CAPITOLO 01

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Ci sono alcune cose che dovreste sapere di me. Sono un bravo ragazzo del Sud. Apro la porta alle signore, la maggior parte delle volte. So fischiare quando vedo una bella donna. E so bere con le migliori. Molte pensano che sono bello, o sexy, o cose simili. Non sono sicuro di esserlo davvero, o se piuttosto non ci sia una penuria di begli uomini nella Carolina del Sud. Sì, sono un bravo ragazzo. Anche se, in realtà, non sono sempre un bravo ragazzo. Cosa che, del resto, è nota a tutti. Mi piace divertirmi, mi piacciono le donne, e non ho paura di dire quello che penso. L'unica altra cosa che dovreste sapere di me è che ho una sola amicizia cui tengo più di ogni altra. Ed è la mia amicizia con Bailee Mehra. Era la mia migliore amica, e l'unica persona al mondo che non ho mai cercato di portarmi a letto.

Bailee Mehra aveva uno dei peggiori nomi che avessi mai sentito. Era difficile riuscire a pronunciarlo senza sghignazzare. E ancora più difficile era pronunciare il suo soprannome senza scoppiare a ridere. «Bambi, che fai domani?». La fissai negli occhi seri e castani, mentre lei scribacchiava qualcosa sul suo quaderno.

«Perché?». Mi guardò e si accigliò. Aveva le labbra macchiate dell'inchiostro blu della penna che stava mordicchiando di quando in quando.

«Speravo che magari...».

«No». Scosse la testa e tornò a scrivere senza più guardarmi.

«Non sai nemmeno a cosa hai detto di no».

«Ma conosco te, Zayn, e la risposta è no».

«Oh, avanti, Bambi».

«C'è di mezzo una ragazza?». Piegò la testa di lato e mi fissò stringendo gli occhi.

«No». Scossi la testa e le regalai il mio sorriso migliore. Lei roteò gli occhi e io scoppiai a ridere. Bambi non era proprio il tipo da farsi convincere dal mio sorriso o dai miei grandi occhi ambrati.

«E allora cosa c'è di mezzo?»

«Ragazze, al plurale». Sogghignai. «Vedi, ho preso due appuntamenti diversi, stasera».

«E allora cancellane uno».

«Non voglio rinunciare a nessuna delle due». Mi sedetti sul bordo del suo letto. «Non sarebbe carino, nei confronti di una o dell'altra, non trovi?»

«E perché no?»

«Sono sicuro che già hanno deciso cosa vogliono indossare, da quando ho chiesto loro se volevano uscire con me».

«Zayn Jawaad Malik, sei proprio stronzo». Mi guardò e scosse la testa. «E adesso lasciami in pace, non lo vedi che sto cercando di scrivere?»

«Che grande amica che sei». Ci riprovai. «Pensavo di poter contare sulla mia migliore amica, per tirarmi fuori dai pasticci».

«Allora ti suggerisco di trovarti un nuovo migliore amico, preferibilmente maschio». Rise, mentre io la guardavo con una smorfia delusa. «Perché non riuscirai mai a convincermi a essere di nuovo la tua aiutante per abbindolare le ragazze con cui esci. Niente da fare. Non dopo come sono andate le cose l'ultima volta».

«Ma non eri la mia aiutante, Bambi». Le tirai la coda di cavallo e risi. «Mi stavi soltanto aiutando a uscire da un guaio».

«Be', dillo a Chantal: non mi sembrava di questa idea». Scosse la testa e rabbrividì. «Che serata orrenda».

«Ho forse dato la colpa a te?». Le sorrisi.

«La colpa a me?». Spalancò la bocca. «Non ci provare neanche. Sono rimasta ad ascoltarla parlare di quanto sei meraviglioso per due ore di fila. Non ho mai conosciuto una ragazza più noiosa e insipida in vita mia».

REALIZEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora