Luna Sciia

Capitolo 1

Ciao mi chiamo Luna, Luna Sciia, ho quasi 17 anni e sono nata oltre 5000 anni fa, nel IV millennio a.c. (7 luglio 3109 a.c.),okay questo vi sembrerà un po' strano, ma parto dal principio e vi racconto tutto, però abbiate un po' di pazienza, la storia non è breve...5000 anni sono tanti. Tutto ebbe inizio oltre 5.000 anni fa, nel Galles a Kurtebeck, un piccolo e modesto villaggio (Kurte per via del Clan originale del villaggio e beck per via del ruscello che si trovava lì vicino),vivevo insieme alla mia amata madre Natalie, il mio amatissimo padre Joffrey, la mia sorellina Anna che aveva appena 7 anni e Macchia un labrador ormai vecchio con una piccola macchia vicino al collo; ero una ragazza solare,simpatica,gentile,altruista,bella...si bella...da non credere vero, ma anche a quei tempi c'erano delle belle ragazze, ed io ero una di quelle fortunate(ovviamente la mia bellezza colpisce ancora...è una bellezza secolare),magra e alta quasi 1,60cm,cappelli castani e occhi verdi.

Ora andiamo per gradi,perchè sicuramente vi starete chiedendo come faccio ad avere 5123 anni ma a dimostrarne sempre 17,be sono più che sicura che avrete già capito che in tutto questo c'è lo zampino della magia...era il 1 luglio del 3092 a.c ,mancava meno di una settimana al mio 17° compleanno,mia madre stava cucinando,mio padre stava vicino al fuoco e mia sorella giocava con Macchia,io...io ero addormentata nella mia cosidettà stanza(che condividevo con mia sorella e macchia),quando ad un certo punto attraverso le palpebre intravidi una luce...una luce fortissima,apri gli occhi e vidi una donna,rimasse in silenzio a fisarmi,mentre sgranavo gli occhi lei inizio a parlare <<è il momento,sei pronta,dammi la mano e questo passaggio della tua vita sarà completato>> io la guardai con una faccia perplessa e gli dissi <<scusa,ma non capisco,per cosa sono pronta? qualle passaggio della mia vita sarà completato?>> le mi guardo,sorrise e mi disse <<sei speciale...sei una figlia della natura,sei una sua diretta discendente,nonchè sua errede,inoltre la tua vera famiglia ti sta aspettando>> ci fù un breve silenzio e poi dissi <<scusa,ma continuo a non capire...FIGLIA DELLA NATURA? sua discendente,sua errede? VERA FAMIGLIA?...stai scherzando?>> lei mi guardo e senza pensarci mi rispose <<sò che ora sei spaventata,che ti sembra tutto strano e inverosimile...ma fidati se ti dico che la tua vita,inizia ora...non c'è più tempo,scusa>>mi tocco e tutto un tratto senti una forte fitta al pettto,volevo urlare...cercai di trattenermi,ma il dolore divento sempre più forte e iniziava ad espandersi in tutto il corpo,lei mi gurdo e mi disse<<non trattenerti,lasciati andare o il dolore diventera sempre più forte,ora scusami piccola ma io devo andare,quando avrai bisogno,stringi forte questo medaglione e pensa a me,arrivero subito>> così detto mi porse il medaglione e come d'incanto svani...mi scese una lacrima e senza farlo apposta un forte urlo usci dalla mia bocca e il dolore svani all'improviso,mia madre sentendo quell'urlo accorse insieme a mio padre,lì vidi erano davanti a me,mi fissavano incosapevoli di quello che era accaduto,non riuscivo a parlare,i miei occhi erano lucidi,sbattei le palpebre ancora incredula e spaventata e mia madre mi disse << perchè hai urlato?stavi piangendo?cosa è successo?dimmi piccola mia>> cercai di parlare,ma dalla mia bocca non usci niente,neanche una silabba,così scossi la testa e l'abbracciai,all'improviso senti il calore del suo cuore e la voce mi torno di colpo,mio padre mi guardo e disse <<ti voglio bene bambina mia>> io lo guardai e gli sorrisi,mentre una lacrima(di gioia) mi scese e mio padre mi accarezzo come per asciugarla,mi sorrise a sua volta e se andò(lui era una persona fantastica,era l'uomo che amavo di più al mondo,quando lo guardavo mi perdevo nei suoi occhi e il suo sorriso era come la luce che illuminava i miei momenti bui),mi voltai verso mia madre e le chiessi<<Madre,posso andare dalla mia amica Ginevra?>>lei mi guardo sorrise e annui,così io presi la mantella e uscì.