|terzo capitolo|
Sono passati tanti giorni da quando Tom mi ha riaccompagnata a casa, ed è tornato tutto come prima, nemmeno più un sorriso, o una parola, o nemmeno uno sguardo. Come se si fosse pentito di tutto, ma io ricordo perfettamente cosa mi aveva detto.
Non capisco i suoi comportamenti. Il momento prima mi sorride, il secondo dopo sarebbe capace di uccidermi con lo sguardo.
Il punto è che lui mi uccide in qualsiasi caso, sia che mi sorrida sia che non mi rivolga la parola.
Odio come mi fa sentire, però allo stesso tempo amo come sono stata quel giorno.
Ha troppa influenza su di me, come un suo sguardo mi fa sentire le farfalle nello stomaco, come un suo sorriso mi mandi in subbuglio il cervello, e ad ogni suo tocco mi incendio.
C'è stato un periodo della mia vita in cui io dipendevo completamente da lui.
Quando mi prendevano in giro, per la mia carnagione chiarissima, ed ero così magra: lui era il mio guerriero, non dovevano toccare la sua principessa, per lei era capace di uccidere. Ed io da allora affidai il mio cuore nelle sue mani. Mi aspettavo qualcosa in cambio, forse il suo cuore; non mi aspettavo che rompesse il mio. Perché il mio lo ha calpestato, pestato, e distrutto la stessa sera in cui mi ha pestata. Ora mi ha abbandonata di nuovo, mi ero di nuovo affidata a lui. Che stupida.. pensavo di bastargli, invece no. A lui bastano solo le puttanelle che sono nella nostra scuola, ovviamente haha. Quelle che si scopa alla fine di ogni partita, quelle che si scopa quando finisce una serata in discoteca, o addirittura nel cesso di un pub. Ho sonno, ho la testa pesante.6.30 del mattino, sono esausta. Mi alzo svogliata, faccio la doccia velocemente, prendo un pantalone nero, con felpa rossa, vans nere, e raccolgo i capelli in modo confuso. Esco di casa più presto del solito, mi incammino verso scuola con "If I could fly" nelle orecchie. Questa canzone mi fa pensare tanto. Perché mi sono mostrata al 100% solo a lui, solo ai suoi occhi. E lui.. mi ha lasciata. E ora manca una parte di me. Stessa cosa per "Love you goodbye". Cristo dio tutto, tutto mi ricorda lui. Io non ne posso più.
"oh why you're wearing that to walk out of my life" indossava la felpa che gli avevo regalato io, quella blu. Con i suoi jeans preferiti e le nike.
"oh even though it's over you should stay tonight" quella sera, dopo tutto quello che aveva fatto, mi ha riaccompagnata a casa, mi ha medicata, e ha dormito abbracciato a me.
"if tomorrow you won't be mine, want you give to me one last time? oh baby let me love you goodbye" ero consapevole del fatto che il giorno dopo, saremmo diventati perfetti sconosciuti, ma non mi importava avevo bisogno di lui. Lasciati amare, e ti lascerò andare.
Sono sola davanti scuola, oggi non mi va di entrare. Voglio stare sola. Ne sento il bisogno.
Vado al parco, sulla nostra panchina, prendo il diario e butto giù tutti i miei pensieri. Scrivo quanto mi manca, quanto vorrei averlo lì con me, quanto vorrei stringerlo, quanto vorrei poter fissare quei suoi occhi color oceano, e toccare i suoi capelli color corvino.
mi sento chiamare, e lo vedo.
' cosa ci fai qui tutta sola.? perché non sei a scuola?'
'cos'è tutto questo interesse per me?'
'rispondi.'
'da quando in qua t'importa di me?.'
'RISPONDI!'
'cosa cazzo te ne fotte di me?'
'CRISTO DIO RISPONDIMI CAZZO! SONO PREOCCUPATO PER TE, TI HO ASPETTATO SCENDERE DI CASA, NON C'ERI. SONO ANDATO AL BAR, NON C'ERI. SONO ENTRATO A SCUOLA, NON C'ERI. E SONO VENUTO QUI, SPERAVO DI TROVARTI QUI'
'BENE MI HAI TROVATA ORA CHE CAZZO VUOI?'
'PERCHÉ NON SEI A SCUOLA?'
'non mi andava. avevo, ed ho tutt'ora bisogno, di stare da sola.'
'non ti lascio sola'
' lo hai fatto invece. due volte. anzi no, lo fai sempre'
'vuoi parlare ora di questo Soph, davvero?'
'si, cristo Tom. vorrei solo farti capire come ci sono stata. come è stato sentirsi abbandonata dal tuo .. migliore amico, dalla persona più importante della tua vita.'
'credi che per me sia stata facile? doverti lasciare andare, no'
'hai preferito la tua squadra a me. e sai cosa devi fartene della nostra promessa? te la devi ficcare in culo.'
'non dire così..'
' ma non dire così il cazzo, Tom. non voglio ascoltarti, mi hai delusa, mi hai abbandonata. Hai preferito loro, hai preferito scoparti ragazze alla cazzo, hai preferito le canne, hai preferito l'alcool, hai preferito le serate passate a ballare, sballarsi, e bere. e non me. NON ME. IO ti conosco perfettamente, IO ti ho dato il cuore, IO ti ho amato e ti amo tutt'ora più di quanto ami me stessa. e tu? cosa hai fatto? mi hai buttata via come una carta sporca. come se nulla avesse senso, che se non ci fosse stato nulla, hai cancellato tutto, e distrutto il mio cuore dopo che lo avevo posto nelle tue mani. e non hai scusanti, perché eri fin troppo consapevole a ciò cui andavi incontro, e hai fatto finta di nulla. ora voglio fare io finta di nulla, ora voglio pensare io a me, ora voglio avere un po' d'amor proprio. non ti voglio più, non voglio pensarti più, non ho bisogno di te, okay? forse mi sto auto convincendo, ma tu non sei più nulla per me.'
'se è questo che vuoi.. io voglio vederti sorridere, e star bene e se non sono il tuo bene.. devo lasciarti andare. è andato tutto a merda'
'è stata colpa tua'
'lo so.. colpa mia, e della mia testa di cazzo. mi sono lasciato trasportare da loro'
'non dare la colpa a loro, se tu non avessi voluto, non saresti diventato questo.'
'forse hai ragione.. mi conosci più di quanto io conosca me stesso'
'sei parte di me.. la parte più bella. se non vuoi nulla da me.. ti prego lasciami andare, ti prego permettimi di andare avanti, perché non ce la faccio più. mi sento a pezzi, mi sento male costantemente. lasciami andare'
'ti lascerò andare..'
e se ne va. lasciandomi lì, sola.
non volevo andasse via, non volevo mi abbandonasse.. volevo che combattesse per me.. si è arreso. e l'amore non perdona chi si arrende.
sono ancora più sola di prima, sola con le mie lacrime, sola con il mio dolore, sola tremendamente sola.
e io non ce la faccio, non so se riuscirò ad alzarmi.. non ne ho la forza.
ho così tanta paura di non farcela da sola.*****
sono viva, lo so scusate sono secoli ma non avevo idee.. ecco il nuovo. 😊
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Take me into your lovin' arms
Teen FictionSophie Carter 17enne di Boston, fin da bambina soffre di incubi, ansia, e vede uno psicologo convito che lei abbia la cosiddetta 'sindrome di Stoccolma'. Per lei non è cosi. Lei sa di essere innamorata del suo peggior nemico, che fino all'età dei 12...