CAPITOLO 1

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Quella mattina la sveglia suonò alle 3:30. Mi ero totalmente scordata che oggi sarei dovuta partire. Controvoglia e con ancora il viso assonnato mi alzai dal letto e andai a fare colazione. Questo era il pasto che più odiavo della giornata. Non aveva senso dover mangiare biscotti super dolci accompagnati con del latte. Ma forse erano solo le mie strambe convinzioni. Successivamente feci una doccia e mi vestii con dei semplici jeans e una felpa. Non mi piaceva essere troppo appariscente. Mi pettinai i capelli e andai a salutare mia mamma che stava ancora dormendo. Mio 'padre invece era al lavoro e lo avevo salutato la mattina precedente,l'ultima volta che lo avevo visto. Ad aspettarmi fuori dalla porta c'era uno di quei taxi che i turisti tanto amano,ma in fondo non hanno nulla di speciale. Mi feci accompagnare all'aeroporto e dovetti insistere molto per non farmi portare la mia unica valigia da un cordiale signore che aveva proprio quel compito. Prima di imbarcarmi nell'aereo,feci un gran respiro. Sarebbe stata la mia esperienza,la mia occasione di farmi valere e non l'avrei sprecata.  Durante il viaggio lessi uno dei miei amatissimi libri che avevo portato con me dentro allo zaino(non indossavo borse,le ritenevo troppo femminili) e ascoltai della musica con le immancabili cuffiette. Il tempo trascorse velocemente anche se mi sentivo un po' osservata dato che il mio vicino imprecava ad ogni mio movimento. Arrivata a destinazione mandai un rapido messaggio a mia madre e dopo aver recuperato la mia valigia(il resto della roba mi sarebbe arrivata per spedizione) notai un uomo sulla mezza età tenere in mano un cartello con il mio cognome scritto sopra. Mi avvicinai e notai che aveva degli occhi stupendi azzurri intenso. Erano la prima cosa che notavo di una persona. Credo siano lo specchio dell'anima. Mi accompagnò in un grande edificio in stile antico e rimasi colpita nel vedere la grande quantità di gente che lo frequentava. Appena mi diedero le chiavi della mia nuova stanza,mi fiondai alla sua ricerca. Era la 188G. Fortunatamente non avrei avuto compagni. Poco dopo bussò qualcuno alla porta. Chiesi con il tono più gentile che mi uscii chi fosse e appena aprii mi ritrovai davanti una donna vestita molto elegantemente seguita da un ragazzo.

*Ciao! Tu devi essere Allyson Trompson! Io sono Daisy. Lui si chiama Zack e oggi ti sarà molto utile perché potrà accompagnarti a fare un giro al campus. Avete il permesso di saltare le lezione,ma non ci prendete l'abitudine. Il mio compito è quello di assicurarmi che vada tutto bene,quindi se hai bisogno,puoi chiedere a me. A presto*

Il ragazzo mi porse la mano in modo educato e io gliela strinsi. Era carino. Aveva i capelli castani a formare una leggera cresta e gli occhi verdi come il prato. Esprimevano gioia,ma c'era anche qualcos'altro,qualcosa che non riuscivo a decifrare.

*Piacere! Allora sei pronta per visitare questo grandissimo edificio?*

*Si,certo.*

C'erano una marea di aule,una piscina,un bar,e tantissimi dormitori. Alla fine del tour era già ora di pranzo e ci recammo alla mensa. Mentre ero in fila,sentii un caldo improvviso sul fianco destro. Guardai in basso e mi resi conto che una ragazza aveva appena sporcato tutta la mia felpa con del pomodoro.

*Scusa,scusa,non volevo. Perdonami*

*Emh....non ti preoccupare*

*Ti accompagno in camera e ti aiuto a vesti....aspetta,ma tu sei la ragazza nuova di cui tutti parlano*

Perfetto,pensai,tutti parlano di me. E pensare che credevo di poter stare finalmente in pace,senza prese in giro e cose varie.

*Io mi chiamo Emily e tu Ally,giusto?  Mi dispiace tantissimo. Io....io...oh...ti prometto che mi farò perdonare.*

Trattenni a stento un sorriso.  Era così gentile e cordiale. Appena Zack se ne accorse,mi corse incontro e dovetti ripetergli più volte che non era nulla di grave. Era strano ricevere attenzioni da persone che a malapena conoscevo. Dopo qualche secondo mi abbracciarono entrambi. A primo impatto ne rimasi molto colpita e il mio corpo si irrigidì. Ricevevo molto raramente manifestazioni di affetto simili a queste. Le avevo sempre desiderate e ora mi sentivo perfetta. Strinsi i loro corpi:quello della ragazza esile e fino,quello del ragazzo muscoloso e slanciato.
Evidentemente ero diventata rossa,infatti quando ci staccammo,mi chiesero se stavo bene.
In realtà,stavo benissimo come non era mai successo. Mi sentivo voluta bene,ma con il tempo avevo imparato a non fidarmi troppo delle persone. Non ci sarei cascata un'altra volta.

Allooooora!!! Ecco il primo capitolo🦄! Che ne pensate? Grazie a tutti per le visualizzazioni. Per me è un piccolo traguardo! Buona epifania,buon anno e buon inizio scuola. A prestissimo.


 

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