Mi svegliai con un mal di testa fortissimo, avevo pianto tutta la notte ripensando a tutto ciò che mi avevano fatto. Presi il telefono con la speranza di vedere o un messaggio o una chiamata di Tristan ma invece c'erano dieci messaggi non letti di Lauren che mi chiedeva che fine avessi fatto e altre tante telefonate sempre da parte sua. Cosa mi aspettavo? Ero stato io ad allontanarlo. Decisi di mandare un messaggio a Lauren dicendole che non stavo tanto bene e che probabilmente non sarei andato a scuola. Posai il telefono, andai in bagno e mi feci una doccia. Tutti i tagli che avevo sulle braccia mi ricordarono come avevo iniziato.
Flashback
"Bradley" Mi chiamò mia sorella Nathalie dal piano di sotto, io essendo un bambino di soli dieci anni scesi le scale e andai da mia sorella chiedendole "Nathalie, hai notizie della mamma?" Lei mi guardò male e mi urlò in faccia "Ragazzino, mamma non tornerà più come anche papà, sono morti in quell'incedente, smettila di chiedermelo, non torneranno mai più" E come ormai succedeva da un anno ogni volta che chiedevo di mia madre o mio padre, mia sorella mi picchiava finché non mi sentiva urlarle di smetterla.
Erano passati quattro anni, mia sorella era morta, l'aveva uccisa un gruppo di ragazzi che dopo essersi approfittati di lei l'avevano
uccisa. Ero da solo i miei genitori erano morti quando avevo nove anni e mia sorella quando ne avevo tredici. Tutti mi odiavano, non avevo amici, tutti mi prendevano in giro senza motivo. Mi trovavo in bagno e presi una lametta, feci un taglio sul braccio destro, usci il sangue e mi sentii gia meglio così ne feci un'altro "Per mamma" pensavo, passai al braccio sinistro e ne feci uno "Per papà" e un ultimo "Per Nathalie". Entrai nella doccia e sciaquai il sangue che colava dalle mie braccia.
Un anno, era un anno da quando avevo iniziato a tagliarmi. Mi sentivo diverso, stavo meglio.
"Scusa, posso sedermi?" Fu una voce a risvegliarmi dai miei pensieri, mi girai e vidi un ragazzo di un anno più grande, con gli occhi azzurri i capelli biondi. "Si certo" Mi rigirai verso il finestrino e continuai a pensare alla mia vita. Arrivai a scuola e come sempre i ragazzi iniziarono a deridermi, feci finta di niente quando sentii dei ragazzi "Più forte, picchialo" Mi girai e vidi lo stesso ragazzo dell autobus per terra con il naso e labbro sanguinate e Jack che lo stava prendendo a calci. Quando Jack e la sua banda di bulli se ne andarono mi avvicinai al ragazzo e lo aiutai, accompagnandolo in bagno. Quando si ripulì il sangue gli dissi "Cosa è successo?" Lui si girò e mi disse "Niente, sono entrato a scuola e quello ha iniziato a picchiarmi senza un motivo, comunque grazie" Gli sorrisi "Figurati, comunque sono Bradley" Lui sorrise e mi disse "Tristan". Da quel giorno non ero più solo, avevo Tristan ma continuavo lo stesso a tagliarmi.
Ero chiuso nel bagno della scuola con la lametta in mano pronto a fare l'ennesimo taglio quando sentii qualcuno "Brad, che cosa stai facendo?" Alzai lo sguardo e vidi Tristan, si avvicinò e mi tolse la almetta di mano dopo che la buttò mi disse "Non starai mai meglio se continui, ti stai facendo del male da solo" Io iniziai a piangere e lui mi abbracciò, quando vide che mi ero calmato mi chiese "Come hai iniziato?" Io mi schiarii la voce e gli dissi "Dopo che ho perso mia sorella". Siccome mi fidavo di lui gli raccontai la mia storia, lui capì e mi disse "Ora hai me, non sei più da solo, ti aiuterò a
smettere" Io lo ringraziai e lo abbracciai.
Era passato un anno e avevo smesso solo grazie a Tristan, senza di lui probabilmente ora starei dentro a un centro di riabilitazione. Non mi aveva mai abbandonato e io ovviamente non abbandonerei mai lui.Fine Flashback
Un anno fa avevo detto che non lo avrei mai abbandonato ma invece lo avevo fatto, Tristan era il mio unico amico e ora senza di lui ero
tornato il ragazzo fragile che ero due anni fa. "Per Tristan" Dopo quel taglio, il più profondo, persi i sensi nella vasca "Stavo morendo e nessuno mi avrebbe salvato"Tristan POV
Avevo passato tutto il pomeriggio di ieri a piangere, perché mi aveva detto quelle cose? Io lo volevo solo allontanare da quel ragazzo, sapevo cosa significava avvicinarsi a Connor Ball, lo sapevo perché una persona importantissima per me si era avvicinato a lui e non era più tornato da me. Lui aveva preferito Ball a me. Era per quel motivo che avevo aiutato Brad a smettere di tagliarsi perché ci ero passato anch'io ma non avevo nessuno accanto a me che mi dicesse di smettere, io ho smesso solo perché ho incontrato Brad. Ho smesso da quando lui mi aiutò quando quel ragazzo mi aveva picchiato. Ma quando mi tornava in mente il ricordo di lui cedevo iniziavo a piangere senza fine ma non andavo oltre. Il suo ricordo faceva male, mi spezzava il cuore anche solo ricordare il suo volto, la sua voce, la sua risata, i suoi occhi. Ma dovevo andare avanti perché non ero più solo, avevo Bradley.
Invece ora non avevo più neanche Bradley ero di nuovo solo così invece di prepararmi per andare a scuola mi preparai e andai nel posto dove avevo incontrato il ragazzo che mi aveva rubato il cuore a solo quattordici anni, il ragazzo che mi aveva fatto sentire unico, dove avevo incontrato James Daniel McVey.
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Dangerous || Bronnor
Teen FictionE' sempre li, che mi guarda. I suoi capelli ricci e castani, i suoi occhi marroni da cerbiatto. E' così tenero, ma non posso avvicinarlo a me, perché sono un ragazzo pericoloso. E' sempre lì con quella siringa in mano pronto a inniettarsi un'altra d...