Prefazione

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"Oh cavoli, sono di nuovo in ritardo!"

Ebbene sì, mi sono alzata per l'ennesima volta in ritardo.
Ogni giorno è sempre la stessa storia: non sento la sveglia, mi alzo tardi e devo sistemarmi di corsa per non rischiare di fare tardi a scuola.
La mia vita è sempre stata un continuo ritardo, per qualunque cosa: quando devo andare dalla parrucchiera, all'allenamento di pallavolo, a scuola... perfino ad un appuntamento con un ragazzo! Questo è uno dei miei tanti difetti che non riuscirò mai a sistemare, nemmeno spostando l'ora a tutti gli orologi in casa e del cellulare.
Ma lasciatemi presentare: mi chiamo Erienne Moore, ho 16 anni e frequento il secondo anno delle scuole medie superiori ad Watertown, un paesino fiabesco di montagna situato nella contea di Jefferon, nello stato di New York. L'ho definito fiabesco perché, in qualunque sia la stagione, sembra uscito da una bellissima fiaba: in inverno la soffice e candida neve, con tutta la sua eleganza, cade dolcemente dal cielo e il gelo crea una lastra di ghiaccio che ricopre il fiume, permettendo alla gente di divertirsi pattinando laddove la lastra è più spessa. In primavera, invece, il forte profumo dei fiori che lentamente fioriscono riempie i polmoni delle persone che inondano le strade per andare a fare le commissioni e delle donne che, felici, preparano cantando le loro canzoni preferite il pranzo ai figli con le finestre aperte; i fiori colorano i prati che circondano le abitazioni mentre le bambine giocano con questi esserini creando collane, copricapi e mazzi di fiori che poi regaleranno alle proprie madri.
Come potete notare io amo follemente il mio paese. Al contrario, odio me stessa. Sono alta solo 165 cm a causa di un'operazione al ginocchio che mi ha bloccato la crescita, porto degli enormi occhiali da vista rossi e non sono magrissima come tutte le altre ragazze (non vedo un buon motivo per il quale dovrei rinunciare ai deliziosi dolci che mia madre prepara con tanto amore). Odio pure i miei lunghi capelli castani, ribelli e insensati; questi mi piacciono solo quando diventano lisci e soffici come la lana, dopo una lunga e accurata spazzolatura a cui si dedica mia madre per ore e ore... si vede che si diverte mentre lo fa, inoltre dice che si rilassa in questo modo. Mi fa sentire amata e coccolata quando fa così, è un mio piccolo vizio.
Comunque credo che l'unica cosa che mi piace realmente di me fisicamente siano i miei occhi. I miei piccoli occhi verdi gelidi che tengono a distanza tutti i ragazzi, ma che nel frattempo mi permettono di osservare attentamente i loro comportamenti e le loro buffe abitudini. Non sono la ragazza ideale che tutti i ragazzi vorrebbero, ma non mi interessa nemmeno di esserlo. Non ho molti amici, questi si possono contare sul palmo di una mano, non mi interessa averne altri e devo ammettere che il mio carattere mi aiuta a non socializzare, poiché ho problemi nel gestire la mia rabbia; a causa di questo sono stata coinvolta in un paio di risse inutili, delle quali ho tuttora le cicatrici sulla mia liscia pelle pallida.
Ma sotto questo aspetto duro e odioso, le persone non sanno che ho pure io un lato tenero e affettuoso. È una parte di me che tengo ben nascosta per paura che qualcuno possa ferirmi nel profondo e di non essere più in grado di riprendermi. Voglio di circondarmi di persone che tengono realmente a me, che staranno al mio fianco indifferentemente dalle scelte che prendo, che ci saranno sempre nel momento del bisogno e che, a loro volta, verranno da me quando avranno bisogno di me. Desidero pure io di incontrare l'uomo dei miei sogni, non uno "bello e ricco" come dicono tutte, dopotutto deve piacere a me e SOLO a me. Lo voglio simpatico tanto da farmi piangere dal ridere ma serio quando si tratta un discorso serio, rispettoso nei miei confronti e fiero di me, talmente gentile da farmi sentire una principessa ma abbastanza testardo da tenermi testa in una discussione (fino in o ad un certo punto ovviamente), geloso quando qualche altro ragazzo mi guarda con desiderio ma che non mi neghi mai la mia libertà, forte come un leone (sia caratterialmente che fisicamente) per proteggermi quando non sono in grado di farlo da sola ma contemporaneamente fragile come il cristallo da venire a cercare conforto tra le mie braccia durante la notte. Ma soprattutto deve essere totalmente e completamente innamorato di me: per lui devo esserci solo io, voglio che pensi sempre e solo a me. Poi ovvio, se fosse pure carino non mi dispiacere dopotutto.
Ecco a voi, questa sono io, una ragazzina priva di autostima, ribelle e violenta, ma, che sotto questa maschera, fa di tutto per mantenere un ottimo rapporto con la propria famiglia e con i propri amici. Ma soprattutto è una ragazzina che sogna di incontrare il suo vero amore.

In un giorno qualunqueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora