Capitolo 1

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"Agente Tomlinson". Mi salutò il mio autista.

"Steve, come sta andando?" Chiesi camminando verso di lui per poi stingergli la mano.

"Come sempre. Cercando di mantenere mia moglie all'oscuro in un modo o nell'altro, non ne sono convinto comunque." Sorrise e ghignò, facendomi accomodare sui sedili posteriori.

"Dunque, dove siamo diretti?" Domandai, non sapendo dove si trovassero i ragazzi.

"All'O2 Arena, i ragazzi hanno un concerto stasera e tu li incontrerai prima nel backstage. Questo è tutto quel che so." Disse borbottando l'ultima parte. Sogghignai.

"Ottimo. Deduco tu sia un grande fan in incognito e che tu sappia tutto riguardo a loro."

"Lo vorresti, se non fosse compito tuo." Aggiunse gesticolando, alludendo alla mia sessualità.

"Davvero divertente. In mia discolpa posso dire di non aver mai sentito parlare di questi ragazzi e tu mi conosci. Sono chiaro sulle relazioni, non portano a nulla di buono." Sospirai appoggiandomi al sedile. Ammirai Londra attraverso il finestrino.

Nonostante abbia lavorato molto lungo queste strade, non l'ho mai vista tutta ed è una delle cose che vorrei davvero fare. Non ho molto tempo comunque. C'è solo un lavoro nella mia vita.

Ho 21 anni e non ho mai avuto una vera infanzia. Sono sempre stato un combattente, molto diverso rispetto ad un bambino.

Lo sono ancora adesso.

A causa del traffico eravamo in viaggio da circa una mezz'ora ed avevo avuto il tempo per riposare prima di tornare al lavoro.  Stavo per incontrare cinque ragazzi che avrei dovuto conoscere. Avrei dovuto imparare i dettagli personali, le cose random, tutto ciò che mi avrebbe aiutato con la missione.

Una cosa non mi piaceva particolarmente. Le cose personali. Non mi piaceva che le persone sapessero riguardo la mia vita, ciò mi rendeva geloso. Specialmente nel giorno in cui la mia vita sarebbe diventata normale. Amo quello che faccio, ma qualche volta diventa difficile e la prima cosa a cui si pensa è mollare.

"Okay Agente Tomlinson, questa è la sua fermata. Lisa ha detto solo di andare da quel uomo." Iniziò indicando un uomo che aspettava all'esterno dell'edificio. "Il suo nome è Paul, fagli vedere il tuo pass e ti porterà dai ragazzi." Concluse.

"Sarà fatto. Grazie Steve." Dissi, scendendo dall'auto e dirigendomi verso Paul.

La prima cosa di cui mi accorsi una volta sceso dall'auto furono le milioni di ragazze urlanti. Potrei aver esagerato, ma se le aveste sentite mi avreste creduto.

Mi guardarono in uno strano modo, alcune con disgusto, altre con gelosia, io andai semplicemente verso Paul. Gli sorrisi e lui mi sorrise di rimando quando gli mostrai il pass.

"Ahh tu sei Louis. Felice di conoscerti. Sono Paul, la guardia dei ragazzi, se avessi bisogno di qualsiasi cosa durante questo... Tu sai cosa, vieni da me. Lisa mi ha detto che sei il migliore in quello che fai, ma ci crederò solo dopo averlo visto." Scherzò.

"Sono il migliore. Non ti deluderò." Replicai.

"Molto bene Louis, seguimi." Feci come detto. Dovemmo camminare vicino ad altre ragazze, che decisero di urlare ad ogni minimo segno di Paul. Mi chiesi se fosse solo una guardia.

Alcune ragazze mi spinsero, ma essendo una persona professionale le ignorai e continuai a seguire Paul. Attraversammo la folla ed arrivammo alla porta del backstage.

"Mi chiedevo, i ragazzi sono davvero così famosi?" Iniziai prendendo una boccata d'aria.

"Non li hai mai ascoltati, non è così?" Mi chiede.

He Sings. He Spies. -Larry Stylinson-   [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora