"Ho sempre custodito i ricordi dalla mia infanzia nel mio cuore come se fossero la cosa più preziosa che possiedo.
Ho ben impresso nella mente ogni singolo istante. Sono così chiari che mi sembra di guardare un film.
Ricordo perfettamente ogni cosa, persino la posizione dell'arredamento di quella casa.
L'unica cosa esattamente uguale a tanti anni fa è il pianoforte.
È sempre nella sala da ballo vicino alla finestra che dà sul cortile. Accanto alla finestra c'è un glicine viola. Ricordo quando l'avevamo piantato e da allora è cresciuto parecchio: ora copre leggermente la finestra, come voleva Austria, in modo da poter suonare senza che il sole gli vada negli occhi ma entri comunque abbastanza luce per poter vedere lo spartito.
Ho sempre adorato quel pianoforte nero, così lucido che ci si poteva specchiare. Mi piace soprattutto il suo suono perche' è sempre perfettamente accordato, ovviamente grazie ad Austria. Da piccolo, passavo delle ore a sentirlo suonare: mentre lavavo le finestre o davo la cera al pavimento della sala da ballo, ma riuscivo a sentirlo anche quando rastrellavo le foglie in cortile.
Ungheria era ancora più affascinata di me da quella musica...o semplicemente da Austria. Lei è sempre stata innamorata di Austria, chissà se ora sono felici insieme...
Le giornate trascorrevano normalmente: io e Ungheria pulivamo, Austria suonava, ogni tanto veniva Prussia e litigava con Austria.
Poi è arrivato lui, Sacro Romano Impero.
Era sempre timido con me.
Delle volte mi portava dei fiori poi correva via.
Ogni volta che prendevo una pausa giocavamo insieme. Era sempre così gentile e premuroso con me.
Ero davvero innamorato di lui.
Lui invece amava la ragazza che credeva io fossi.
Continuavo a rimandare il momento in cui gli avrei detto la verità perche' avevo paura di perderlo ma, come sempre, quando trovi il coraggio per dire la verità capisci che è troppo tardi. Infatti, stava per partire per una guerra e non avrei mai potuto dirglielo in un momento simile.
Prima di partire mi ha baciato e mi ha chiesto di venire con lui. Anche se questa proposta mi ha riempito il cuore di gioia, non ho accettato perché sapevo di non poter rimanere al suo fianco continuando a mentirgli.
Ci siamo scambiati una promessa: lui sarebbe tornato ed io sarei rimasto lì ad aspettarlo per accoglierlo al suo ritorno. Nessuno dei due la mantenne.
Lui non è mai tornato ed io me ne sono andato formando un unico regno con mio fratello: l'Italia.
Ripensando al passato mi vengono i sensi di colpa. Penso spesso a lui e mi chiedo se sia tornato, se si sia arrabbiato perche' non sono rimasto ad aspettarlo, ma soprattutto mi tormenta il fatto di non sapere se sia ancora vivo. Darei di tutto per rivederlo.
Ma ora è tempo di dimenticare il passato e concentrarmi sul presente perche' ora ho incontrato Germania."
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Promise
Fiksi PenggemarQuesta è la prima storia che ho scritto. Probabilmente è banale, ma spero vi piaccia comunque. :3 Grazie per le 2k letture. *^*