Vi starete chiedendo quale possa essere la storia di una ragazza appena diciottenne e cosa possa aver vissuto una persona così giovane. Forse quello che ho vissuto non è molto importante per tutti voi,ma per me lo è, tutto quello che mi è successo fino ad oggi mi ha cambiato la vita non so ben dire se sono una persona migliore adesso, ma sicuramente sono una persona diversa. Non sono mai stata una ragazza popolare, avevo le mie amiche del cuore e moltissimi conoscenti non volevo diventare qualcuno, filava tutto liscio. Non avrei sicuramente mai fatto la modella, non facevo parte delle alte, bionde e snelle ma ero a mio agio con il mio corpo non bisogna per forza essere una taglia trentotto per stare bene con se stessi. Andavo in palestra per passare il tempo ma appena fuori non mi dispiaceva mangiare una pizza con le amiche con patatine fritte e coca cola. Come avrete potuto capire il mio problema non era il mio corpo, ad essere sinceri non c'era ombra di problemi e paranoie nella mia testa, lo studio,il teatro e la scrittura occupavano gran parte delle mie giornate. Forse alla nascita non mi è stata donata la bellezza da top model ma ho sempre sperato e confidato di avere altre qualità che mi rendevano una persona migliore. Come dicevo filava tutto liscio, il giorno che amavo di più in assoluto era la domenica, solitamente facevo lunghe passeggiate nei giardini, e proprio lì spesso mi sedevo su una panchina e iniziavo a leggere, l'atmosfera faceva in modo che riuscissi a penetrare nel libro con la mente e il mondo intorno a me svaniva, il cinguettio degli uccelli faceva da base a questi splendidi momenti in cui mi abbandonavo alla lettura, anche se per poche ore alla settimana cercavo sempre di ritagliarmi uno spazio per i miei libri. Quando non passavo le domeniche ai giardini facevo gite turistiche con la mia famiglia, era divertente visitare sempre posti nuovi ed esplorare le librerie di tutta Italia. Fortuna in amore fino a quel momento non ne avevo mai avuta, ogni volta che mi innamoravo lui era il mio migliore amico e guarda caso era innamorato di un'altra. La stessa storia si è ripetuta per circa otto volte, non avevo perso la speranza, mi ero solo ripetuta più volte:"Il principe azzurro si è perso nel bosco tranquilla che arriva". Non mi sono mai abbattuta in fondo perché farlo, non ne vale la pena. E poi sono sicura che tutti i ragazzi che mi sono piaciuti si sono pentiti delle loro scelte visto che sono tornati strisciando senza ritegno. L'importante è non considerarli, hanno sbagliato e non si torna indietro, vivere nel passato è un errore enorme anche se il più comune. In ogni caso trascorrevo molto tempo con la mia migliore amica Clara, era così dolce, i capelli ricci le ricadevano sulle spalle, un sorriso perfetto ed era sempre di buon umore. Era la mia compagna di banco, ci siamo conosciute in primo superiore e siamo diventate subito amiche. In realtà avevamo un gruppo di amiche, eravamo cinque ma io e Clara cercavamo di vederci molto spesso anche se le altre non lo sapevano. Ci trovavamo bene con loro solo che a volte preferivamo stare da sole a casa a mangiare pizza e schifezze varie sul letto e se lo avessero scoperto si sarebbero sicuramente arrabbiate, quindi non ci è costato molto mantenere questo piccolo segreto. I pomeriggi solitamente li passavamo così, a mangiare, a parlare di ragazzi, fare liste di persone che ci stavano antipatiche e a guardare film sul divano. L'inverno passava molto velocemente tra le varie cose, la neve si scioglieva presto, il Natale passava e io spegnevo nuovamente le mie candeline, diciassette candeline per la precisione ed è proprio da qui che inizia la mia storia da quelle candeline spente in un solo soffio e un desiderio che non pensavo potesse avverarsi.