Capitolo 9

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P.O.V. BEA

Sono finite le vacanze e siamo dovuti tornare in quella prigione chiamata scuola. Madison si è iscritta alla nostra scuola e frequenta i nostri stessi corsi; Shawn invece dopo quel concerto è stato contattato dall'etichetta discografica Island Records e ha già inciso il suo primo singolo.

"Buongiorno mondo!" esclamo entrando nel giardino della scuola mentre sorseggio il caffè di Starbucks.

"Giorno" mi rispondono distratte le ragazze mentre guardano un video sul cellulare di Gre.

"Ehi che guardate?"

"Oh come non lo sai? È uscito il video del nuovo singolo di Shawn! Somethings big!" afferma Mad.

"Coosaaaaaa?! Fatemi vedere!" esclamo esaltata. Rubo il telefono a Greta che mi guarda con disappunto e faccio ripartire il video.

"È fantastico! Questo ragazzo ne farà di strada!" affermo a video finito e dai loro sguardi posso capire che le ragazze concordano pienamente con me.

"Aspettate un attimo... ma... i ragazzi... dove sono?" chiedo quando mi accorgo che c'è troppo silenzio.

"Credo che dopo la sbronza che si sono beccati ieri non siano in grado di uscire di casa" spiega Mahogany riferendosi alla festa a cui hanno partecipato ieri sera.

"Vabbeh dai entriamo che se no facciamo tardi"

"Si dai Mad andiamo che se no quella vipera della Robins ci uccide!" afferma irritata Greta.

"Ok ragazze ci vediamo dopo" le saluto entrando in classe.

"Quindi se fate la radice cubica di x-3y elevato alla 9 per..." la prof di matematica sta parlando ininterrottamente da almeno mezz'ora e sinceramente non ci sto capendo niente! Insomma.. non sono Greta! È lei la secchia in matematica, io preferisco le materie letterarie... Sì, in effetti io e Gre siamo gli opposti, ma in fondo è questo il bello no?

Mancano 5 minuti e l'ora sembra non finire più giuro che non ce la faccio, quanto darei per far muovere più velocemente le lancette di quel dannatissimo orologio che sembra si diverta a vedermi soffrire! Ho fameee!!

Driiiiiiiin

Oh grazie al cielo la campanella è suonata! Corro fuori dalla classe e esco dalla scuola.

"Ciao ragazze ci vediamo domani!" urlo alle ragazze mentre a passo svelto mi dirigo verso casa.

L'unica cosa che voglio fare ora è chiudermi in camera con la musica a tutto volume a non fare niente, e siccome mio fratello non c'è mi tocca tornare a casa a piedi... per lo meno non ho molta strada da fare.

Metto le cuffie e faccio partire la riproduzione casuale del mio telefono e subito le note di Boulevard of broken dreams dei Green Day risuonano nella mia testa.

Passando davanti a casa di Greta e non posso fare a meno di notare un ragazzo incappucciato che gira li intorno, non riesco a vederlo bene in faccia ma mi sembra di averlo già visto, mi sembra familiare... non ci do tanto peso e proseguo per la mia strada.

"Sono a casa" esclamo chiudendo la porta d'entrata. Non ricevo risposta. Da papà me l'aspettavo, ultimamente non è mai a casa, ma Jack?

Lascio lo zaino in salotto e salgo di sopra. Senza fare rumore mi avvicino alla sua stanza e apro la porta. Un forte odore di alcool pervade la camera, Jack sta dormendo in una posizione alquanto buffa. È disteso trasversalmente sul letto, con le coperte tutte arrotolate su un braccio mentre con l'altro stringe forte il cuscino bagnato da un piccolo rivolo di bava che gli esce dalla bocca socchiusa.

È evidente che si deve ancora riprendere dalla sbornia di ieri. Già.

Apro un po' la finestra della camera in modo che si possa respirare e scendo a preparare qualcosa da mangiare. Ho una fame! Si Bea come se fosse strano...

Apro il frigo e esulto quando trovo una pizza intera surgelata che prontamente scaldo.

"Ehi... ciao" biascica Jack entrando in cucina ancora mezzo assonnato.

"Oh chi non muore si rivede!" esclamo porgendogli un pezzo di pizza.

"Come stai?"

"Beh potrei stare meglio ma almeno la sbornia è passata, ho solo un mal di testa lancinante."

"Non credete di aver un po' esagerato ieri sera?" chiedo esasperata. Ormai capita spesso che esagerino così tanto da star male, ma a quanto pare non l'hanno ancora capito...

"Oh non preoccuparti dai – borbotta – e poi a scuola non ci sarebbe stato nessuno dei ragazzi quindi sono stato a casa"

"Sai qualcosa di papà?"

"Mi ha mandato un messaggio, ha detto che starà via per tutta questa settimana"

"Che novità" rispondo sarcasticamente, non mi sorprende affatto.

"Bea, sai che non lo fa apposta, è solo il suo lavoro" mi risponde Jack e ha ragione, lo so. In fondo ormai non mi dispiace neanche più come una volta stare a casa da sola con mio fratello.

P.O.V. GRETA

Il giorno dopo

Salgo le scale e mi dirigo verso la camera di Bea, oggi non è venuta a scuola e non si è nemmeno fatta sentire; e quando ho chiesto ha Jack cosa aveva mi ha risposto che non esce da camera sua da ieri sera.

La porta è chiusa a chiave e la musica risuona anche fuori dalle pareti di quella stanza. Credo che siano cover che trova su you tube, in questo periodo si è fissata con un gruppo che si chiama... 5 seconds e qualcos'altro, non ricordo.

"Beaaa! Aprimi!" urlo per sovrastare il rumore. Nessuna risposta.

"Beaaatrice Johnson! Apriiiimi subitooo!" batto forte i pugni sulla porta nel tentativo di farmi sentire.

La chiave gira e mi appare una Bea in pigiama e con una pseudo coda in testa.

Ho sempre amato la sua camera. Piena di poster delle sue band preferite che lasciano a malapena intravedere la tinta blu alle pareti. Ricordo ancora quando abbiamo dipinto le nostre stanze insieme... quanti disastri che abbiamo combinato! Ho ancora la foto scattata quel giorno sul comodino. Ogni volta che la vedo rido: siamo io, Bea, Jack e Cam. Tutti sporchi da capo a piedi; io sulle spalle di Cam mentre cerco di dipingergli la faccia con il rullo, Bea che tranquilla e beata tenta di assaggiare la pittura e Jack che per evitare un intossicazione a sua sorella cade addosso al barattolo di vernice.

Ritorno alla realtà e vado a sedermi sul letto.

"Bea ma dove eri finita? Ti ho chiamata centinaia di volte! Che ti è successo? Stai bene?"

"Buongiorno anche a te, comunque primo, sono sempre stata qui, non mi ricordo dove ho il telefono, secondo, e terzo, ti do un consiglio: non bere mai del latte avariato mangiando cibo cinese, mai".

Mi metto a ridere a quelle parole e mi distendo sul letto perché non riesco proprio a smetterla, solo a lei poteva capitare una cosa del genere.

"Non c'è nulla da ridere, sono stata male tutta la sera!" non posso fare altro che ridere ancora di più per la faccia buffa che ha appena fatto.

"Dai su vestiti, oggi si va a fare shopping con Madison e Mahogany!" le dico alla fine per informarla dei nostri piani per il pomeriggio. 

Joking with life [Magcon&5sos]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora