di me ma lo bloccai «No, io Amo Andrea», una frase che a quanto pare non gli fece effetto.
Mi baciò, le sue labbra erano calde e morbide, mi persi in quel bacio...

Mi sveglio di soprassalto, piena di domande e di dubbi su ciò che sono e su ciò che realmente voglio.
C'è sempre quella vocina dentro di me che interrompe il mio flusso di pensieri 'Era solo un sogno Emma, non pensare troppo come tuo solito'.
Mi dirigo in sala, accendo il computer e controllo il telefono, nessun messaggio...
Stranamente non ho voglia di rimanere a casa ad annegare nei miei pensieri così mi dirigo in camera, metto la tuta, esco e vado a correre, piove ma non m'importa, è una sensazione che adoro; è come se i miei pensieri e le mie preoccupazioni scivolassero via per un po'.
Tornando a casa lo vedo, Samuel, il mio cuore manca un battito, sento una fitta al torace... Gli sorrido e proseguo per la mia strada pensando a quel che provo per lui... 'Quel sogno '.
Mi sento come un'adolescente in preda agli ormoni.
Ho bisogno di andare in doccia per rilassarmi, accelero il mio ritmo, l'aria fresca mi accarezza la faccia, a quanto pare i miei pensieri non ne vogliono proprio sapere di lasciarmi in pace 'pensi troppo'. La mia coscienza che torna a galla, non mi era mancata.
Un sogno che sembra così reale, mi ha fatto provare qualcosa di nuovo, un desiderio proibito. Le sue labbra, i suoi occhi, era così... Magico.

Finalmente sono arrivata e senza rimuginare troppo sulle cose vado in doccia, l'acqua è piacevolmente bollente, mi fa pensare a tutti i bei momenti passati con Andrea, non dimenticherò mai il nostro primo bacio: intenso e carico di promesse.
'oh Emma, cosa mi combini? ' Penso 'ti fai viva solo quando mi devi importunare? '.

È ora di pranzo; è una settimana ormai che non mangio 'Stupida' mi ripete lei, la ignoro, il dolore è ancora troppo forte... 'Magari uno yogurt' l'unica cosa che mando giù da quel giorno.
I Ricordi si si fanno sempre più vivi, le lacrime tornano e penso ad una sola cosa 'ti rendi conto di quanto vuoi bene a una persona solo dopo che l'hai persa'... Il mio non era solo un volergli bene, io lo Amavo, lo Amavo più della mia stessa vita.
'Emma lui ora non c'è più, smettila' ah, i suoi inutili commenti, la odio, però ha ragione... Lui ora non c'è più, un auto me l'ha portato via, l'autista aveva bevuto troppo e non l'ha visto...
Me l'ha portato via, davanti a me.

PICCOLE LACRIME NEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora