Capitolo 1

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Era una giornata come tutte le altre ad Hong kong , una ragazza di 21 anni di nome Songlian Li sta aiutando il padre e la madre adottivi nell'attività di famiglia. C'era sempre molto da fare e non si stava mai con le mani in mano. La famiglia di Songlian era molto benestante grazie al ristorante che mantenevano e lei dopo aver lavorato poteva permettersi di andare al Central district col suo migliore amico a prendere un thè e fare una tranquilla passeggiata nei giardini in fiore. Il suo migliore amico si chiamava Gao ed era una persona molto simpatica, credeva che Songlian fosse la sua roccia, gli dava coraggio e gli trasmetteva perenne felicità.

Almeno così fu, finché casa Li non ricevette una telefonata...

Driiiinn driiinn driiin

"Si pronto casa Li, sono la governante Tsatsuoia, la posso aiutare?"

"Parla la polizia della contea di Hong Kong, mi dispiace informarle che la Signora ed il Signor Li sono caduti vittime di una sparatoria all'interno del ristorante, condoglianze"

Tsatsuoia richiuse il telefono e si mise a piangere perché sapeva a cosa stava andando incontro la giovane Songlian. Ripensò a quando era giovane lei. Viveva in un piccolo paese di nome Shenzen; i suoi genitori lavoravano nelle risaie e lei quando poteva gli dava una mano. All'età di nove anni fu costretta a lasciare casa poiché il suo popolo era stato colpito da una grande carestia e fu costretta a trasferirsi ad Hk.

Verso le sette di sera tornò a casa Songlian. Non trovando i suoi genitori andò al piano di sopra a farsi una doccia calda e poi si mise un elegante cheongsam rosso per il compleanno di Gao.

"Tsatsuoia se mamma e papá tornano tardi ricordagli che sono alla festa di Gao vicino Victoria Peak, prenderò la carrozza per tornare"

"Songlian aspetta ti devo parlare, ti prego di metterti a sedere"

"Che cosa succede?..."

Una triste notizia mi è giunta. I tuoi genitori sono caduti vittima di una sparatoria.

Songlian sbiancò e rimase immobile davanti alla grande scalinata. La borsetta gli cadde a terra e  rimase lì con lo sguardo vuoto senza dire una parola. Non era una di quelle famiglie felici, anzi, sua madre era una persona malinconica e la famiglia era sempre in combutto con i parenti e lei ne risentiva tanto ma non dava a vedere nulla.

Il giorno dopo indossò un vestito bianco come si usava nella cultura cinese e si diresse al funerale. Nella sua mente risuonavano le parole del sacerdote, parenti e amici. Lei aveva imparato a conoscere le persone e sapeva che quelle parole erano spese al vento.

La concubinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora