Scrivendo qui,sulle note del mio cellulare,mi rendo conto,man mano che scrivo,di quanto io non sia nulla,non è come non essere nulla per nessuno,a quello ci sono abituato;Non ho mai trovato nessuna persona che ricambiasse il mio amore,marcio,innocente e forse troppo sciatto.Non ho mai colto occasioni vere nella mia vita,nessuna di quelle importanti,ho sempre preso abbagli,ho preso calci e pugni da un' esistenza lurida coronata di infamia,sciocchezze e spine arrugginite.Ho realizzato di non essere nessuno per me stesso,di non avere nemmeno la cortesia di sputare su uno specchio per evitare di sprecare saliva.Penso a tutte le persone che scrivono sul loro cellulare,lavori che magari sono meglio dei miei,penso a quanti di loro non saranno mai scrittori,e poi penso a me,ora penso a me come uno dei tanti che scrivono sul loro cellulare,e penso al fatto che non sarò mai scrittore,penso a quanto i miei pensieri e i miei appunti resteranno solo parti malvagi della mia mente e a quanto io non riuscirò mai a vivere dell'unica cosa di cui son capace:lamentarmi,lamentarmi e teorizzare,e ora,pensare ad una lama come alla mia seducente uscita di scena (come se mai ci fosse stata un'entrata)non sembra più così sciocca e immatura come idea da parte mia.
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Pensieri
Historia CortaÈ solo un viaggio nella mente di un ragazzo mentalmente labile e disorientato.Filosofia,malinconia e pensieri giovanili sono il fulcro di questa raccolta di brevi pensieri.