Tifose speciali

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<<Randazzo>>

Come sempre io e Ivan eravamo gli ultimi ad uscire dallo spogliatoio e mentre ci stavamo dirigendo verso il pullman, avevamo visto i nostri compagni farsi le foto con una tifosa.
Avvicinandomi sempre più a loro vidi che la ragazza era la stessa che mi aveva incantato prima della partita.
Mentre ero incantato dalla sua bellezza e facevo pensieri strani sentii Ivan urlare.

"Ehi bella tifosa, ti fai le foto con tutti tranne che con il giocatore più bello?!" sempre il solito modesto pensai tra me e me.

"Zar arrivi tardi, con il ragazzo più bella la foto l'ha già fatta." ragazzo modesto II aka Travica.

A sentir loro parlare, la povera tifosa stava diventando pian piano tutta rossa dalla vergogna.

"Ragazzi smettetela! L'avete messa a disagio, poverina." dissi in sua difesa.

Mentre il coach stava scattando la foto l'abbracciai e le diedi un bacio sulla guancia, così da rendere la foto meravigliosa.

<<Emily>>

Non ci potevo credere, mi sembrava un sogno, avevo fatto la foto con tutti i giocatori della nazionale e per di più Randazzo mi aveva dato un bacio sulla guancia... Ero la ragazza più felice del pianeta!

"Grazie mille ragazzi per le foto, in bocca al lupo per le prossime partite." ringraziai tutti, prima di dirigermi verso la macchina di mio padre.

"E' sempre bello rendere felici le nostre tifose con foto e autografi, e crepi il lupo." il capitano.

Me ne andai tutta contenta verso la macchina di mio padre, che era venuto a prendermi.
Ero al settimo cielo, sembravo una piccola bambina che la mattina di Natale scartava il regalo tanto atteso.
Mentre stavo faticosamente camminando verso la macchina, mi sentii toccare una spalla.

"Randazzo i tuoi compagni ti stanno aspettando sul pullman per andare a festeggiare, che ci fai ancora qui?" 

"Non me ne posso andare senza prima sapere il tuo nome.." e perchè gli interessava sapere il mio nome, pensai..

"Emh, piacere Emily."

"Piacere mio, vedo che sei molto stanca vieni che ti accompagno io alla macchina." wow, non potei far altro che accettare.

Una volta arrivata, mi aiutò a sistemarmi sul sedile, lo ringraziai e gli diedi due baci sulla guancia.

<<Randazzo>>

Mentre la stavo accompagnando alla macchina gli misi in tasca un bigliettino con su scritto il mio numero.
Una volta partita, me ne tornai al pullman dagli altri ragazzi che aspettavano intrepidi di tornare in albergo per festeggiare e riposarsi.
Lungo tutto il tragitto aspettavo con ansia un suo messaggio, non ci volevo nemmeno pensare all'idea di non rivederla mai più.

Arrivati all'albergo festeggiammo e dopo tutti a letto...!


"Scusate se non sono molto brava a scrivere, ma io ci metto tutto l'impegno.
Lasciate un commento se avete qualche consiglio, niente offese."


L'amore per il MikasaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora