Capitolo II

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Il fuoco crepita nel camino. Bagliori di luce illuminano i muri sporchi. Dalle finestre entra solo oscurità, poiché fuori è tutto buio. Ma non il buio al quale siamo abituati, proprio nero. Completamente. Quell oscurità che sembra un macigno sopra di te, sopra le tue speranze. Chi potrebbe vivere in una situazione così?
Garion stava pulendo e lucidando la sua lama. I pezzi dell'arma tura disposti contro il muro. Aveva un abbigliamento molto simile a quello medievale: una specie di maglia di tessuto e dei pantaloni. Era appena ritornato da un combattimento con un piccolo Incubo, nella zona orientale di Onirica. Aveva ottenuto due Globi.
Era un guerriero, un guerriero dei Sogni. Il suo lavoro? Tenere lontani quegli spiriti neri, chiamati Incubi, dagli abitanti di Onirica. Cosa ci guadagnava? Beh, se lo chiedeva pure lui. Ma sapeva che doveva farlo. Perché? Perché lui non è nato, non è stato un bambino, non ha scelto lui cosa fare. È semplicemente esistito, cioè non si ricorda di aver mai fatto altro che cacciare incubi. Se era stato creato con quel compito, voleva dire che avrebbe dovuto continuare a farlo per sempre.
Ma Garion non era tipo da pensarci sopra. Si faceva poche domande sul suo passato o sul suo futuro. L'unica cosa che importava, era svolgere il suo dovere, per salvare gli abitanti di Onirica. A dir la verità, lui non ne aveva mai visto nessuno di questi. Aveva costruito questa casa molto tempo prima, con il legno trovato nel bosco e con la pietra presa dal fiume. Passava le giornate a difendere le zone in pericolo, e le notti a ripulirsi e a riposare.
Viveva ai confini del regno. Nel senso che su una collina si trovava la sua casa, poi qualche metro più in là non c'era nulla. O meglio, qualcosa c'era, ma nessuno si era mai preso la briga di andare a esplorare. Ci sarebbe potuto essere di tutto. Ma a nessuno interessava. Garion si chiedeva spesso cosa ci fosse in mezzo a quella nebbia. Si chiedeva anche come avessero fatto gli abitanti di Onirica a non essere mai stati presi dalla curiosità. Nessuno ci era mai andato. Ma in fondo gli andava bene così. Se qualcuno avesse scoperto una nuova zona, voleva dire più lavoro per Garion. E poi non gli era mai piaciuta la nebbia.

Dopo aver finito di pulire la spada, si alzò dallo sgabello e raccolse la bisaccia. Se la mise in spalla e si avviò verso la porta. Prese una lanterna e uscì di casa. Appoggio la mano al muro, per non smarrirsi, mentre con l'altra  reggeva in altro la lanterna, illuminando solo pochi centimetri davanti a lui. Raggiunse il lato posteriore della casa e apri una botola. Un lungo tunnel scendeva in profondità. Estrasse fuori i Globi, che emanarono una lieve luce bianca. Li lascio cadere nello scivolo sotto di lui, e li vide scomparire mentre continuavano a scendere. Quando sentì un tonfo, conto fino a sei. 1, 2, 3, 4, 5, 6.
Un bagliore bianco uscì dal fondo del tunnel, e velocemente si arrampicò su per lo scivolo. In fretta raggiunse la superficie è un enorme raggio bianco uscì dal suolo. Garion si coprì gli occhi. Un lampo fortissimo di luce invase la casa e tutta la zona circostante, per poi estendersi e ricoprire tutta Onirica. Ora il cielo era azzurro, e non c'era più traccia di oscurità.

I Globi, buttati la sotto, interagivano con qualcosa che Gàrion non sapeva, poiché non era mai sceso lì sotto. Di fatto, due o tre globi, riportavano la luce a Onirica. In base al numero di Globi buttati, la luce durava di più o di meno. Un Globo equivaleva più o meno a 6 ore di luce, ma poteva variare. C'erano Globi più grandi, altri più piccoli. Globi più luminosi, altri quasi spenti. Ogni Globo era diverso dall'altro. I Globi si trovano intrappolati all'interno del corpo degli incubi. Anche qui, in base alla dimensione del l'incubo, il Globo poteva essere grande o piccolo. Alcuni incubi potevano contenere anche più globi. Una volta Garion aveva sconfitto un incubo e aveva ottenuto addirittura tre piccoli Globi. I Globi fornivano luce, luce che permetteva di sconfiggere altri Incubi e quindi ottenere altri Globi. Questo è il compito di Garion. Combattere incubi per mantenere il giorno. Era un processo ciclico, che sarebbe durato in eterno. Perché gli Incubi si rigeneravano. E ogni volta erano sempre più forti. Ma Garion non aveva paura. Non aveva mai visto nessuno morire, non sapeva dell'esistenza della morte. Non sapeva che dopo un certo limite sarebbe finita. Sapeva solo che doveva farlo. Punto e basta. Era il suo incarico. Quello per cui era stato creato. Lui era Il Guerriero dei Sogni.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 06, 2016 ⏰

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