24. Love who loves you back

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Non si bacia una persona solo protendendo le labbra. La si guarda e ci si ricorda perché la si desidera. Il sistema nervoso simpatico fa accelerare il battito, il lobo frontale riduce l'inibizione e si sente il bisogno di baciarla. Succede tutto in contemporanea. Siamo sia impulsivi che compulsivi. Il cervello funziona così. Una persona la si desidera col cuore, sì è vero, ma quando entra in gioco la testa è tutta un'altra cosa. La mente è razionale, sa esattamente cosa vuole, sa ciò di cui ha bisogno. Ed era chiaro, limpido come l'acqua che Tom, in tutto quel tempo aveva aspettato di sentirsi dire quelle parole, aveva aspettato di sentirsi dire rimani, perché questo voleva: rimanere. Non può mai veramente scomparire un amore, qualcosa rimane sempre: una parola gentile che hai detto da sconosciuti, un bacio mai dato o documenti con la tua calligrafia sparsi attraverso il tempo, pezzi di te che compongono una storia. Pezzi di due persone che compongono la propria storia.

Di libri ne avevano iniziati e finiti, ma erano pronti a scriverne uno nuovo, perché certi sentimenti non finiscono. No, fanno giri immensi, si perdono e poi si ritrovano. Proprio come quel bacio, dato con tanta spontaneità quanta leggerezza. Il rinnovamento della promessa del giorno prima, quel ti amo detto e mai rimangiato, quella promessa di vivere insieme per il resto della vita.

Ricordava tutti i loro baci. Il primo, fra tutti, di quella sera in discoteca, sotto le luci della pista. Quello più bello, sulla porta di casa, quando Bill lo tirò a sé; non voleva lasciarlo più andare. Quello più romantico, sul balcone la notte, con le stelle a vegliare sopra le loro teste. Ricordava la passione di quel bacio sul divano, di quel pomeriggio primaverile, un bacio dato di sfuggita prima che gli amici interrompessero nella stanza, prima che si spezzasse la magia. E la rabbia, racchiusa in quel bacio di Gennaio, si stavano quasi lasciando, sì, ma le loro labbra si erano cercate un'ultima volta. Quanto odio era intriso in quel bacio. Ricordava tutti i baci: umidi, casti, passionali, abbozzati, frettolosi, lenti. Tutti.

Nessuno però, fu come quello. I baci di addio sapeva già di cosa profumavano, quale fosse il loro sapore. I baci ritrovati, quel di nuovo nella loro vita, no, quelli non era mai riuscito a decifrarli. Senti il calore del corpo dell'altro e poi, tutto d'un tratto, senti freddo, freddo sulle labbra, freddo nelle ossa. Un brivido che non ti lascia scampo, che ti colora la pelle con piccoli tocchi, che ti fa rizzare leggermente i peli.

Pelle d'oca dicono si chiami. Amore potrebbero anche sì etichettarlo. E stai pur certo che quando finisce ne vuoi ancora, non ne hai mai abbastanza. Un bacio con la persona che ami non basta mai.

«Dove vai?» chiese il ragazzo biondo, ancora immerso nell'attimo precedente, leggermente scosso. I loro corpi, ora, si erano staccati, nulla più li legava.

«Io vado a dormire, la mia testa fa un rumore pazzesco.» tutto quel prendere e lasciare, quel giro di verità in pochi minuti lo aveva stordito, davvero.

«Oh. Ci vediamo dopo?» fu l'unica cosa che riuscì a dire il fratello al suono di quelle parole. Da una parte sconfortato, dall'altra felice.

«Mmm. Veramente, pensavo saresti venuto con me.»

Poggiare la sua testa sul petto dell'altro, guardare il suo viso, cercare i suoi occhi. Stringere forte il suo braccio, forse per provare a sentire i suoi stessi sentimenti o forse, per cercare di trasmettergli i suoi. Pensare che lui era tutto ciò che voleva. Pensare che lui era fatto a su misura per sé. Dormire con Tom era il suo momento felice, il suo posto felice, soprattutto ora che si sentiva completo.

Incredibile come, per l'ennesima volta, si trovavano tutti e tre insieme, sotto le coperte, a fissare un soffitto che non aveva le nuvole. Bill stretto al petto del fratello, lui fermo ad ascoltare il respiro dell'altro, quasi fosse la sua ninna nanna preferita. Le dita poggiate sulla pancia tonda, ad insignare un codice segreto a quello che era suo figlio, un loro modo personale di comunicare, attraverso i gesti, attraverso le semplici parole.

I'll take care of you || Twincest.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora