The truth...

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- Di quando ero piccolo ricordo ben poco. Ma le urla dei miei genitori sono impresse nella mia mente. Questo fino a quando ebbi 5 anni. Ho perso tanti anni di sonno e felicità. Le mie sorelle cercavano di tranquillizzarmi ma io piangevo e nessuno mi riusciva a fermare le lacrime amare che versavo. Non che ci capissi più di tanto di quello che dicevano ma sentirli urlare mi spaventava. Finché non ricordo più le urla e nei miei ricordi vedo una famiglia felice ma la voce di mio padre non combacia. Mio padre non l'ho mai visto in faccia sinceramente. Lo vedevo raramente la domenica, credo fosse per questo per cui litigavano. Però fino a poco tempo fa non avevo mai capito le cose come stavano e i miei mi hanno detto la verità. Quello non è mio padre. Quello con cui ho passato degli anni bellissimi, da quanto le urla sono diventate fragorose risate. Dovrei essere felice, ma non lo sono. Mio padre biologico ci ha abbandonati e io neanche me ne sono accorto. Mia madre e le mie sorelle sapevano precisamente che io non avevo capito che quello non fosse il mio vero padre e me l'hanno tenuto nascosto. Da quel giorno non riesco a fidarmi più di nessuno. Mi sono isolato. Non riuscivo a sorridere più. Quei tempi felici erano andati. Quello non era mio padre! Era uno sconosciuto! È il mio padre vero dov'era quando stavo male? Le mie sorelle hanno taciuto entrambe e non le capisco. Sono stato con loro due anni, e sono stati orribili. Pensa: non parlare Con nessuno in casa. A scuola avevo delle brutte compagnie. Finché non ho raggiunto i 16 o 17 anni. Quando ho incontrato Alex. Grazie a lui sono uscito dal tunnel e ho trovato una via d'uscita dalle mie giornate. Stavo tornando a ricapire cosa fosse la felicità, finché non è venuto a casa, mio padre biologico a chiedermi se io volessi andare con lui a vivere negli Stati Uniti. Mi è venuto a prendere come se io accettassi senza pensarci. Mia madre lo sapeva. Io non ho più capito nulla. Ho declinato la proposta di quell'estraneo. Perché chi si può definire padre uno che ti abbandona e ti viene a prendere senza sapere cosa ne pensi? E l'unica cosa che io potessi fare l'ho fatta. Sono scappato. Non c'è la facevo più a vivere con persone che mi prendono in giro. Non potevo. Non potevo stare in una casa in cui mi hanno lasciato tutti e che mi hanno mentito. Alex mi ha seguito e ora siamo qua. La musica mi calma e ringrazio il cielo di aver conosciuto Alex.
Finalmente avevo trovato qualcuno con cui non dovevo sforzarmi di farmi capire.
È ora ringrazio il cielo di avermi fatto conoscere te. Con quel tuo sorriso e ironia che hai mi hai rifatto sentire vivo.
Odio quando la gente mi chiama Gennaro perché mi ricorda i miei.
È questo è tutto quello che devi sapere su di me.-

Per tutto questo tempo io ho taciuto e l'ho guardato mentre lui fissava le sue scarpe. L'ho visto per la prima volta senza la sua armatura. Alza lo sguardo e mi guarda. Incrocio il suo sguardo e non c'è più niente da dire. Io non parlo ma lui capisce tutto quello che vorrei dire ma non riesco.
"Ci sono. Stai tranquillo."
Finché non trovo il coraggio di prendergli la mano e dirgli un semplice "io non ti lascerò" per poi abbracciarlo.
Sono scioccata. Non credevo avesse passato tutto questo.
Lui nasconde il viso nella mia spalla e io continuo a stringerlo.
Non so quanto stiamo lì, a stringerci. Sto solo pensando che vorrei non finisse mai.

Sentiamo bussare ed vediamo entrare Alex. Ci siamo dimenticati di chiudere la porta. Ci lasciamo di scatto e lui ci guarda con fare interrogativo. Si guarda con Genn e gli si dipinge un sorriso in faccia.
- Giù è pronto il pranzo!- esclama tutto contento come un bambino,
Come se non fosse accaduto nulla.
Io e Genn ci guardiamo, ridiamo e rispondiamo con un semplice "arriviamo".
Alex non è un mago in cucina ma mi accontento: una semplice piadina con il prosciutto e mozzarella.
- Non avrai finito le mie mozzarelle!?- gli chiede Gennaro mentre si siede.
Iniziò a ridere aspettando la reazione di Alex che Si alza e prende un sacchetto da un chilo di mozzarelle.
-SE VUOI PUOI MANGIARE QUESTE!- dice lui ridendo contagiando tutti.

