capitolo 2

37 5 0
                                        

"Svegliatevi pigroni" sento una voce, credo quella di mary

Sgrano gli occhi e mi alzo anche se la mia voglia è pari a quella di un bradipo. Meno male che ho il bagno nella mia stanza cosí posso fare tutto con calma.

Mi lavo la faccia e mi trucco leggermente poi mi vesto: metto una felpa larga, l'unica che non è stropicciata, dei pantaloni e le dt. Martins nere e scendo

È la prima volta che vado in una 'scuola vera' dato che ho sempre avuto lezione private.

Alla fine mi hanno iscritta ad una università qui vicino non ho capito nemmeno io di cosa ma so solo che ci va anche Ian.

Mi siedo al tavolp e mary mi porge un piatto di frittelle,

"Grazie" dico per poi mangiarle, sono molto buone
"Giorno mamma ciao Alissa" saluta jen

"Ciao " dico mangiando un altro boccone

"Giorno famiglia " afferma Ian sedendosi a tavola

"Pronta per il primo giorno di università " mi chiede felice mary

"Si" mi limito a dire

Ora come ora vorrei solo tornare a Londra per risolvere tutto ma mi rendo conto che non posso.

Finisco di mangiare e poi torno su e prendo lo zaino

"Pronta al?" Mi chiede il ragazzo entrando nella mia stanza

"Si" dico e poi riscendiamo e andiamo verso il garage dove c'è parcheggiata una auto sportiva, lui la apre e io mi siedo sul sedile e Ian mette in moto

"Da dove vieni?" Mi chiede

"Londra " dico guardando fuori dal finestrino

"Bella città ci sono stato un paio di volte ma posso sapere il vero motivo per cui sei qui" mi chiede

"Per studiare mi sembra te l'abbia già detto" dico acida

" mi sembra strano, per me il motivo è un altro: una relazione andata male? O sei scapoata dai tuoi genitori " mi chiede quasi con aria di sfida

"A te non e ne puó fregare un cazzo della mia vecchia vita, okey ?" Dico quasi urlando

Perché la gente ogni tanto non si fa i cazzi suoi.

"Okey va bene" dice serio

Continuo a guardare il pesaggio: il cielo è completamente azzurro e le nuvole sono poche e quasi assenti

"Arivati" dice spegnendo il motore

Scendo e noto subito tanti studenti entrare, la struttura è abbastanza vecchia ma da poco è stata verniciata, si vede

"Per oggi tu seguimi, ti mostreró le varie aule poi ti arrangi" dice serio, ha capito che con me non si scherza

Lo seguo e mi porta in un aula piena di studenti e ci sediamo infondo

"Chi è quella" sento una voce maschile

"è una nuova che noi ospitiamo a casa per un po'di tempo" gli spiega Ian

"Sei stato fortunato amico " dice il ragazzo, anche se non intendo bene il significato.

Le lezioni passano abbastanza veloci, anche perché non ascoltavo

Torniamo verso la macchina

"Come ti è sembrata la scuola? " mi chiede

" si carina" dico

Sento il mio telefono squillare: un messaggio

Josh:
Ti posso chiamare è urgente

Io:
Aspetta che arrivo


Blocco il telefono

Chissa cosa vuole Josh infondo non sono più una spia.....

My evil sideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora