All We Know Is Falling

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Con l'arrivo di Alessio nella mia vita iniziai finalmente a fare qualche esperienza diversa dalla solita, provai la prima sigaretta, il primo filone, le prime uscite lontano da casa, e avevo qualcuno con cui parlare dei miei problemi.
Però a scuola andavo male, oddio non così tanto male, solo che mancavo spesso, anche troppo, la maggior parte delle volte rimanevo a casa perchè mia madre non stava bene.
Così mi bocciarono e insieme a me anche Alessio, eravamo contenti alla fine, avremo passato un'altro anno nella stessa classe e ci piaceva molto questa idea.
In estate non c'era un giorno nel quale non stessimo assieme, come durante la scuola ovviamente, così iniziai a fare amicizia anche con i suoi amici che non amavano tanto la mia presenza ma a me bastava stare con lui, del resto poco mi importava.
Eravamo due sfigati, ma ci piaceva esserlo perchè non servono un sacco di persone nella tua vita per stare bene.
"Pochi ma buoni" la solita citazione di mia madre ahaha.
Dopo qualche settimana mio padre decise di aprire un ristorante insieme mia madre e mio zio (il fratello di mamma).
Io andavo li quasi tutti i fine settimana, mi piaceva quell'ambiente, prima non lo odiavo.
Mangiare pizze a volontà, patatine fritte e bere coca cola all'infinità era diventata una rountine, una rountine che amavo, non riuscivo a stare lontano dal cibo.
D'altronde chi riuscirebbe mai a stare lontano da tutto quel ben di Dio?
Ma poi mi accorsi che qualcosa non andava, mio padre portò a lavorare con se una sua "amica".
Dovevo indagare, non potevo lasciare mia madre all'oscuro di tutto, così un giorno andai al ristorante di nascosto e entrai dal retro, dove sentì loro due che flirtavano.
Non solo io mi accorsi di ciò, ma per l'appunto anche mia madre e mia sorella, ma comunque in qualche modo dovevo dirglielo.
Così tornai a casa e la fortuna voleva che di colpo andasse via la corrente.
Non potendo guardare mia madre dritta negli occhi le urlai "mamma! Papà e quella che lavora con lui si chiedevano i baci oggi"
Sapevo che le avrebbe fatto male ma doveva sapere la verità.
Si cambiò e mi portò con lei al ristorante, entrammo dal retro e chiamò mio padre e quella schiaquetta, non so neanche come chiamarla.
Con tutta la sua furia e tutto il suo dolore mia madre li prese entrambi per la maglietta, al collo e li sollevò, li spinse vicino al mucchio di cibo che c'era nella dispensa e iniziò a chiedere spiegazioni.
Come sempre in queste situazioni non si dice mai la verità e mio padre come suo solito se la prese con me.
Iniziò a urlarmi contro che ero io la rovina di quella famiglia e che dovevo morire.
Grazie mille papà.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 18, 2016 ⏰

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