Badalischio / bahamut

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Il badalischio è una tipica leggenda della valle del Casentino (Toscana, Provincia di Arezzo)

Si racconta che questo mostro (simile al basilisco, altra creatura mitologica) sia nato nella Gorga Nera, un piccolo laghetto in prossimità della Fonte del Borbotto (Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi). Uno dei nascondigli del badalischio era il bosco prossimo alla Fornace di Marena, nella località chiamata "Fosso del Diavolo". Più o meno il suo aspetto doveva essere il seguente: uno strano serpente, grande come un uomo, con occhi rossi in grado di paralizzare la malcapitata preda. Alcune leggende affermano che l'alito del badalischio sia estremamente velenoso, addirittura mortale. Il badalischio viene spesso raffigurato con una corona od un diadema, che a volte gli copre gli occhi. In altri casi viene descritto con ali cartilaginose e testa di uccello.

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Bahamut (in arabo: بهموت‎, Bahamūt), noto anche come Bahamuth, è un pesce colossale presente in una leggenda cosmologica musulmana, che sostiene sulla propria schiena il mondo
Il Bahamut sarebbe uno dei sostegni del mondo: sulla propria schiena regge il Kujata,un gigantesco toro il quale a sua volta sostiene un'enorme pietra di rubino che fa da pedana per un angelo di dimensioni tali da reggere sulle proprie spalle il mondo intero (o, secondo una versione più complessa della leggenda, tutti e sette i mondi esistenti). Il Bahamut è immerso in un lago che non ha nessun supporto se non oscurità, e non è noto cosa ci sia al di sotto dell'oscurità

Un'altra versione della leggenda posizionerebbe la terra (oppure i sette mondi) all'interno di un mare in seno all'enorme pietra di rubino sostenuta dal Kujata. Altre differenze sono che in questa leggenda uno strato di sabbia sostiene i piedi del toro mitologico e che al di sotto del Bahamut si trova un vento "calmo e soffocante", questo sopra un velo di oscurità, quindi una cortina di nebbia e sotto l'ignoto

Il Bahamut compare anche in uno dei racconti delle Mille e una notte, in questo caso al di sotto dell'oceano nel quale esso nuota si trova un abisso di aria, quindi fuoco quindi il grande serpente Falak, che per le sue dimensioni potrebbe ingoiare l'intera creazione, ma si trattiene solo per paura di Allah. Nel racconto, Allah dichiara a Gesù di creare ogni giorno quaranta nuovi Bahamut

In alcune fonti, il Bahamut è descritto con la testa simile a quella di un ippopotamo o di un elefante

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 26, 2016 ⏰

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