Non ho ascoltato praticamente nulla della riunione. Pensavo solo a Germania.
«Veneziano! Veneziano!» Romano mi stava chiamando sottovoce mentre mi tirava calci sotto il tavolo per attirare la mia attenzione.
«Veneziano cazzo cagami!»
«Si, scusa...»
«Sei strano. Stai bene?»
«Si, certo. Mi fa piacere che ti preoccupi per me~»
«Zitto dannazione! Io non mi preoccupo per te! È solo che non voglio rispiegarti tutto dopo.»
Non ho comunque ascoltato.
Guardavo fisso verso Germania e abbassavo velocemente lo sguardo quando si girava. Avrei solo voluto sapere a cosa stesse pensando. Alla riunione, di sicuro. Ma volevo sapere cosa pensava su di me. Volevo sapere se era felice di rivedermi. Non dico così tanto come quanto lo ero io, ma almeno un po'.
"Fa che non mi odi. Non potrei mai sopportare di vedere quei suoi meravigliosi occhi azzurri guardarmi con odio. Tutto ma questo no!" era il mio unico pensiero.«Bene, allora ci rivedremo qui tra una settimana per decidere gli ultimi dettagli. Potete andare.» e con questo Austria concluse la riunione.
Stavano uscendo tutti dalla sala ma io rimanevo seduto a guardare per terra.
«Andiamo, Veneziano.» Romano ha preso la giacca che aveva appoggiato sullo schienale della sedia e si è diretto verso l'uscita.
Ho annuito e l'ho seguito fino alla macchina.
Mi sono seduto sul sedile affianco al guidatore. Ha guidato Romano, come all'andata.
Le prime 2 ore di viaggio sono state silenziose poi mio fratello ha deciso di rompere il ghiaccio:
«Senti, Veneziano...ma cos'hai oggi?»
«Cosa?»
«Ma non lo so, dovresti dirmelo tu. ...è che normalmente saresti stato felice di rivedere gli altri Paesi. Guarda che l'ho capito che c'è qualcosa che non va con quel bastardo mangia patate»
Ho chiuso gli occhi e ho fatto un respiro profondo. Romano aveva capito tutto, come sempre. Del resto, non era la prima volta che mi capiva senza che io gli dicessi nulla, è pur sempre mio fratello. E anche se sostiene il contrario, so che mi vuole bene e si preoccupa per me. Non è bravo con le parole, per questo non me lo dice, ma io lo so e mi basta. Anche se, certe volte, avrei davvero bisogno che me lo dicesse e che mi abbracciasse, ma non lo farà mai: è il suo carattere.
«Non mi piace che ti lasci deprimere così da lui», ha aggiunto.
«M-ma lui non ha fatto niente!»
«Allora perché stai così?»
«...non lo so...»
Romano aveva ragione. Infondo Germania non aveva detto niente. Ma a pensare di non sapere se lui mi odiasse mi rattristava troppo, non potevo farne a meno.
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Promise
FanfictionQuesta è la prima storia che ho scritto. Probabilmente è banale, ma spero vi piaccia comunque. :3 Grazie per le 2k letture. *^*