Capitolo 4 - Le due mogli

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Finalmente arrivarono al palazzo del Signor Feng.

La casa era molto grande e di fronte vi era un bellissimo giardino con molti alberi di glicine e al centro un pozzo di mattoni rossi. 

"Vieni con me ti voglio mostrare una cosa" disse il signore Feng

Arrivarono in una grande stanza con un lungo tavolo bianco e sedie bianche e alle pareti erano disegnate delle persone, di sicuro antenati della famiglia

"Ecco, queste sono le due mie mogli, La prima signora si chiama Yuru e la seconda signora si chiama Meishan, sono sicuro diverrete grandi amiche"

"Allora, mi hanno detto che vieni da Hong Kong" disse Meishan ridendo

Era una donna bellissima, ma veramente bella. Lei in verità non era cinese, o almeno non si era mai sentita.

Nata a Londra da madre e padre cinesi, aveva studiato e si era diplomata lì. All'età di 21 anni aveva finalmente coronato il suo grande sogno, diventare una cantante. Si esibiva in tutta l'europa con la sua bellissima voce; dalla Francia all'Italia, Spagna, Portogallo etc.

Una sera, dopo essersi esibita in uno dei più bei teatri di Londra, conobbe un uomo cinese e se ne innamorò. La convinse a firmare delle carte mascherandone  il vero obiettivo. Aveva venduto Meishan ad una ricca casa a Pechino(appunto i Feng) e l'uomo ne ricavò fior e fior di soldi. Così prese il traghetto a Southampton e la sua amata Europa non la rivide più.

Perché? come era potuto succedere tutto ciò? Lei sofriva ogni giorno, ogni volta che Feng la andava trovare in camera e la scopava per sfogare la rabbia giornaliera. Era rimasta incinta 3 volte e tutte e tre le volte aveva sperato che il figlio fosse maschio sennò Feng avrebbe fatto portare via il neonato. Ebbe purtroppo tre femmine.. cercava di non pensarci perchè il cuore non gli reggeva.

"Si sono di Hong Kong, ci sono nata, e tu di dove sei" chiese Songlian

Non avrebbe dovuto farle quella fottuta domanda.. Meishan abbassò gli occhi e si limitò a dire" Sono figlia del mondoo e dal mondo vengo come tutti voi" e poi uscì dalla stanza

Songlian non riusciva a comprendere una risposta del genere, era ovvio che era nata sulla terra a meno che non fosse un alieno.

"Non farci caso a Meishan. è solo una puttana viziata" disse Feng

Songlian rimase basita, era pur sempre sua moglie e non avrebbe mai pensato che lui avrebbe usato quelle parole, ma fece finta di niente.

"Io sono Yuru, la prima signora, ti troverai bene qui. Fa il tuo dovere e servi la casa" disse.

Notava un'infinita tristezza negli occhi di quella donna ma non riuscì mai a sapere qualcosa su di lei.


Una volta celebrato il matrimonio Feng andò a trovare Songlian nella sua camera. Lui arrivò e si tolse i vestiti rimanendo nudo di fronte al letto mentre lei era sotto le coperte imbarazzata. Cominciò a toccare il suo membro e poi si mise sopra Songlian. Gli tolse i vestiti e la penetrò riversando il suo seme dentro di lei.


Non disse niente, rimase tutto il tempo immobile ripensando a quando lo fece con Gao, gli mancava così tanto e ne conservava una foto dentro la valigia, era la cosa a cui lei teneva di più e non se ne sarebbe mai staccata.

La mattina si svegliò di soppiatto, ancora non si rendeva conto di tutto quello che era successo in così poco tempo.

Come può cambiare la vita di una persona in così poco tempo. Si lavò e indossò uno cheongasam blu , poi attraversò la sala da pranzo e andò sotto la pergola di glicine. Si sentiva cosa sola, cosi spaesata. Suo padre gli diceva sempre :

" Songlian ricorda, ti sembrerà strano ma è più facile fare la salita che la discesa, poiché quando arrivi in cima e hai visto il panorama ti sarà difficile scendere"

Solo ora lo capiva.. Capiva che era puramente vero, ma non serviva niente rifugiarsi nel passato e dimenticarsi di vivere

"Che fai qui tutta sola? " gli sussurrò Meishan

"Non sono cose che ti riguardano".

"Ti sei svegliata con la luna storta?" Rispose di tono Meishan

"Rispondo come rispondi tu, neanche ti imagini  tutto il dolore che ho provato io, tu non sai niente della vita"

"Non so niente della vita eh? Non so niente.. Già..  Ti dico solo una cosa piccola mocciosa di merda, sbrigati a dargli dei figli maschi o ti troverai impiccata al lampadario "

Songlian non riusciva a capire il senso della frase. Che cosa cazzo significava quella frase? Si era già rotta di quella donna, non aveva la pazienza di sopportare nessuno.. NON L'AVEVA PIÙ. 

"Fare finta di niente" ripeteva dentro di sé.

Il pomeriggio volle andare a trovare la signora Yuru poiché non c'era niente da fare per passare il tempo.

"Signora Yuru, è in casa? Sono Songlian"

Attraversò il corridoio e come arrivò nel salone vide la signora Yuru intenta a cercare qualcosa. Come Yuru la vide si sedette e fece un sospiro quasi come l'avesse spaventata

"Dimmi cara, ti serve qualcosa?"

"No volevo solo fare una chiacchierata con lei"

"Ma guarda mi dispiace tanto ma sono veramente impegnata ora. C'è sempre la bellissima Meishan a farti compagnia" rispose di tono l'anziana donna

"Non fa niente allora, cercherò un altro modo di passare il tempo, non ho molta voglia di stare con Meishan"

Lei si limitò solo a sorridere e chinare la testa.

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