Erano passati due anni dalla morte di Stiles. Derek si trovava benissimo a casa dello sceriffo. Gli si era perfino affezionato. Faceva la parte del figlio che aveva perso. Lo sceriffo aveva perso la maggior parte di quella tristezza che aveva preso possesso di lui nei mesi dopo la morte di Stiles. I suoi occhi erano però ancora carichi di solitudine e nostalgia. Derek si svegliava ogni mattina prima di lui, gli preparava la colazione, gliela faceva trovare pronta e lo accompagnava a lavoro. Sorrideva, certo, ma faceva sempre tutto con un peso che gli opprimeva il cuore. Era come aver perso una parte del proprio corpo importantissima per la sopravvivenza.
Scott si era ripreso, ma se ne fregava altamente del branco. Passava le giornate fuori di casa a correre per il bosco senza mai fermarsi. Sua madre era seriamente preoccupata per lui e aveva consultato uno psicologo. Ma Derek sentiva i pianti disperati che Scott consumava ogni notte.
Lydia era stressata. I suoi voti a scuola precipitarono nel giro di una settimana e il suo stato mentale peggiorò sempre di più. Anche Allison stava male. Non sorrideva mai e faceva tutto con una calma allarmante.
In poche parole, la morte di Stiles aveva fatto calare una nuvola di dolore su tutte le case di Beacon Hills. Erano due anni che non si vedeva un sole fatto bene. Erano due anni che non si riusciva più a sorridere come prima, a pensare alle cose in modo positivo. Erano due anni che la presenza rassicurante di Stiles non dava conforto a nessuno.
Una mattina, Derek si svegliò ansimando. Aveva sentito degli ululati tremendi e strazianti arrivare dal bosco. Si vestì, preparò velocemente la colazione allo sceriffo e corse fuori. Una volta al margine del bosco, cercò di fiutare nell'aria l'odore di Scott. Ci mise un po', perché erano due anni che non si trasformava e di conseguenza non utilizzava i suoi poteri da lupo. Seguì quell'odore fatto di tristezza e disperazione e trovò Scott in piedi davanti alla casa che una volta era stata di Derek. Era immobile davanti a un cumulo di terra smosso, sotto al quale si trovava ancora la metà del corpo di Laura. Derek avanzò in silenzio.
«Mi ricordo quando io e lui trovammo il corpo di tua sorella» mormorò con un tono di voce così basso che il vento freddo si portò via le parole. Ma Derek lo sentì comunque. «Mi sembra che sia successo secoli fa. Lui mi metteva allegria anche nei momenti più bui.»
«Lui aveva quella capacità di far sorridere chiunque, Scott. Solo perché era umano» concordò Derek affiancando Scott. Si accorse che l'Alpha stava piangendo. Le sue lacrime cadevano sulla terra ammucchiata e sparivano.
«Era il mio migliore amico. E io sono stato incapace di proteggerlo come dovevo.»
«Non è colpa tua. Te l'ho ripetuto non so quante volte» ribatté Derek, incrociando le braccia sul petto muscoloso. «Era la sua personalità ad impedirti di dargli protezione. Stiles aveva più forza di volontà di chiunque altro. Non si è mai fatto tirare verso il basso, in nessuna delle situazioni che ci si sono presentate.»
«E con questo?» La voce gli tremava, come le sue mani, strette a pugno. Del sangue scuro colava dai pugni, sporcando il suolo. «Io avrei dovuto lo stesso proteggerlo! Ma l'ho ignorato. L'HO IGNORATO! E ADESSO È MORTO!» Urlò, portandosi le mani insanguinate al volto. Delle lacrime rosse gli rigarono il volto quando spostò le mani.
«La vuoi finire di incolparti?» Ringhiò Derek, esasperato dal comportamento di Scott. «Il dolore non sparirà mai se continui a dire che sei stato tu! Lui è morto e dovrai soffrire fino alla tua di morte!»
Scott smise subito di piangere. «Mi stai facendo perdere tempo, Derek. Sparisci.» Fece per voltarsi e andarsene, ma Derek lo prese per una spalla e lo fece voltare con la forza. Sarà anche stato l'Alpha Originale, ma Derek era almeno due volte più grosso di lui.
«Ti sto facendo perdere tempo per fare cosa, esattamente?»
«Non ho intenzione di dirtelo.»
«E invece lo farai.» Scott sbuffò e si scrollò la mano di Derek di dosso.
«Me ne sto andando. Beacon Hills mi ricorda troppo Stiles. Non penso che potrei reggere per molto altro tempo» sussurrò, il dolore puro negli occhi. Derek aggrottò le sopracciglia, confuso.
«Dove pensi di andare, allora?» Chiese, una voragine che andava pian piano aprendosi nel suo petto. Chi si sarebbe preso cura del branco? Saranno diventati Omega senza volerlo?
«Io... Non lo so» rispose, sbattendo le palpebre un paio di volte, come se fosse spaesato. «Comunque il più lontano possibile da qui.»
«E tua madre? Il branco? Vuoi lasciare tutto preda della disperazione, Scott?» Per un attimo, lo sguardo di Scott guizzò alle spalle di Derek, in direzione della città. Scott era diventato un vero e proprio uomo, e doveva prendere una decisione, si disse Derek, decidendo a sua volta. Avrebbe condotto lui il branco. Avrebbe sistemato lui le cose con Melissa. Voleva solo sapere che cosa passava per la testa di Scott.
«Non lascio tutto preda della disperazione. Lascio tutto nelle tue mani, Derek.» Annunciò, come se gli avesse letto nel pensiero. Poi si voltò e corse via, sparendo nel folto del bosco. Derek rimase lì da solo, immobile e con un dolore enorme e premergli il cuore.
«Dov'è mio figlio? Voglio sapere dov'è Scott!» Strillò Melissa quando Derek provò a spiegarle tutta la storia. Ma lei cominciò a innervosirsi, cercando di aggredire il licantropo.
«Non fare così, Melissa!» Disse Derek, bloccando ogni suo colpo. La donna non si arrese e continuò a sferrare calci e pugni.
«Dimmi dov'è andato, Derek! Dimmelo o ti denuncio alla polizia per abbandono di un minorenne!» Derek aggrottò le sopracciglia. Melissa era impazzita. Gli occhi di Derek si illuminarono di bianco e si fermarono in quelli marroni della donna.
«Calmati, ho detto.» La donna si fermò di colpo e si accasciò per terra come un sacco vuoto.
«Scusa, Derek. È solo che... Che da quando è morto Stiles mi sembra di correre dietro ad un fantasma. Vorrei solo un aiuto. Vorrei che Stiles tornasse in vita.»
I loro occhi si incrociarono di nuovo, e Derek capì in che schifo di situazione erano caduti. Sarebbe stato più complicato del previsto uscirne. Anzi, sarebbe stato praticamente impossibile.
NOTA DELL'AUTRICE...
Okaaay...
Capitolo penoso, lo so. Maaaa mi è uscito solo questo... Se non vi va bene ditemelo e io rimprovererò il mio cervello. Comunque, accendete tante stelline e ve ne sarò grata.
Al prossimo aggiornamento.
H.
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Recall. [Sterek]
FanfictionSeguito di Only Human. "Derek restò a fissare quella luce bianca che si stava sprigionando dal nulla. Era carica di bellezza, come se stesse per rivelare qualcosa di stupendo. Il bagliore accecante si spense di colpo, e un'ombra uscì dal buio. Zoppi...