Capitolo 1

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Vi hanno mai detto "piangi, sfogati cosi ti sentirai meglio"? ... a me sempre. Ma alla fine ho capito che non serve a niente perché perdi solo lacrime e il dolore rimane sempre dentro di te, e cosi impari a conviverci, facendolo poi diventare parte di te.

Alla fine non scegliamo noi come far andare le cose no?

Fino a qualche giorno fa potevo dire di essere felice della mia vita anche se non era perfetta. Avevo un migliore amico, tanti conoscenti, avevo la mia danza e una famiglia unita...bè almeno io credevo che fosse cosi...

Finché questo giovedì tornando a casa dopo un altra lezione di ballo, entrando in cucina trovo i miei genitori seduti a tavola che mi guardano, come se mi stessero aspettando. E' dalla tensione che si respira capisco che qualcosa non va.

<< Mamma tutto bene?>> dico dopo essermi seduta.

<<Tesoro io e tuo padre ti dobbiamo parlare di una cosa importante>> e dai suoi occhi capisco che non sarà qualcosa di bello.

Non sapendo cosa dire la incito a parlare.

<<be' da come hai visto negli ultimi mesi le cose tra di noi non vanno come prima>> dice continuando a guardare mio padre che continua ad avere la testa bassa << purtroppo le cose tra due persone non possono sempre andare bene, c'è sempre qualcosa che prima o poi rovina il rapporto che comunque si cerca di mantenere e ..->

<< Mamma arriva al punto non capisco cosa vuoi dirmi con questo? >> dico bloccandola

Dopo pochi minuti in cui è rimasta a guardarmi continua << Jennifer, le cose tra me e tuo padre sono cambiate, e divorziamo, pensiamo che sia l'unica soluzione, quindi per rendere le cose più facili, io e te questo sabato partiremo per Los Angeles e ci trasferiremo li per ricominciare >>

E a quella frase penso a tutta quello che ho qui e, a quello che perderò partendo.

<< Mamma mi sono creata una vita qui, non posso lasciare Dylan, la scuola, la danza....>> dico mentre una lacrima cerca di uscire ma la rimando indietro prima che accada, non voglio crollare proprio ora.

<< Lo so tesoro, ma questa e la soluzione migliore, mi dispiace>> dice guardandomi ancora negli occhi, forse aspettandosi una mia reazione che non arriva perché l'unica cosa che faccio e alzarmi e andare nella mia stanza. Tanto sarebbe inutile opporsi non cambierebbe mai idea.

E' notte e non riesco a dormire a causa delle tante domande che aumentano nella mia testa. Come farò senza il mio migliore amico? A non vederlo più tutti i santi giorni? E la danza.... come farò? Riuscirò di nuovo a crearmi una vita e a riempire il vuoto che mi lascera questa?..

Troppe domande alla quali non riuscirei a dare una risposta ora.

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:)) primo capitolo... lo so è corto, ma cercherò di farli più lunghi.

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