Dovevo ammetterlo, il tempo che ho passato in quel bar con quei due fu piacevole. In quel bar Jackson e Daniel ridevano e scherzavano ricordando il passato. Tutti quegli aneddoti su quando entrambi erano atleti, sulle loro avventure in giro per il mondo, mi facevano capire che io non conoscevo ancora niente di lui. Jackson era un ragazzo così estroverso, con me era davvero dolce, ma perché non si apriva,non si esponeva con me?
Fatto stà che ora quando Daniel e Jackson si incontravano anche per caso nei corridoi, lui lo guardava con diffidenza.
"Hei jackson che succede? "
"Ami stai alla larga da lui"
"Ma come?"
"Non mi fido, ascoltami ok?"
"Mh" di certo quella richiesta era strana, con me era stato gentile, quindi non vedevo il motivo di stargli lontano tutt'un tratto.
"AMI, AMI" Sentimmo urlare
Era uno dei manager che correva affannato per tutte le scale.
"Ami, un incarico urgente! Seguimi"
"Si, ma cosa?!"
"Manca una modella, tutto lo staff è già al piano di sotto, solo tu puoi..."
"Ma io non so.."
"Ordini dall'alto non puoi rifiutarti"
Mi prese per mano e mi tirò per tutte le scale senza che io capissi. Entrammo nel set che era stato preparato e tutti si girarono a guardarmi, fotografi, stiliste, truccatori.
Tutti che mi tiravano e mi vestivano, facevano commenti e andavano di corsa.
"Su vai sul set, devi solo fare degli scatti, per questi vestiti, ok?! Su corri" disse una ragazza mai vista
Obbedii e andai dove indicato. Il set era colorato, c'era qualche scatola colorata, niente più e qualcuno che stava aspettando seduto su una di quelle.
"Ah, Ami, finalmente sei arrivata"
"Daniel...tu, farai...gli scatti insieme a me...vero? "
"Si" disse sorridendomi.
Ecco proprio quello che volevo evitare. Me lo sentivo, che qualcosa sarebbe successo.
Iniziammo a fare gli scatti, semplici scatti. Facevo finta di trovarmi a mio agio e interagire con lui. Ma man mano che si avvicinava a me ero sempre più tesa e facevo sempre più fatica ad essere naturale.
"Oh guarda, c'è anche il tuo ragazzo " Mi sussurrò Daniel ad un orecchio provocandomi un brivido strano.
Mi girai e cercai nel suo e tra i flash la sua sagoma. Era lì che cercava di vedere noi, il nostro lavoro, a braccia conserte.
E lo percepivo chiaramente, Daniel lo stava sfidando. Si avvicinava e mi toccava i capelli, il suo sguardo era carismatico e il suo sorriso bianco a 32 denti.
Ma non provavo nulla, anzi, lo odiavo per quello che stava facendo, era viscido come un serpente. Ed io non potevo fare nulla, solo assecondarlo.
"Ok ragazzi due minuti di pausa"
"Mi scusi ma ho un altro impegno, devo proprio andare adesso, tanto gli scatti fatti sono buoni, no?"
Non diedi al fotografo nemmeno il tempo di rispondermi che iniziai a camminare velocemente via, tirando via con me Jackson.
"Non mi tirare Ami, ferma!" Disse strattonandomi. Era troppo piú forte di me , così mi bloccò "Che fai non gli dici niente? "
"Bhè se la signorina non parla significa che ha gradito"
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My Song
RandomDal mio arrivo in Corea, alla lotta per il mio sogno fino alla scoperta dell'amore. Un amore che sarà diviso da tante difficoltà. Quando credevo aver trovato la mia felicità ecco che essa si rivela per quello che è in realtà, una realtà che provoca...