Capitolo 1

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Il castello di Wickleford si ergeva solitario in cima a una delle collinette dell'omonima cittadina scozzese.

A osservarlo dall'esterno, non si poteva fare a meno di provare una certa suggestione.

Stando a quanto riportavano gli archivi delle biblioteche e le cronache locali, il castello era stato costruito nella prima metà del dodicesimo secolo ed era stato addirittura abitato dalla famiglia reale di Guglielmo I. Un importante pezzo di storia, insomma. Sicuramente era una delle poche cose di cui poteva vantarsi una cittadina altrimenti anonima come Wickleford.

E davvero il castello era capace di attirare gli sguardi di tutti, con le alte torri che svettavano in tutta la loro imponenza, le merlature ghibelline, le mura di pietra...sembrava uscito direttamente da un libro di storia medievale.

Tuttavia, per quanto fosse indubbiamente uno dei suoi aspetti più suggestivi, il fatto che fosse così antico non era il motivo principale per cui gli abitanti di Wickleford interrompevano le loro passeggiate per fissarlo. Non lo era affatto. Perché quello che più aveva reso famoso il castello nel corso degli anni era la sua appartenenza a una delle famiglie più in vista e influenti d'America. La famiglia Livingston.

Il suo capostipite, Abraham Livingston, aveva provveduto a far restaurare il castello qualche decennio prima, subito dopo esser diventato celebre in tutto il mondo per la fondazione della Livingston Group, azienda che si occupava della progettazione e della costruzione di ville extra lussuose. Proprio questa brillante idea gli aveva fruttato un'immensa ricchezza, tanto da permettergli di acquistare diverse proprietà e tenute in giro per il mondo, tra cui un castello medievale, per l'appunto.

Nessuno tra gli abitanti di Wickleford si era mai avvicinato all'edificio, ma in qualche modo tutti erano a conoscenza di ciò che era diventato dopo il passaggio di Abraham: la residenza estiva della famiglia. Una sorta di tradizione, visto che i Livingston trascorrevano le vacanze a Wickleford più o meno da sempre. Anche dopo la scomparsa di Abraham, i suoi figli avevano continuato a recarsi lì insieme alle loro rispettive famiglie e alla madre Camilla.

Ma da cinque anni a quella parte, ormai, solo Camilla e i nipoti tornavano nella cittadina all'inizio di luglio, perché erano gli unici membri della famiglia a poterlo fare. Phil e Max, infatti, avevano perso la vita in un tragico incidente stradale insieme alle mogli Margaret e Charlotte, mentre si trovavano a bordo della loro limousine. La notizia aveva fatto il giro del mondo, a suo tempo; non c'era stato quotidiano o telegiornale che non ne avesse parlato. Era stato a dir poco scioccante. Quel tipo di cose che ricordano a tutti che davvero la vita ha le sue dinamiche imprevedibili, che non possono essere comprese o evitate. Era bastato un attimo per distruggere tutto ciò che Phil e Max erano riusciti a costruire e a mettere insieme dopo la perdita del padre. Un fulmine a ciel sereno, che aveva spostato l'attenzione di tutto il mondo su quei cinque bambini diventati di colpo orfani. Tutti avevano cercato di capire come si sentissero, tutti avevano provato compassione per loro almeno una volta, dalla notte dell'incidente. Ma non era certo la comprensione di qualche estraneo quello che i bambini volevano. Per un lungo arco di tempo non c'era stata notte, o giorno, o minuto, in cui non avessero pensato ai loro genitori. In cui non si fossero chiesti dove erano andati. O se li avrebbero mai rivisti. Era stato difficile rassegnarsi all'idea che la loro non sarebbe più stata una famiglia come tutte le altre, ed era stato doloroso provare ad andare avanti, ma in qualche modo quei momenti terribili se ne erano andati e avevano lasciato spazio al ricordo di quelli più felici, di quelli passati con loro. Solo qualche volta decidevano di tornare, ma non così spesso come un tempo. Erano passati cinque anni, nonostante tutto.

Quei bambini erano cresciuti. Ma la vita intorno a loro non era poi cambiata molto. Erano ancora i ragazzi più famosi di Providence, la città in cui abitavano, e tra i più ricchi del mondo grazie alla Livingston Group, che continuava a mietere successi sotto la dirigenza di un giovane amico di Phil e Max, Matthew Harris. Giravano ancora in limousine, vivevano ancora nella loro mega villa e...venivano ancora presi in giro dai bulletti di turno. Sì, capitava spesso.

Humanoid (The Nibiru Chronicles, #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora