" La Fine. Così chiamiamo l'ascesa delle tenebre sul nostro mondo e quindi sul pianeta sottostante chiamato Terra.
L'uomo, una razza inconsapevole, macchiata dal sangue, si accinge a entrare nella fase in cui tutto l'odio, la paura, la rabbia e molti altri sentimenti lo spingeranno alla razzia, lo stupro, l'omicidio e la guerra."
Quando mi risveglio, sono frastornato e confuso, non ricordo molto di quello che è successo, ma quando mi alzo in piedi, ancora prima di vedere dove sono, mi accorgo che l'unica cosa che rammento è un nome: Sebastiel.
Mi guardo finalmente attorno. Sono in un luogo chiuso, circondato da quattro pareti bianche e lucenti, poi noto un'apertura nel muro a forma di porta. La luce che entra mi abbaglia per via delle pareti e non riesco a capire cosa c'è all'esterno.
Decido comunque di uscire, mi ritrovo in una foresta buia, a tal punto che non capisco come faceva a esserci tanta luce nella stanza bianca.
Inizio a camminare dentro la foresta, quando un rumore attira la mia attenzione, mi giro verso l'origine di quel suono, ma non vedo nulla.
Poi sento come un ringhio alle mie spalle, mi volto e mi ritrovo faccia a faccia con un lupo. Arretro atterrito dalla paura, lui si lancia verso di me ed io urlo chiudendo gli occhi.
Prima che quella creatura arrivi a me sento un gemito e, riaprendo gli occhi, noto la creatura accasciata al suolo con un coltello infilzato in una zampa. Si rialza a fatica, poi si volta e scappa via zoppicando.
A questo punto una voce attira la mia attenzione - Ehi, novellino. Tutto bene?
- Sì, cos'è quella cosa? – rispondo con voce che tradisce la mia paura.
- E' un lupo. - anche se dalla faccia che fece, capì che si pentì di aver pronunciato quelle parole, era un tipo muscoloso e di carnagione scura, insieme con lui c'erano altri di tutte le etnie.
La curiosità mi pervase il corpo e gli chiesi - Che cosa vuoi dire?
- Vieni, ti spiegheremo tutto alla Fortezza. - dice voltandosi e iniziando a correre tra gli alberi.
Gli vado dietro seguito dagli altri, finché non giungiamo al limitare della foresta, siamo davanti a un enorme portone che inizia ad aprirsi. Entro seguendo gli altri ragazzi, ci sono delle case a schiera, tutte con le porte e i cancelli aperti, e al loro interno altri ragazzi. C'è gente anche per strada, indaffarata a trasportare cassette di cibo oppure che passeggiano e qua e là bambini che giocano felici ridendo.
Non vedo adulti, e ho intenzione di fare delle domande a quei ragazzi, quando mi accorgo che il gruppo si è fermato e inchiodo di colpo prima di andare contro quello che mi sta davanti.
Il ragazzo di colore mi guarda.
- Questa è la Fortezza, qui facciamo tutto, ognuno possiede una casa propria.- dice.
- Come mai ho visto solo ragazzi ma niente adulti? Perché non ricordo niente a parte un nome? - dico dando sfogo ai miei pensieri, prima che possa continuare a parlare.
- Il nome che ricordi è il tuo e comunque inizierai a ricordare col tempo. Allora come ti chiami?
- S...Sebastiel. - rispondo incerto, mentre ricordo il mio nome.
- Bene Sebastiel, io mi chiamo Aaron, benvenuto alla Fortezza. - dice di rimando alla mia risposta. - Potete andare. - pronuncia rivolto agli altri ragazzi. - Tornando all'altra domanda, devi sapere che noi siamo stati mandati qui perché siamo speciali. Abbiamo dei poteri, per così dire.
- Che genere di poteri? - chiedo.
- Alcuni, ad esempio controllano gli elementi, fuoco, aria, acqua e terra, tra i più comuni, ma ci sono molti altri tipi di poteri. Ora lascia che ti spieghi il nostro sistema governativo. Siamo comandati da un gruppo, che si fa chiamare Lux. Loro scelgono ogni cosa, il nostro lavoro, la nostra casa, le nostre leggi e via dicendo.
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Oblivion - Si comincia.[In Revisione]
FantasyUn ragazzo si ritrova smarrito in un luogo a lui sconosciuto. Ha perso la memoria, ma non è perduto, ci sono altri come lui in quel luogo. Tuttavia il suo destino e quello di altri ragazzi deve ancora saltare fuori e compiersi. Qui vi è l'inizio del...