Love's memory✖️

6

Apro la porta ansiosamente, ma fortunatamente non trovo nessuno all'interno.
Vedo che c'è una chiazza di vomito sul pavimento, ma cercherò di non farci caso.
L'importante è che io riposi, ma il punto è un altro.
Anche se sto cercando di non ammetterlo a me stessa, sono delusa dal comportamento di James.
È il mio primo dannato giorno fuori dall'ospedale e lui cosa fa? Dà una festa dentro casa, non pensando minimamente al fatto che magari io stia male ed abbia ancora gli effetti dell'incidente e della perdita di memoria.
Perché se crede che in tutto questo casino io possa stare bene con gli effetti del traumatico pericolo che ho corso, allora penso sia matto.
Cerco di trovare la chiave da qualche parte, eppure non riesco a trovarla, ma mi sembra ovvio sia qui intorno se no la persona che è entrata come ha fatto ad aprire la porta?
Un momento, ma la chiave di James allora che fine ha fatto? Nel vaso non ne ho trovato traccia.
Esco dalla mia stanza e mi avvio alla sua per vedere se magari qualcuno ci è andato.
Esco dalla mia stanza barcollando e mi tengo al muro per non cadere per terra.
Intravedo la chiave tenuta sulla fessura esterna della porta che è socchiusa.
Sbircio al suo interno spingendo leggermente la porta e intravedo James che barcollante si inginocchia sul pavimento. Non capisco il motivo di quella reazione. Direi che si è ubriacato, e so che gli ubriachi non fanno nulla di logico quando lo sono, però quando inizia a ridere ma in modo amaro capisco che devo fare qualcosa per lui nonostante i miei giramenti di testa.
-James, che succede?- irrompo nella stanza cercando di essere il più normale possibile.
-Che ci fai tu qui eh?- il suo tono presuntuoso mi sorprende un po'. E se facevo finta di niente così non venivo in questa stanza?
Impossibile, in comunque dei casi mi sarebbero servite le chiavi per chiudermi dentro e stare in sicurezza.