James
Una risata rimbomba nella stanza, o forse solo nella mia testa. Sta ridendo di me...sta ridendo della mia debolezza.
«Smettila! Smettila di ridere!»
Urlo con le ultime forze che mi rimangono e mi accascio completamente a terra. Sento il pavimento freddo che mi dà una sensazione di sollievo contro la guancia che sembra mi vada a fuoco. Poi sento la voce rimbombare nella stanza e arrivarmi ovattata alle orecchie. Sta volta mi sta chiamando, continua a ripetere il mio nome. Tutto mi appare sfocato alla vista e riesco a diatinguere solo i vari colori. Provo a rispondere alla voce, ma il risultato non è proprio quello sperato...riesco solo a mugulare cose incomprensibili con voce roca. Lentamente inizio a chiudere le palpebre, sempre di più e, nonostante i miei sforzi, queste si chiudono lasciandomi immerso nel buio. Anche quando i miei occhi sono chiusi, il mio corpo inerte e il mio cuore sembra aver smesso di battere, rimango cosciente, nonostante non riesca a spiegarmi come sia possibile. Che sia tutto nella mia testa?
Oh, James...
Questa voce sembra rimbombarmi nella testa. Come se qualcuno avesse il potere di parlare personalmente con me facendo entrare la sua voce solo nella mia testa. Poi sento dei passi rimbombare nella stanza, ma non riesco a capire se sono vicini o lontani.
Povero, piccolo, James....
Continua a dire la voce. Piccolo?! Ma è serio? Certo...non sarò proprio un adulto a tutti gli effetti...ma credo che piccolo sia un po' fuori luogo. Poi sento un tocco leggero e delicato sulla guancia, ma incredibilmente freddo, quasi come quello di un cadavere. La sua pelle a contatto con la mia mi fa rabbrividire. Chissà se anche lui viene invaso da una scossa di calore quando viene a contatto con la mia pelle calda...
Peccato che tu ti sia ridotto così... doveva essere un giorno felice...
Rimango a riflettere su queste parole. Ma di che parla?!
Toglie la sua lurida mano dalla mia faccia e mi prende il gomito sinistro stringendolo fra le sue dita fredde e usandolo come sostegno quando si curva su di me per stare più vicino alla mia faccia. Il suo respiro pesante mi fa provare come un senso di riluttanza. Odio dover respirare l'aria che cacciano gli altri. Certo, questo capita praticamente sempre, ma è differente quando una persona ti respira in faccia nel vero senso della parola. Sento le sue labbra sfiorarmi l'orecchio, come se stesse esitando indeciso se parlarmi o no.
Sai, mi dispiace. Non mi immaginavo che sarebbe andata così...di solito non mostro una certa debolezza, ma...
Continua a dirmi sottovoce, anche se non capisco di cosa stia parlando. Del fatto che siamo rinchiusi nella pizzeria? Del fatto che degli animatronics vogliono ucciderci? Vorrei chiederglielo, ma le mie labbra non si muovono e dalla mia bocca non esce alcun suono.
Ma davvero non imnagini quanto io mi senta in colpa.
Dopodiché lo sento allontanarsi.Kendall
Dal telefono si sente una voce roca che inizia a parlare. Ci dà il benvenuto alla pizzeria, ma prima che possa andare avanti sento come un ringhio alle spalle. Mi giro e spalanco gli occhi quando vedo Foxy in mezzo alla stanza che non è più un robot, ma bensì una volpe/mostro reale. E non quelle belle e carine che fa vedere nei documentari. Più o meno come i lupi mannari che fa vedere in tv, ma con la pelliccia rossa, i denti aguzzi e una benda su un occhio. Un uncino di ferro arruginito sostituisce una delle zampe con unghie appuntite quasi quanto i denti, coperte, in parte, da peli un po' troppo cresciuti. Sento il cuore battermi forte come un tamburo e mi viene l'istinto di scappare. Ma mi fermo sentendo il sottofondo del tipo al telefono che parla. Devo prenderlo....potrebbe darci delle informazioni. Ma è un telefono fisso....come me lo porto dietro? Non ho tempo per riflette. Prendo il telefono e lo tiro forte facendo staccare la presa, poi inizio a correre. Sento i passi dei ragazzi correre dietro di me e le unghie di Foxy che contro il pavimento fanno un rumore bruttissimo. Tipo quando qualcuno graffia per sbaglio la lavagna a scuola. Fortunatamente, come se fosse apparsa dal nulla, vedo la porta aperta della cucina e subito ci entro, correndo più veloce possibile in quella che una volta era la cella frigorifera. Mi preparo già per chiuderla e una volta che anche Los e Logan sono entrati la chiudo di scatto con tutta la forza che ho, o almeno, che mi rimane. Infatti, da quando siamo chiusi qui dentro, non è che sia proprio in forma. Improvvisamente un rumore assordante sembra volermi far cadere le orecchie. È Foxy che, chiuso fuori, graffia la porta del nostro "rifugio" provocando un rumore assordante. Mi viene spontaneo portare le mani alle orecchie e coprirle il più possibile, ma non serve a niente.
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You can't escape ○Five nights at Freddy's○ ●Big Time Rush●
Fanfic«Tu...tu sei sempre stato dalla loro parte.» Sputo le parole come fossero veleno, meravigliandomi di me stesso. Lui mi guarda con un sorriso beffardo in volto e poi scoppia a ridere. «Ti sbagli...» Mi dice con un leggero ghigno. «Sono loro ad essere...