15-Và Via

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Quando uscimmo da quel bar ognuno prese la sua strada.
Mi avviai pian piano all'agenzia pensando ancora alla scena che avevo visto, di certo avrei scoperto la verità e la sua versione dei fatti.

Ero davvero sovrappensiero e così andai a scontrare con qualcuno

"Oh mi scusi" Dissi facendo un piccolo inchino.

Alzai lo sguardo, di sicuro doveva essere un ragazzo visto il petto muscoloso con cui andai a sbattere.

"Hei Ami!! Cosa ci fai qui?" Chiese il ragazzo sorpreso di vedermi.

Daniel?! Era Daniel. Cosa ci faceva lì? Non era solo, con lui c'erano alcuni segretari della JYP che lo accompagnavano con alcune scartoffie tra le mani.

"C-cosa ci fai qui?" Chiesi preoccupata.

Davvero non volevo lui scoprisse chi fossi realmente, per una volta che volevo sentirmi "normale", per una volta che pensavo avrei potuto trovare un vero amico la mia solita fortuna non me lo avrebbe permesso, per non parlare del fatto che gli avessi mentito sulla mia identità.

"Da oggi lavoro qui, come modello" Disse sorridendo felicemente

"Ah congratulazioni! Scusa ma ora devo scappare" Dissi correndo via.

Sapevo che non sarei potuta scappare in eterno, ma per ora era la cosa migliore da fare.

Ora dovevo trovare Jackson.

Cercai per tutta la JYP e finalmente lo trovai in sala registrazione con JB. Quello era il luogo in cui lui faceva rap e si impegnava tanto anche a scrivere. Per via del suo Coreano non cantava spesso suoi rap nelle canzoni dei GOT7, ma si impegnava ugualmente tanto con l'obbiettivo di diventare sempre migliore. E in quel luogo quando era solo a volte cantava.  Che fosse in Cinese, in Inglese o in Coreano, cercava di impegnarsi anche come cantante. Amavo quando cantava, anche se non era perfettamente intonato la sua passione e tutte le emozioni riuscivano a colpirti e a trasmetterti tutto il significato della canzone. 
Io lo sapevo perché lo avevo tanto osservato, anche se per lui era un segreto. E anche per questo io lo ammiravo, lui mi insegnava tanto e mi dava continuamente forza.

"Hei, come state? Non vorrei disturbarvi ma...." Dissi mentre il battito del mio cuore accellerava.

"Ok, io vado. Jackson ci vediamo a casa." Disse JB alzandosi e andando via. Aveva sicuramente capito la situazione dopotutto lui era così, molto perspicace ed anche saggio.

Adesso eravamo soli e io avevo paura. Si, questo è sempre stato un mio difetto, dire tutto ciò che pensavo. Avevo sempre paura di dire la cosa sbagliata, di ferire qualcuno o di ricevere un rifiuto.
Ed anche per questo ammiravo Jackson, lui era sempre spontaneo e non aveva paura di dire la sua.

Per molti aspetti io e Jackson eravamo tanto simili, ci piacevano le stesse cose, avevamo gli stessi interessi,  ma dall'altro lato lui mi completava, era ciò che io avrei voluto essere, ciò che mi mancava, ciò di cui avevo bisogno.

Mi sedetti accanto a lui senza il coraggio di guardarlo negli occhi o di dire una parola.

"Che c'è, qualcosa non và? " Disse prendendomi le mani.

"Tu, sai leggere nella mente?!" Chiesi sbalordita.

"Ahahah no, certo che no. È solo che i tuoi occhi non sono felici."

"Non pensavo fossi così perspicace ahah...comunque sì, oggi ho visto qualcosa che, che mi ha reso un pò triste." Dissi facendo un bel respiro "Oggi ho visto te e Youngji in quel locale..."

"Si, stavamo registrando Roommate" Rispose subito

"Tutto qui?"

"Si, tutto qui perché?" Chiese non capendo.

Feci un altro bel respiro e continuai "Quindi per te non è niente di strano? Non capisci, davvero? Almeno avresti dovuto dirmelo..." Ormai ero sul punto di scoppiare di rabbia ma per una volta cercai di tenere a bada la mia impulsività.

"Non capisco questa tua reazione...ho fatto forse qualcosa di tanto sbagliato?" Chiese lui un pò stupito.

