L'anfesibena/

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L'anfesibena o anfisbena è un mitico   serpente dotato di due teste, una ad ogni estremità del corpo, e di occhi che brillano come lampade. Secondo il mito greco, l'anfisbena fu generata dal sangue gocciolato dalla testa della gorgone Medusa quando Perseo volò, stringendola in pugno, sopra il deserto libico.

L'anfesibena come creatura mitologica e leggendaria è stata citata da Marco Anneo Lucano e Plinio il Vecchio. Viene citata, inoltre, da Dante nel canto 24 dell'Inferno e da Borges nel suo Manuale di zoologia fantastica. È stata citata anche da Francesco Guccini nel suo ultimo album L'ultima Thule.

Il nome deriva dal lat. amphisbaena, gr. ἀμϕίσβαινα, composto di ἀμϕι- «anfi-» e βαίνω «andare», quindi che significa "che va in due direzioni".

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