Passo il pomeriggio lì e parliamo per poi andarmene perché loro avevo dei programmi importanti che non possono rimandare...
Questi mi nascondono qualcosa.
Mentre mi avvio verso casa mi soffermo sul paesaggio.
Le strade sono deserte, la luce dei lampioni smorza il buoi che è già calato sulla mia bellissima città, Milano.
Eh già abito a Milano, in periferia certo ma spesso mi diverto a prendere il bus che porta in centro e farmi una bella passeggiata.
Ho sempre amato questo posto.
Sento dei cani abbaiare in lontananza e il vento freddo che mi Gela il viso.
Domani è domenica.
Mi sembra passata un'infinità dall'inizio della settimana, ne sono successe di cose.
Non ho tempo di pensare ad altro che mi ritrovo sotto casa.
Apro la porta e mi vado a coricare sul mio letto.
E penso.
Ripenso a quello che mi ha detto Genn sulla sua infanzia. Come può un genitore nascondere un segreto del genere al proprio figlio?
Solo ora mi rendo conto di essere fortuna ad avere dei genitori più o meno presenti e che non mi mentirebbero mai.
Prendo il telefono e guardo i messaggi.
Nulla di che: solo mia mamma che mi chiede come sto, e alcuni messaggi sul gruppo della classe...e tipo 5 messaggi di Davide...ma non ho voglia di rispondergli.

Mi annoio...giro per la casa senza una meta: divano, cucina, letto.
Tele, libri, cuffie, chitarra.
Non so come farò per 20 giorni così!
Allora decido di cucinarmi qualcosa. D'altronde sono le 8.
Mangio una pasta e mentre sto mettendo via il campanello suona inaspettato.

Dubbiosa mi reco alla porta. Non so nemmeno come io sia conciata ma poco mi importa. Non credo sia nessuno di importante, soltanto un postino.
Apro la porta e...
- Davide-
- Dobbiamo parlare.-

Rimango a guardarlo sulla porta. Non so cosa dire. Ma so di preciso cosa vuole, ma io non voglio lasciargliela vinta.

- Dubito fortemente. Io non ho niente da dirti. È ora se vuoi scusarmi ho un sacco di cose da fare.- dico in tono brusco sbattendogli la porta in faccia. Lui inizia a suonare ripetutamente il campanello come faceva quando litigavamo e io non volevo aprirgli.
Sa che non sopporto il suono del campanello, così do un calcio alla porta per farlo smettere ma il risultato è solo un forte dolore al piede.

- Senti la vuoi smettere! Io non voglio parlarti!- gli dico io riaprendo la porta.
- Lea tu sai che dobbiamo parlare, ti ho vista mentre scappavi. E sai che io non voglio vederti piangere.- risponde in tono calmo.
Non riesco mai a vincere!
Lo lascio entrare mentre si va a sedere sul divano.
- Ora lasciami parlare senza interrompermi ti prego.-
Oggi è il giorno in cui devo tacere e ascoltare...bah

- Primo non è stata colpa mia. Laura mi è saltata addosso appena sono arrivato alle macchinette, lei stava solo facendo un giro con le sue amiche, mi ha visto ed essendo il suo ragazzo è normale che faccia queste cose.
Poi ti ho vista che stavi correndo via con le lacrime agli occhi. Io non volevo, davvero. È successo tutto velocemente ed è stata una serie di equivoci. Mi si è spezzato il cuore nel vederti così. Non mi hai mai risposto ai messaggi ma ti posso giurare che non era mia intenzione.
Per questo sono qui. Volevo ritornare indietro, come ai vecchi tempi. Sei come una sorella Lea, lo sai.-
Lo dice continuando a fissarmi, spesso abbasso lo sguardo perché non riesco a sostenere il suo.
Non so più cosa provare, non capisco più niente.
Resto solo lì, a pensare è solo una cosa mi viene in mente da dire.

- Io non voglio tornare al passato. Voglio solo ricordarlo ma non riviverlo.-

Spazio dell'autrice
Baell a tutti! Bene...Genn si è confidato...ma ora come andrà con Davide??? E Lea come passerà questi 20 giorni?
E se facesse delle scoperte inaspettate? Mah chi lo sa😏
L'ultima parte del testo non mi ispira tanto ma quella di Genn si...non volevo fosse troppo banale e Voilà! Sono riuscita a renderla più contorta di un labirinto (complimenti Silvia😓:( )
Anyway siamo quasi a 2 mila view! E siamo a più di 100 voti! Grazie infinite!
So che ve ne frega poco che nulla ma volevo ringraziarvi comunque😂!
Dal prossimo capitolo entrerà in gioco un nuovo personaggio...chi sarà?
Bye!!!

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