"Vai ad una specie di appuntamento con una ragazza che in passato mi ha fatto del male, l'hai portata al nostro locale, l'hai imboccata, sembravate due....e poi eri così felice.....capisco che era per un programma, ma sai come mi sono sentita vedendovi? Hai pensato ad io come avrei potuto reagire? Oppure per te non ha importanza?
Dissi lasciando le sue mani, ormai fuori di me, volevo urlare, volevo piangere.

"Davvero non sò che dire, non pensavo avresti reagito così pensavo avresti capito." Disse come se per lui fosse tutto normale.

"Ed io pensavo tu avessi più considerazione di me, pensavo tu mi avessi capito.....capisco, quindi per te è tutto normale, un comportamento normale." Dissi per poi uscire da quella sala distrutta. Non mi sarei mai aspettata questa sua reazione, ma non me ne pentivo, ero riuscita a dirgli le mie preoccupazioni, il mio pensiero, ma lui non mi aveva capita e questo mi rendeva triste.

Quella sera sarebbe andata in onda la puntata, ma non avevo voglia di guardarla al dormitorio con le ragazze, probabilmente avrei pianto o avrei distrutto qualcosa, così decisi di andare in una delle salette della JYP.  Era sera e nessuno mi avrebbe trovata

Io, la tv e nient'altro, forse sarebbe stato doloroso guardarla, ma ero fatta così, volevo sempre andare in fondo alle cose anche se mi avrebbero fatto del male. Eravamo io ed il dolore in quella buia stanza solitaria nella quale solo le risate di Jackson provenienti da quella tv echeggiavano.
Rimasi seduta lì con la testa tra le ginocchia e provai un senso di svuotamento in un pianto liberatorio silenzioso.

"Ah scusate non pensavo ci fosse qualc...."

Disse una voce maschile chiudendo la porta alle sue spalle e avvicinandosi lentamente a me.
Era proprio il momento meno adatto, probabilmente avevo gli occhi rossi e tutto il trucco sciolto, ah che figura che avrei fatto!

Si avvicinò e sentii che si sedette sul pavimento proprio accanto a me ed inaspettatamente sentii delle braccia avvolgersi intorno al mio corpo raggomitolato. Braccia calde e avvolgenti, mi ricordavano vagamente quelle di Jackson, avrei tanto voluto fosse lui, ma lo conoscevo troppo bene, conoscevo ogni suo minimo particolare, il suo profumo e quello non era lui.

Alzai la testa, ormai non mi importava fossi un mostro, ormai non mi interessava. Ora dovevo solo liberarmi di lui, Daniel, davvero non avevo voglia di consolazione o di un amico in quel momento.

"Scusa, ma forse non sono nella mia forma migliore....anzi credo che sia meglio tu vada, non ho bisogno di te." Dissi freddamente.

Ma Daniel non lasciava la presa, continuava ad avvolgermi in quell'abbraccio.

"Non ho bisogno di fare pena a nessuno, non ho bisogno di nessuno e di certo non ho bisogno di te." Continuai io.

"Continua." Disse lui con voce tranqilla.

"Ora basta....va via è meglio per entrambi. Io non voglio essere tua amica. Vuoi sapere la verità? Io sono un idol, mi chiamo Ami e sono occupata, quindi..." Dissi rivelando tutto, volevo solo mi vedesse come un mostro per poi non considerarmi mai più.

"Quel ragazzo della tv è il tuo fidanzato? È lui che ti ha fatto piangere?" Disse come se non fosse sorpreso delle mie parole.

"Si, si lui è il mio ragazzo, ma non mi ha fatto niente, è che io sono una stupuda. E ora scusa ma devo andare" Dissi asciugandomi le lacrime a lasciandolo lì.

Mi favevo quasi schifo, mi ero comportata malissimo, ma come avrei potuto fare? Diciamo che non ero mai stata brava nei rapporti con le persone non avendo avuto amici.
Forse avevo esagerato anche con Jackson, mi sarei dovuta scusare al più presto con lui.

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Ho dimenticato di scrivere questo commento finale o.o sorry
Ringrazio chi stà pazientemente dopportando questa storia.
Nel prossimo bho xD
Ricordate la stellina please
Grazie ~

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