Capitolo 3

1.3K 52 0
                                    

Che pessima giornata!
Il tempo non è dei migliori e in più oggi è la mia prima giornata di lavoro.
Arriverò a fine serata che sarò letteralmente distrutta.

Mi preparo come si deve e finalmente mi avvio al locale; si chiama Fifty e il proprietario Michael,è veramente simpatico.
Si è mostrato subito gentile con Me,quando tempo fa sono venuta qui a Seattle per trovare una casa e un lavoro.

Ho deciso di vestirmi in modo normale, un jeans, degli stivali e un top vero, semplice e carino.

"Allora pronta Anastasia per questa nuova avventura?", mi dice sorridendo Michael.
"Certo, prontissimo, diamo inizio a questa nuova avventura", i clienti cominciano ad arrivare e il mio lavoro può cominciare.

Sono molti i ragazzi e le ragazze che si presentano al locale, molti sciocchi, altri seri, invece alcuni vanno solo in cerca dj divertimento.
Da me si presentano solo ragazzi e fin ora nessuno che fosse veramente bello!

Sono intenta a sistemare le.bottiglie sulle mensole,mi giro e davanti a me si presenta un ragazzo non bello, ma bellissimo e guardandolo bene mi sembra di averlo già visto da qualche parte.
Ah si, ora che ricordo è il ragazzo che mi ha urtata all aeroporto e poi si è scusato gentilmente.

"Ciao!", esorta lui con un sorriso a 32 denti, caspita non avevo fatto caso ai suoi bellissimi muscoli che sono messi in risalto dalla sua bellissima camicia bianca.
"Ciao,tu sei il ragazzo dell aeroporto, ti ho riconosciuto subito, cosa ti porta qui?", che domanda sciocca che ho fatto, sarà venuto qui per bere sicuramente.
"Brava hai ottima memoria, mi faresti un long Island?e tu lavori qui? Che coincidenza è il locale che frequento sempre quando sono qui a Seattle e il caso ha voluto che tu lavorasse qui!", non posso far altro che sorridergli anche se un Po imbarazzata e continuare con il mio lavoro.

Il ragazzo scompare dalla mia vista, sarà qui in giro..manca poco e posso tornare a casa,è quasi l una e la stanchezza comincia a farsi sentire.

Saluto Michael ed esco dal locale; ad un tratto sento qualcuno che mi chiama: "Anastasia!", mi volto e il ragazzo dell aeroporto è di fronte a Me, ma come fa a sapere il mio nome?
Che sciocca,avrà chiesto a qualcuno all interno del locale.
"Come mai sei ancora qui? Mi aspettavi?", infondo mi fa veramente piacere che mi abbia aspettata, mi fa compagnia..
"Volevo che qualcuno mi facesse compagnia e ho pensato a te..vieni ti porto a mangiare un panino, mi pare di aver capito che sei a digiuno", accetto con il sorriso, ma sono così imbarazzata.

Ti AspettavoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora