-Che ci fai qui!?- urlo quasi ma subito abbasso il tono di voce per non farmi sentire dai miei.
-Sono venuto a vedere come stavi, Hayden mi ha detto che non potevi venire perché non stavi bene ma a me sembra che tu stia ... Non posso dire in forma ma non mi pare che tu stia così male.- commenta sorridendo beffardo come al solito.
-Invece, non mi sento molto bene, quindi vattene!- affretto subito a dire. Sto sul punto di chiudergli la porta in faccia quando spunta proprio mia madre dietro di me.
-Ciao, tu sei un amico di Kenly?- chiede dolcemente.
-Sì, piacere sono Colton.- si presenta lui educatamente.
-Felice di conoscerti, accomodati.- lo ospita educatamente mamma e quando lui entra dandoci le spalle, io la fulmino con lo sguardo, lei mi vede ma m'ignora e guida Colton al salotto. Lo fa accomodare sul divano e io prevedo guai.
-Come mai sei qui?- domanda lei.
-Kenly ci ha avvisati che stasera non sarebbe venuta a mangiare una pizza con tutta la classe perché si sentiva poco bene, a me dispiaceva per lei e così sono venuto a trovarla.- spiega lui educatamente.
Sono nei guai! Se mia madre smentisce tutto, io farò la figura della vigliacca con Colton e dell'asociale con tutta la classe.
-In effetti, oggi Kenly ha avuto i decimi di febbre, ma ora le è passata quindi potrà venire.-
-Bene, ne sono felice.-
Non ci posso credere, mia madre mi ha salvata e allo stesso tempo condannata. Ora mi tocca andare.
-Ti dispiace accompagnare tu Kenly? Io non posso, ho dei panni da lavare per non parlare delle pulizie e della cena. Ti assicuro che Lei si preparerà subito.- dice subito mia madre con il suo solito sorriso splendente.
Grandioso! Oltre che a dover aver a che fare con loro e con tutta quella classe di imbecilli, dovrò andarci con un aspetto orribile.
-Va bene.- risponde semplicemente Colton.
-Kenly vai a prepararti e fai in fretta.- mi ordina gentilmente mia madre ma la sua voce è ferma.
Faccio un sorriso forzato per poi rispondere con un :- Ok.- e andare di sopra a vestirmi.
Metto una felpa grigia con un disegno in bianco e nero, dei jeans, le mie solite scarpe nere e vado nel bagno a lavarmi i denti. Poi mi pettino i capelli e devo ammettere che, tutto sommato, non sono così orribile come pensavo.
Scendo di sotto e vedo Colton mangiare i miei cookies che prima non ho potuto prendere per via sua.
E ora li mangia pure!
Si voltano verso di me ed entrambi fanno una faccia un po' delusa ma non dicono niente.
Che vi aspettavate? Che mi mettessi una gonna o che mi truccassi? Scordatevelo.
-Sono pronta.- dico svogliatamente.
-Bene, allora andiamo signora Steal. Buona serata.- saluta Colton.
-Grazie e anche a voi.- ricambia mia madre e io e Colton usciamo di casa accompagnati da mia madre.
Mi porta verso la sua macchina, credo che sia un Audi ma io non me ne intendo di queste cose.
-Tua madre è molto simpatica ed è anche una bella donna, si vede che gli occhi li hai presi da lei.- dice aprendomi lo sportello del passeggero.
-Un complimenti, questa si che è nuova.- rispondo per poi accomodarmi.
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Kenly: e se non fosse odio?
Roman pour AdolescentsE se non fosse odio? Ma non è detto che sia amore. I drammi e i pensieri di Kenly, una ragazza alle prese con una nuova vita e con un ragazzo tanto fastidioso quanto ambiguo, una famiglia esuberante, forse anche troppo, e un cugino protettivo e im...