Prologo

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Era una sera di settembre. Una limousine viaggiava per le strade di Boston: al suo interno i fratelli Max e Phil Livingston e le rispettive mogli Margaret e Charlotte si preparavano a ritornare a casa, a Providence, dopo aver partecipato ad una cena d'affari tra i soci della Livingston Group, l'azienda fondata dal padre di Phil e Max. La cena era durata più del previsto e Charlotte e Margaret erano in pensiero per i loro figli, che erano rimasti a casa con la nonna paterna, Camilla; nonostante le rassicurazioni dei mariti, le donne decisero di fare una telefonata a casa, giusto per sapere cosa stessero facendo. 

Quando il telefono squillò a casa Livingston, fu Zack, il figlio di Charlotte e Phil, a rispondere. <<Pronto? ... Mamma! Dove siete?>>.

<<Siamo ancora a Boston, ma stiamo tornando a casa. Come mai siete ancora svegli?>> chiese Charlotte, con una punta di rimprovero nella sua voce.

<<Stiamo facendo un gioco che ha inventato la nonna, una specie di Monopoli a squadre: io, Vic e Chris contro Lily, Becky e la nonna e stiamo vincendo noi!>>.

<<Okay, ma quando torno a casa voglio vedervi a letto. Intesi?>>.

<<Va bene, mamma. Ci vediamo domani, allora. Ti voglio bene>>.

<<Anche io ti...>>. Non fece in tempo a terminare la frase. In un lampo di luce la limousine si ribaltò su se stessa e finì fuori strada. 

Non ci furono superstiti.


Humanoid (The Nibiru Chronicles, #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora