Louis' P.o.v.
"NON TOCCARMI BRUTTO PORCO! LASCIATEMI ANDARE SUBITO!"
Mi stavo dimenando come un'anguilla tra le mani di un uomo che avrebbe potuto tranquillamente schiantarmi a terra con un solo ceffone.
Forse non era la cosa giusta da fare.
'Cerca di calmarti' pensavo.
Ma non riuscivo cazzo. Stavo finalmente per baciare Harry e sti stronzi mi avevano rapito.
Non facevo altro che piangere e urlare. Non riuscivo a smettere.
"Stai zitto piccolino, siamo quasi arrivati" disse la biondina.
Era stata stranamente gentile con me durante tutto il tragitto in macchina. Mi aveva perfino accarezzato dolcemente le braccia ferite.
'MA SEI DEMENTE LOUIS? QUESTA TI HA RAPITO E PENSI ALLE SUE CAREZZE?" disse una vocina in me.
E come darle torto?
Da quel momento appena provava a toccarmi mi irrigidivo e cercavo di scansarmi da lei.
Sta stronza.
Ancora pochi minuti e la macchina si fermó.
L'uomo che mi aveva tenuto nelle sue grinfie per tutto il tempo non mi lasció andare e mi portó verso un enorme capannone. Dopo aver salito delle scale mi gettó su un letto e se ne andó.
Non feci in tempo a provare a rialzarmi che arrivó la bionda.
"Stai pure sdraiato piccolino. Se tutto va bene starai solo una notte qui"
"Chi sei e cosa volete da me?" sputai
"Io sono Miley, il mio cognome non ti serve saperlo" prese un respiro "la procedura è molto semplice: tu ora ci dai il numero dei tuoi parenti più stretti, noi li chiamiamo e chiediamo loro un riscatto e poi te ne torni a casa"
"Ho solo i miei genitori e mia sorella. E non possono pagare. Mio padre ha perso il lavoro qualche mese fa e l'unico stipendio che ci mantiene è quello di mia madre. Spesso non arriviamo nemmeno a fine mese e dobbiamo andare da amici vari a mangiare visto che a casa non c'è cibo. Non posso chieder loro soldi, si indebiterebbero e andremmo tutti in rovina."
Ci furono dei minuti di silenzio.
"Allora" sospiró "le cose ora sono due: o diventi parte della squadra e inizi a fare il nostro lavoro, o lotterai."
"Cosa significa 'lotterai'?"
"Vieni pure che ti mostro" disse accennando un sorriso.
Mi prese per mano e mi fece attraversare numerosi corridoi, finché giungemmo in un altro capannone probabilmente collegato internamente a quello in cui mi trovavo prima.
Spalancò la porta e la prima cosa che vidi fu un ragazzetto che riceveva un pugno in faccia da un altro ragazzo molto più grande e massiccio.
"Quotidianamente qui si svolgono degli incontri. I partecipanti sono persone che, come te, non hanno potuto pagare il riscatto e non hanno nemmeno voluto unirsi alla squadra."
Il più grande intanto aveva definitivamente sbattuto a terra il più piccolo poggiandogli addirittura un piede sul petto.
"Quello che ha vinto si chiama Liam. È qui di da più di 2 anni ed è il
campione indiscusso del ring. Io e lui siamo quasi amici anche se non sopporta ciò che faccio. Il piccoletto invece è soltanto uno dei tanti ragazzini straccioni che spesso catturiamo, solo per farli lottare.""Ma che senso ha tutta questa crudeltà?"
"Oh piccolino" mi mise una mano sulla spalla "Scommesse. La gente viene qui e scommette su chi vincerà, e così io e i miei compagni ci facciamo soldi extra. Fantastico no?"
"NO CAZZO, È DISUMANO. QUINDI SCUSA IO DOVREI DECIDERE TRA DIVENTARE UN RAPITORE O FARMI SBATTERE A TERRA DA QUELLA BESTIA?"
"Esatto"
"MA ESATTO COSA? E SE IO NON VOLESSI FARE NESSUNA DELLE DUE COSE?"
"Possiamo benissimo tirare una moneta."
"Ma che cazz- come fai a stare così calma mentre stai torturando psicologicamente una persona?"
"Ci sono abituata piccolino. Comunque hai tre ore di tempo per decidere cosa vuoi fare, altrimenti sarò costretta ad affidarti alla sorte."
"Vaffanculo"
"Oh puffetto, ti consiglio di non provocarmi perché non sai di cosa sono capace. Adesso seguimi che ti riporto nella tua camera. Non ti conviene provare a scappare perché ci sono uomini in tutti i capannoni e anche all'esterno di essi."
Quelle parole mi intimorirono e così decisi di seguirla senza fare storie.
Non si voltò mai durante tutto il tempo. Come faceva a sapere che l'avrei ascoltata? Quella ragazza mi faceva veramente paura.
Arrivammo nel mio cubicolo e disse solamente "Passo tra tre ore, ti conviene prendere la tua decisione."
All'inizio ero troppo scosso per pensare ma poi, una volta calmatomi, la mia testa riprese a ragionare.
Di certo non potevo mettermi a lottare, dopo qualche giorno avrei avuto tutte le ossa rotte e sarei morto tra atroci sofferenze visto che Miley e i suoi amici non mi avrebbero mai soccorso.
Era doloroso, ma sapevo cosa dovevo fare.
"Miley!" chiamai.
In qualche secondo entró dalla piccola porta, mi sorrise e disse "Hai deciso cosa fare piccolino?"
Stavo per parlare quando "Ah prima di parlare dimmi come ti chiami che mi stai abbastanza simpatico" disse.
"Sono Louis" sussurrai. Ero spaventato.
Presi un lungo respiro e poi tali parole uscirono dalla mia bocca "Ti conviene che io ti stia simpatico, ho deciso di unirmi alla squadra".
Spazio Autore
Dedico questo capitolo alla mia pazza preferita aka @crazyoflarry.
Ti amo un sacco sei simpaticissima e poi i tuoi commenti mi fanno spisciare ogni singola volta Ahahahah no veramente ti voglio un sacco di bene poi mi hai sempre incentivato a continuare e sei una delle ragioni per cui sta storia è andata avanti. Già che ci sono, ANDATE A LEGGERE LA SUA FF "MY BIG BROTHER" PERCHÉ È
BELLISSIMA E FA SPISCIARE, QUESTO NON É UN CONSIGLIO MA UN ORDINE :)
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Only If For a Night ~ Larry Stylinson AU
FanfictionTratto dalla storia: Mi svegliai improvvisamente per un urlo. Pensavo fossero di nuovo loro. Poi però sentii una voce a me non nuova. Era Johannah, la madre di Louis. "Harry tesoro cosa ci fai per terra?" "I-io..." "I-io n-non..." Le parole mi rimas...